Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      REID GUGLIELMO - REID TOMMASOprincipe. Un'altra più copiosa fu stesa in francese, Le due de Reichstadt, dal signor di Montbel (Parigi 1833).
      Si può anche consultare: Guy de l'Hérault, His-toire de Napoléon II roi de Home t Parigi 1855) — J. de Saint-Félix, Histoire de Napoléon 11 (ivi 1856).
      REID Guglielmo (biogr.). — Fisico, generale e uomo di Stato scozzese, nacque nel 1791 in Kin-glassie, conteo di Fife ; mori in Londra il 31 ottobre de) 1858. Compiuti gli studii da ingegnere nell'accademia di Woolwicli, entrò , volgendo il 1809 , nell'esercito britannico, e servi sotto Wellington nelle campagne della penisola iberica, dal 1810 al 1814. Promosso capitano, se ne parti per l'America, per unirsi alla spedizione contro Nuova Orleans, ma nella state del 1815 era di bel nuovo presso il duca di Wellington in Francia. Prese parte nel 1816, sotto il comando di Exinouth, al bombardamento di Algeri. Prestò successivamente i suoi servigi nelle ludie occidentali, ed ebbe l'incarico, nel 1832, di rifabbricare nell'isola Barbados que' pub blici edifici ch'erano stati smantellati da un uragano. Questa circostanza gli fece nascere l'idea di investigare le leggi da cui viene regolato il moto de'vorticosi venti tropicali, ed a scrivere l'opera intitolata : An attempt to develope the lato ofstorms, by means of faets arranged according to place and tinte, che vide la luce nel 1838, ed ebbe tre sue cessi ve edizioni aumentate e migliorate , che gli procacciarono non poca rinomanza nel mondo scien tifico. La teoria da lui per la prima volta stabilita, fu sviluppata più tardi da Whewel e Dove, e diventò il cardine di ulteriori indagiui; intanto il suo libro, che contiene un'accurata analisi degli uragani del Mare Atlantico e dell'Oceano lndiauo, e di cui apparve poi una nuova edizione, ampliata e corretta, ed arricchita di osservazioni pratiche col titolo: The progress of the development of the lato of storms and of the variable toinds, with the practical application of the subject to navigation (Londra 1849;, ha non solo il merito della teoria, ma è eziandio di somma utilità pratica ai naviganti nei mari dell6 Indie orientali ed occidentali. Inalzato al grado di tenente colonnello nel 1837, fu nominato, l'anno seguente, governatore delle isole Bermude , e trasferito nel 1846 allo stesso posto nell'isola Barbados. Ritornò nel 1848 in Inghilterra, e fu creato ingegnere in capo in Woolwich. Ideatasi in Londra la grande Esposizione mondiale, venne consultato per la costruzione del palazzo di cristallo ed eletto poscia, invece di Roberto Ste-phenson, presidente del comitato esecutivo. Rifiutato qualsiasi compenso pecuniario per i servigi da lui prestati, fu dalla regina decorato cavaliere. Poco dopo si diresse all'isola di Malta, dove ricevette nel settembre del 1851 la nomina di governatore dell'isola, uffizio della massima importanza per lo scoppio successivo, nel 1853, della guerra d'Oriente. Tutte le navi onerarie con truppe e vettovaglie, spedite dall'Inghilterra nella Turchia, facevano rotta per Malta, e rivelossi ben presto tale e tanta confusione nell'andamento delle faccende, per le dissennate misure adottate dalle autorità residenti in Inghilterra, che fu mestieri di tutta la chiaro-veggeuza 6 delle premure instancabili del Reid
      per creare un po' d'ordine nell'inestricabile caos. Nè in ciò solo adopravasi l'illuminato ed energico governatore, ma nel mantenere eziandio e tutelare la quiete in Malta, minacciata seriamente dal continuo afflusso di migliaja e migliaja di militari di tutte le nazioni. Nominato nel 1856 maggior ge-rale, cessò di essere governatore di Malta alla fine del 1857. Egli fu il primo che , dopo l'americano Redfield (V.), abbia estese ed allargate le indagiui sulla formazione delle procelle e ne abbia stabilite le leggi, ricoufermate poi da Enrico Piddington di Calcutta, che deuominò appropriatamente cicloni (cyclones) le procelle rotatorie , dal tìsico Thom dell'isola di Francia o Maurizio, dal tedesco Dove e da ultimo da Giacomo Espy, il secoudo americano che trattò con molta dottrina l'argomento. Prestò infine l'opera sua l'iufaticabile Reid anche alla compilazione dell'Aide-Memoire to the military sciences, libro di testo per tutti gl'ingegneri reali iuglesi, ed arricchì di pregevoli articoli di scienze naturali, e specialmente di fìsica e chimica, il periodico inglese Philosophical Magatine, molto stimato nell'Inghilterra e fuori.
      REID Tommaso (b\ogr.). — Celebre filosofo ed uno dei capi della scuola Scozzese (V.), nacque il di 26 aprile 1710 a Strachan, nel contado di Kincardine, mori a Glasgovia il 7 ottobre 1769. Terminati che ebbe i suoi studii al collegio di Aberdeen, ed essendo stato parecchi anni bibliotecario del collegio medesimo, si recò a Londra, a Oxford ed a Cambridge, quindi fu nominato pastore della parrocchia di New-Machar (1737). Negl'intervalli di tempo che rimanevangli dal compimento del suo ufficio, occu-pavasi di filosofia, ed avendo meditato molto sulle funzioni della mente , si preparò a combattere le tendenze scettiche del suo tempo. Dopo undici anni di matura riflessione pubblicò il suo Saggio sulVap-, plicaeione delle matematiche alla morale (nelle Transact. phil. di Londra pel 1743), ove mostrò come il metodo adoperato nelle scienze matematiche, quando sia applicato ad un ordine di fatti intieramente diverso, possa condurre a falsi e perniciosi ri8ultamenti. Nel 1752 diede un'aualisi della logica di Aristotele. Allora Reid fu eletto professore di filosofia al collegio reale di Aberdeen; e non andò guari che pubblicò le sue ricerche sullo spirito umano (lnquiry into the human mind on the ; principle of common sense, Londra 1763, e poscia , spesso; contro le conseguenze dello scetticismo di ! Hume. Dal sistema di Berkeley, in opposizione a quello di Locke, Hume aveva concluso che l'uomo non conosce che le proprie idee, e nou già gli oggetti reali ; e da ciò era nato un pernicioso scet-ticismo, sul quale fondavansi gì' indifferenti e gli , increduli. Reid tentò smuovere questa base, Esa-! minando , die' egli, i principii su cui il sistema scettico è fondato, non rimasi poco meravigliato di trovare che ha per base unica un'ipotesi, invero molto antica e universalmente ammessa dai filo-I sofi, ma non per ciò maggiormeute vera. La quale , ipotesi è, che l'uomo nulla percepisce fuorché quello i che è nell'intelletto del percipiente ; che non percepisce direttamente le cose esteriori, ma solamente certe immagini che le rappresentano nella mente, e furono dette impressioni od idee. S'egli è


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 1)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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