Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
mChilperico re di Soìssodb se ne impadronì nel 563, ma Sigiberto d'Austrasia, a cni apparteneva cotesta piazza, la riconquistò poco dopo. Gli avvenimenti più importanti per Eeims sotto i principi carlovingi sono alcuni abboccamenti fra il papa ed i re franchi, parecchi Concilii, l'incoronazione di Luigi il Buono neU'816, la protezione efficace di Incmaro, elettovi arcivescovo nell'845, la fondazione di un ospedale e le splendore reso alle scuole monastiche. Ciò nondimeno, durante le ultime lotte che segnalarono la fine di cotesta dinastia, Reims fh più fiate presa e ripresa; nel 931 dal re Raul, nel 940 dal duca di Vermandois, nel 946 da Luigi di Oltremare, e nel 990 da Carlo di Lorena, rivale di Ugo Capeto. Si sa che cotesto principe cadde poco dopo, per tradimento, in potere del nuovo monarca, e che Arnoldo, arcivescovo di Reims che-gli aveva prestato ajuto, fu deposto in un Concilio celebrato in una ti&dia vicina alla città. Furono non poche successivamente le liti per il possesso della sede vescovile di Reim8; e vi ò notevole una insurrezione nel 1109 coutro i collettori della badia di San Remigio, a sedare la quale vi volle niente meno che l'intervento del papa,'cui riuscì di disarmare i cittadini, fra i quali eransi veduti com battere anche alquanti monaci. Ma ben presto si rinfocolarono le ire , ed i vescovi avevano risolto di soffocare l'insurrezione coll'ajuto del re Luigi VII, le cui milizie atterrarono in un sol giórno più di cinquanta case dei più tumultuosi, e nulla valse a disarmare i cittadini, chè ricorsero alle rappresaglie. L* arcivescovo finalmente , stanco di cotesta continua lotta, promise di rispettare i diritti dei cittadini, purché gli fosse retribuita la somma di lire 450. Alla fiue del secolo xiv, la regia autorità compresse cotesto slancio cittadinesco, ed il libero Comune non esisteva più che di nome. I primi anni del secolo xiu furono segnati da un incendio che distrusse gran parte della città, ed alcuni anni dopo, nel 1262, i Remesi usarono sanguinose ostilità contro gli abitanti tìi Verdun, sospese nel 1264 la mercè di una tregua, che si cangiò due anni più tardi in un trattato definitivo. NSl 1359 1 esercito inglese, capitanato dal re Eduardo in persona, pose l'assedio a Reims, che dopo trentasette giorni fu levato per la resistenza opposta dagli abitanti; ma conchiuso il trattato di Troyes, per cui fu cessa agl'Inglesi la maggior parte del regno, anche Reims aperse loro le porte. Trascorso poco tempo, i Remesi, eccitati dal patriottismo dell'eroica Giovanna d'Arco, ripresero la prima risoluzione, e Carlo VII, che vi aveva fatto il suo primo ingresso nel 1429, vi fu solennemente consacrato. Ne trattò egli gli abitanti sempre con dolcezza, ma non fece cosi il suo successore Luigi XI, tiranno più che re di Francia dal 1461 al 1483, il quale, irritato per la resistenza dei Remesi al pagamento delle imposte da lui aumentate, avrebbe ridotta la città agli ultimi senza l'iutercessione di Filippo di Borgogna. Non si sottrasse però la medesima agli orrori della peste nel 1481, nè ai danni di un incendio che pochi anni dopo consumò una parte della cattedrale. Non ostante i servigi prestati a cotesta città dai vescovi della casa di Lorena, il duca di Guisa non potè penetrare in essa che nel 1485. Intanto, assassi-
nato costui a Blois, dichiararono gli abitanti che si sarebbero considerati per l'avvenire sciolti dal giuramento di fedeltà al loro re, si unirono alla lega. Enrico IV ricuperò cotesta piazza nel 1495. lovasa la Sciampagna verso la metà del secolo xvn dall'esercito spagnuolo, Reims fu varie volte attaccata, ma bastò il solo valore degli abitanti per respingere gli assalitori ; e Luigi XIV, in premio della loro fedeltà e del loro patriottismo, ristabilì il consiglio della città nelle antiche sue attribuzioni. Dopo la battaglia di Craone, nel 1814, quattordici mila Russi, capitanati da uno degli emigrati realisti, s'impadronirono di Reims, che fu ritolta il 5 marzo dal generale Corbineau, e poi rioccupata ancora dai Russi, che ne furono discacciati il di 13 dello stesso mese da Napoleone.
