Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
84 REGOLATOREsarà regolato per modo che possa chiudersi la saracinesca.
' Nelle macchine a vapore ad espansione fissa, od anche ad espansione variabile ma regolata a mano, il regolatore agisce ordinariamente sopra una valvola a farfalla, posta in un tubo che conduce il vapore della caldaja al cilindro ; in una delle posizioni estreme che può prendere la valvola, bisogna lasciare al vapore un passaggio uguale alla sezione del tubo ; nell' altra deve chiudere questo passaggio quasi completamente. Nelle macchine ad espansione variabile propriamente detta (V. Vapore [macchina a], e Vapore [distribuzione del]), il regolatore agisce suir apparecchio di distribuzione ad espansione variabile per aumentare o per diminuire la duratura nell'introduzione del vapore.
Non è nostro scopo l'entrare nei particolari di costruzione del pendolo conico; diremo solo che l'apparecchio dev'essere perfettamente simmetrico rispetto a due piani condotti l'uno per l'asse dell'albero e dei centri delle sfere, l'altro per l'asse dell'albero e perpendicolarmente al primo, e che le parti simmetriche devono avere lo stesso peso ; de-vesi specialmente notare, essere il regolatore a forza centrifuga un apparecchio assai delicato, motivo per cui viene spesso giudicato insufficiente e tenuto in poco conto. Tale inconveniente proviene dal non essere abbastanza proporzionate le parti di cui si compone. Ma per dimostrare la precisione di cui esso è capace si eseguirono apposite esperienze nel 1842 da molti membri del Comitato di Meccanica della Società Industriale di Mulhouse, le quali poi furono pubblicate nel bollettino n. 83 della Società. Si sperimentò su di una macchina a vapore di sessanta cavalli , che metteva in moto una filatura ; là macchina era ad un solo cilindro, l'espansione era variabile per mezzo del regolatore a forza centrifuga.
La velocità normale della macchina corrispondeva a 22 giri in un minuto primo, ed al principio delle esperienze la pressione del vapore nella caldaja era di atmosfere 3,5 , e la espansione aveva luogo per 77 della corsa. Si tolse allora la comunicazione del moto ad una delle sale della filatura, il che diminuiva il lavoro resistente totale della sesta parte, e la velocità della macchina si accelerò di un mezzo giro per il primo minuto primo, ma al secondo minuto la macchina aveva già ripresa la sua velocità normale.
Dopo avere ristabilita la comunicazione per qualche tempo colla sala rimasta durante la prima esperienza senza lavoro , la si tolse dipoi a due altre diminuendo il lavoro resistente di circa ]/3 del lavoro totale. Nel primo minuto la velocità fu di 22 giri e 3/4 di giro, dopo il secondo fu di 22 giri e l/4, e questa fu là velocità che rimase costante fino alla fine della esperienza.
Rimesse in moto le macchine operatrici delle due sale, e di lì a poco tempo tolta la comunicazione del moto a tre sale, riducendo così a metà la resistenza totale, la macchina lavorò colla velocità di 23 giri per minuto, e la velocità rimase presso a poco la stessa, poiché le sfere del regolatore erano alla fiue della loro corsa e più non potevano aumentare il grado di espansione del vapore. Ma questo aumento di velocità non proveniva da difettodella disposizione generale del regolatore, ma bensì della camera di distribuzione del vapore. Bisogna però osservare che alla fine di tale esperienza la pressione del vapore nella caldaja non era più che di atmosfere 3 % invece di 3 i/3, la quale circostanza era in favore del regolatore.
Del resto durante le esperienza non si è mai toccata la macchina, e quantunque la comunicazione del moto fosse stata tolta più volte repentinamente ad un dato segno, il regolatore operò sempre resolarmente, senza scosse, senza cambiamenti bruschi di velocità.
Nonostante però i suoi grandi pregi il per dolo di Watt aveva varii difetti, a rimediare i quali nonFig. 56-25.
Regolatore a forsa centrifuga o pendolo conico di Watt.
cessarono di adoperarsi i moderni meccanici. Conviene ricordare .che il medesimo compie un'intiera rivoluzione intorno al proprio asse nel tempo istesso durante il quale un pendolo semplice di lunghezza eguale all'altezza del punto di sospensione delle braccia sul ceutro delle sfere, compirebbe una doppia oscillazione. Chi però conosce in qual modo funzioni il regolatore di Watt (fig. 5625), dovrà riconoscere che quest'altezza è variabile da un istan te •all'altro per il continuo spostarsi delle sfere, quando per la variazione di velocità sono costrette di allontanarsi od avvicinarsi fra loro; quindi è che le velocità corrispondenti alle diverse posizioni delle sfere debbono variare in ragione inversa dei qui*-
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