Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
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RE HA od ORFA - RKICHNNRACH CARLOa porre in assetto le copiose sne collezioni ed a trarne partito ne* suoi scritti, ma la rovinata sua salute non gli permise di condurre a termine l'opera sua. Morì nella verde età di trentanove anni, affranto dalle fatiche durate nei lunghi e penosi suoi viaggi. Estendonsi i suoi lavori particolarmente alle lingue dei Voguli, degli Ostiaki, dei Kiu vashi, dei Keremissi e Mordvini, ed anche alla mitologia ed alla poesia degli Ostiaki e dei Voguli ; se ne farà editrice immancabilmente l'Accademin ungherese.
RKHA od ORFA (gcogr.). — Parte dell'antica Me sopotamia, ed ora saugiaccato della Turchia Asia tica, al sud di quello di Diarbekir, all'est di quelli di Marach e di Aleppo, al nord-est di quello di Damasco e al nord ovest di quello di Bagdad. Ha una lunghezza di 355 chilom. dal nord-ovest al sud est ed una larghezza di 222. È bagnato dall'Eufrate, dal Khabur, dal Giullab, dal Belik, ecc., ed è assai fertile al nord. Produce grano, orzo, mais, sesamo, cotone, aranci, cedri, fichi, mandorle, prune, ciliegie, uva, ecc. Vi abbondano i pascoli con greggie numerose ed armenti di bestie bovine, di bufali, cavalli, asini e camelli. Vi sono anche molte api. Nel sud incontransi leoni, pantere, sciacalli. gazzelle, antilopi. Il commercio è importante. Gli abitanti sommanoacirca 500,000 Turchi, Arabi, Curdi, Armeni ed Ebrei. La capitale del sangiaccato è l'antica Edessa (V.), la quale giace sul pendio di due colli ed in riva al fìumicello lbrahim-Khalil, Ì77 chilom. N. E. da Aleppo. Cinta da alte mura fiancheggiate da torri, è inoltre difesa da un castello situato sopra una rupe calcare e circondato, dal lato della campagna, da un fosso profondissimo, ma dominato a tergo da una vicina monta gna. Le vie hanno per mezzo un canale di 6 o 9 decim. di larghezza, e sono fiancheggiate di case di pietra poco alte e terminate da terrazzi. Vasto è il palazzo del pascià, ma poco notevole; vi sono parecchi bagni e bazari assai belli , ed un gran numero di moschee con minareti, tra le quali vuoisi particolarmente osservare quella sacra ad Abramo. Gli Armeni vi tengono una chiesa vescovile, ed un ospizio fuori delle mura. Numerosi sono i caffè e le locaude. Contiene molte officine di pannilani e stoffe di cotone, fabbriche di oreficeria e minuteria di vario genere e di cuoi, detti marocchini. Rag guardevole è il commercio che fa questa città di granj e bestiami, traendo essa un gran vantaggio dal passaggio delle carovane che da Aleppo muovono alla volta di Persia. La sua popolazione si fa ascendere a 45,000 abitanti, ed è composta di Turchi, Arabi, Curdi, Armeni ed Ebrei; questi ultimi poco numerosi e poveri. Sopra la montagna che signoreggia il forte veggonsi alcune rovine, consistenti in due grandi e belle colonne corinzie, che gli abitanti dicono essere gli avanzi del palagio di Nemrod, ed in parecchie stanze sotterranee scavate nella roccia, che pare appartengano ad una remota antichità. Per quel che spetta alla storia di questa città, veggasi l'articolo Edessa.
REICHENBACH (geogr. e stor.). — Città della Prussia, nella provincia di Slesia, reggenza di Breslavia, situata in una posizione romantica appiè del monte Eulen , a 14 chilometri sud-est diScbleidnitz, con circa 700o abitanti ed una stazione della strada ferrata a Breslavia e Fri borgo. È fortificata ed ha quattro porte, due chiese cattoliche e tre luterane. Vi si trovano fabbriche di pannilani e di cotoncrie, di cui si fa un traffico assai ragguardevole, di saja, mussoline, canovacci, fustagni, cappelli, calze, guanti e birrerie. Ha un castello, una scuola secondaria, una scuola di disegno, un orfanotrofio ed un mercato importante di grano. Questa città provò grandi disastri nella guerra de' Trent'anni ; presa e saccheggiata dai Sassoni nel 1632, l'anno dopo dagl'Imperiali, e dagli Svezzesi nel 1642; fu in parte incendiata nel 1643 dagli Austriaci, i quali, il 16 agosto 1762, vi furono dai Prussiani sconfìtti. Quivi fu conchiusa, nel 1790, tra la Prussia e l'Austria una convenzione che pose termine alla guerra allora esistente tra quest'ultima Potenza e la Turchia. Si fu pure in questa città che si tennero le pratiche precedentemente discusse al quartier generale dell'imperatore di Russia e del re di Prussia, durante l'armistizio del 1813, tra i ministri di Stato di que' due potentati e i ministri inglesi. In conseguenza di queste pratiche venne conchiuso, il 14 e 15 giugno 1813, un duplice trattato di sussidii , che produsse immediatamente la rottura dei negoziati intavolati a Praga colla Francia. Mediante il primo trattato, l'Inghilterra si obbligò a pagare una grossa somma di danaro pel mantenimento di un esercito. In un articolo segreto obbligavasi l'Inghilterra, in caso di riuscita nella guerra di coalizione, a far ogui sforzo per allargare i confini della monarchia prussiana, o per riporta almeno in una condizione equivalente a quella che aveva nel 1806. Il re di Prussia promise di cedere Hildesheim all'Annover, e l'Inghilterra ne pigliò possesso il 5 novembre 1813. Nel secondo trattato, firmato il 15 giugno, fu convenuto che l'imperatore di Russia metterebbe in campo un esercito di 160,000 uomini ; che l'Inghilterra gli pagherebbe alla fine dell'anno, la somma di 1,333,334 sterline (33,333,350 lire italiane), e che si assumerebbe inoltre le spese della flotta russa, ancorata allora nei porti della Gran Bretagna; quest'ultima spesa si fece salire a circa la,500,000 lire italiane. L'Austria, come Poteuza mediatrice, conchiuse a Reichenbach, con la Russia e la Prussia, un'alleanza i cui patti rimasero secreti; sappiamo soltanto che il trattato venne ratificato il 27 luglio 1813 dall'imperatore d'Austria (V. Storia dei trattati di pace di Schmell).
Porta lo stesso nome di Reichenbach una fiorente città industriale di Sassonia, con 14,000 abitanti.
REICHENBACH Carlo (biogr.). — Naturalista e industriale, nato a Stoccarda il 12 febbraio 1788; , morì a Lipsia allo scorcio del 1869. Ottenuto a Tubinga il grado di dottore in filosofia, di soli sedici anni concepì il disegno di fondare un nuovo Stato tedesco nelle isole del mare del Sud ; e sfor-zavasi di incarnarlo a tutta sua possa, quando il Governo, avuto sentore che la società da tre anni costituita più di politica si occupasse che di co-ì Ionie, fece arrestarne l'autore. Il quale, come ebbe riacquistata la libertà, si volse ad applicare la . scienza alle industrie e, visitate le ferriere e gli , stabilimenti industriali di Allemagna e di Francia,
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