Possiede Reims parecchi monumenti degni dell'attenzione degli archeologi , come la summento-vata stupenda cattedrale, eretta secondo il disegno di Roberto di Couci ; la chiesa di San Remigio, in cui ammirasi il magnifico avello del santo vescovo; 1' arco trionfale romano , conosciuto col nome di porta di Marte, il palazzo di città, cominciato nel 1627 e terminato sottova ristorazione ; l'antica badia di San Remigio, trasformata oggigiorno in ospedale. Nè devonsi tacere la piazza grande, adorna «li una statua di Luigi XV, la porta di Vesle, la cui fefrea cancellata considerasi come uno dei capi d'opera dell'arte del magnano, nò le belle passeggiate. Ricorderemo da ultimo che Reims trasse non poca celebrità all'estero dalla cerimonia della consacrazione ed unzione coll'olio benedetto dei re di Francia, i quali dal 1179, anno in cui vi fu consacrato Filippo 11, detto l'Augusto, settimo della terza razza de' Capetingi, continuarono nel pio e religioso rito fino ai giorni nostri, essendovi stati con-crati tutti i successori di Filippo, tranne Enrico IV, ch'erasi fatto consacrare a Chartres. Carlo X, seguendo il costume dei suoi maggiori, ricevette la sacra unzione in Reims nell'anno 1825. Fu fino dai tempi più remoti cotesta città la sede di un vescovo, che assunse dal 774 in poi il titolo di arcivescovo. Fra gli uomini illustri che ebbero i loro natali in Reims citeremo: Colbert, lo storico Vely, il poeta Lebatteux, l'abate Pluche, Gerusez, Oo-dinot, Macquart, Husson, Linguet, Polonceau, Bru-net. Chaix d'Est-Ange, ecc.
REIMS (Concilii di) (stor. eccl.). — Il 1° si tenne nel 514, e san Remigio vi converti un eretico ariano. Il 2° nel 625 o 630, presieduto da san Sonnachio con quaranta vescovi; fra i quali i santi Arnoldo di Metz e Cuniberto di Colonia: vi si fecero venticinque canoni di disciplina, e si prescrisse l'osservanza di quelli del Concilio di Parigi del 613. Il 3° nell'813, tenuto d'ordine di Carlo Magno per ristabilire la disciplina ecclesiastica: lo presiedè l'arcivescovo Vulfario, vi si fecero quaranta canoni, ripetizione in parte di quelli d'Arles e Ma gonza. Il 4° nell'874. Il 5° nell'879. Il 6° nell'892 o 893, in favore di Carlo III il Semplice. Il 7° nell'894. L'8° nel 901, in cui furono scomunicati gli assassini del vescovo Folco. Il 9° nel 923, in cui Seulfo di Reims coi suoi suffraganei ordinò a quelli che eransi trovati alla battaglia di Soissons tra Roberto I e Carlo III, di far penitenza tre quaresime^ooQle
| |
Soìssodb Sigiberto Austrasia Eeims Concilii Luigi Buono Incmaro Reims Raul Vermandois Luigi Oltremare Carlo Lorena Ugo Capeto Arnoldo Reims Concilio Reim San Remigio Luigi VII Comune Remesi Verdun Eduardo Reims Troyes Inglesi Reims Remesi Giovanna Arco Carlo VII Luigi XI Francia Remesi Filippo Borgogna Lorena Guisa Blois Sciampagna Reims Luigi XIV Craone Russi Reims Corbineau Russi Napoleone Reims Roberto Couci San Remigio Marte San Remigio Luigi XV Vesle Reims Francia Filippo Augusto Capetingi Filippo Enrico IV Chartres Reims Reims Colbert Vely Lebatteux Pluche Gerusez Oo-dinot Macquart Husson Linguet Polonceau Bru-net Est-Ange Concilii Remigio Sonnachio Arnoldo Metz Cuniberto Colonia Concilio Parigi Carlo Magno Vulfario Arles Carlo III Semplice Folco Seulfo Reims Soissons Roberto I Carlo III Qle Enrico IV Carlo X Fra
|