Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      REGOLO LIVINEOdella scala scorrevole. — Il problema è insolvibile, ossia non si può calcolare col regolo l'espressione
      ——-sr allorquando il numero dato b si trova in tang Bsito tale da non esservi la scala su cui dovrebbesi leggere c.
      Per trovare l'ipotenusa a bisogna calcolare l'espressione jj^j-g- Si effettua questo calcolo: facendosortire lo scorrevole finché la divisione della scala dei seni indicante l'angolo B coincida coll'orlo destro del regolo fisso, cercando sulla prima metà della scala anteriore dello scorrevole il numero b e leggendo il numero che gli corrisponde sulla scala anteriore del regolo fisso. Il numero delle cifre intere dell'ipotenusa cercata è eguale al numero delle cifre intere contenute nel dividendo o a questo numero aumentato dell'unità, secondo che la lettura dell'ipotenusa domandata si fa sulla prima o sulla seconda metà della scala superiore del regolo fisso. — Il problema è insolubile allorquando il numero dato b letto sulla scala scorrevole cade fuori della scala superiore del regolo fisso.
      2° Essendo dati i due cateti di un triangolo rettangolo, trovare i due angoli acuti e l'ipotenusa.
      Essendo b e c i due cateti, si ottiene l'angolo B ponendotang Bell'angolo 0 è dato da
      C = 90° — B ; e ottiensi l'ipotenusa colla formolab
      senBQuando & c, il numero c si prende sulla scala scorrevole ed il numero b sulla scala superiore del regolo fisso. Se il numero delle cifre di b è eguale al numero delle cifre di c, i due numeri si prendono sulle prime metà delle rispettive scale. Se invece il numero delle cifre di b è eguale al numero delle cifre di c più l'unità, si prende c sulla prima metà della scala scorrevole e b sulla seconda metà della scala superiore del regolo fi880. L'angolo cbe viene indicato sulla scala delle tangenti dall'orlo destro del regolo fisso vale 90° _ B. — Il problema è insolubile in tutti i casi in cui il numero delle cifre di & è minore del numero delle cifre di c diminuito della unità o maggiore del numero delle cifre di c aumentato della unità.
      L'angolo G si ottiene con una semplice differenza.
      L'ipotenusa si calcola col metodo seguito nel primo caso.
      3° Essendo dato un cateto e l'ipotenusa di un triangolo rettangolo, trovare i due angoli acuti e l'altro cateto.
      Siano a e c l'ipotenusa ed il cateto noto: le quan tità incognite saranno date dalle formolon c
      senC = —, aB=90°-C, ò=asen B.
      Nel caso in cui il numero delle cifre di c è eguale al numero delle cifre di a, supposti questi numeri interi e ridotti tali se non lo sono, si fa coincidere il numero c letto sulla prima metà della scala scorrevole col numero a letto sulla prima metà della scala superiore del regolo fìsso: l'angolo domandato C è quello che viene indicato dall'orlo destro del regolo fisso sulla scala dei seni. — Nel caso in cui il numero delle cifre di c è eguale al numero delle cifre di a, diminuito tal numero dell'unità, si fa invece coincidere il numero c letto come sopra col numero a preso nella seconda metà della scala superiore. — Il problema ò insolubile quando il numero delle cifre di c è minore del numero delle cifre di a diminuito dell'unità.
      L'angolo B si ottiene con una semplice differenza.
      Per trovare il cateto b si fa sortire lo scorrevole finché la divisione marcata B della scala dei seni coincida con l'orlo destro del regolo fisso, si cerca sulla scala superiore del regolo fisso il numero a e si trova sotto questo numero sulla scala scorrevole il valore di b. — Quando i due numeri a e b sono nella stessa scala dello scorrevole e del regolo fisso, il numero delle cifre b è eguale al numero delle cifre di a; quando invece detti numeri cadono il primo nella seconda metà della scala superiore del regolo fisso ed il secondo nella prima metà della scala scorrevole, il numero delle cifre di b è eguale al numero delle cifre di a, diminuito tul numero di cifre dell'unità.
      4° Conoscendosi l'ipotenusa ed un angolo acuto di un triangolo rettangolo, trovare i due cateti.
      Essendo a l'ipotenusa nota e B l'angolo dato, si ha:
      C=90°-B, b-=za sen B C — a sen C.
      Una semplice differenza dà l'angolo C, e i cateti b e c si trovano come venne indicato nel terzo problema.
      La risoluzione dei triangoli obliquangoli nel mag-, gior numero dei casi si può facilmente far dipeu-i dere da quella dei triangoli rettangoli.
      REGOLO Livineo (biogr.). — M. Livineo Regolo e L. Livineo Regolo furono due fratelli, amici di Cicerone, di cui zelarono la causa quando fu sbandito, nel 58 av. C. Cicerone non fa menzione del loro nome gentile , ma parlando egli di Livineo come liberto di M. Regolo e di L. Livineo Trifone come liberto di L. Regolo, non vi può aver dubbio che il loro nome gentile era Livine o(Cic., ad Att.t^.ooQle


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 1)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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