Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
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il li ci uà cou tutti gli altri proscritti rimpatriatosi, fu tosto nominato consigliere legislativo della Repubblica. Oratore anche in questo consiglio, mostrò la tempera del mite suo animo sostenendo a tutta possa l'utilità e la convenienza di un'amnistia generale. Chiamato ai comizi di Lione, formò parte della commissione incaricata della costituzione del nuovo regno d'Italia, e torno che fu a Milano, entrò ne) Corpo legislativo e nel collegio elettorale dei possidenti , fincbè stanco della vita pubblica, si diede tutto alle lettere ed a raccogliere una splendida e ricca biblioteca, di cui lasciava libero l'uso a chiunque ne voleva profittare.
Il Reina, fino conoscitore dell'eleganza dello scrivere, si rese benemerito della patria letteratura per la nitida pubblicazione di opere d'insigni scrittori italiani, come anche pe' suoi scritti. Del dilettissimo precettor suo, Giuseppe Parini, fu sollecito a raccogliere tutti gli scritti postumi, i quali corredati di bella e forbita vita, pubblicò in Milano nel 1801-1804 , in 6 voi. Alle opere principali di Giambattista Geli) diè le sue cure, e ne abbiamo, sua mercè, l'edizione di Milano (Tipografia dei classici italiani 1804-1807, in 3 voi.), corredata di notizie dell'autore accuratamente e con bel discernimento vergate. L' Orlando ^Furioso di Lodovico Ariosto per opera di lui comparve nuovamente in luce (ivi 18121814, in 5 voi.) in guisa da superare per merito ogni edizione antecedente, avendo nel poema seguito il miglior testo dell'edizione 1532, ed aggiuuto in fine di ogni canto un corredo di varianti tolte dalle rarissime stampe antiche del j 1516 e 1521. Nella ristampa degli Annali d'Italia di Lodovico Muratori (ivi 1818-1821, voi. 18), inserì la vita dell'autore , che seppe arricchire di notizie peregrine tratte da lettere inedite, e nelle Opere scelte di Alfonso Varano (ivi 1818, in 2 voi.) pubblicò i soli componimenti cbe giudicò più opportuni a darsi a modello di poesia classica ; il si-migliante fece delle Opere scelte di Francesco Maria Zauotti (ivi 1818, voi. 2), arricchendo e le une e le altre delle vite dei loro autori, da lui dettate con eleganza. Nella ristampa delle Rivoluzioni d'Italia di Carlo Denina (ivi 1820, voi. 3) alle notizie dell'autore aggiunse un ingenuo e ponderato giudizio intorno al merito delle varie opere di lui venute in luce. Bella e succosa è anche la Vita di Metastasio preposta alla ristampa de' suoi Drammi (ivi 1820, in 5 voi.). Citeremo finalmente la Verona illustrata di Scipione Maffei (ivi 1825-1827 , in 5 volumi). Il Reiua fu uomo di aurei costumi e di antica buona fede, privo d'ambizione, gentile ed ameno nel conversare.
Vedi : Melchiorre Gioja, Necrologia di Giuseppe Reina, nel Nuovo Ricoglitore (Milano 18^6) — Ti-paldo Biogr. degli Italiani illustri (voi. v, p. 491).
REINA0D Giuseppe Ognissanti (biogr.). — Dell'Accademia d'iscrizioni e belle lettere, professore d'arabo alla Scuola di lingue orientali viventi, era nato a Lambesc (Bocche del Rodano) il 4 dicembre 1795; morì a Parigi il 15 maggio 1867. Abbracciò dapprima lo stato ecclesiastico, ma lo studio delle lingue orientali cangiò direzione alle sue idee. Protetto dal conte Portalls e da Silvestro de Sacy i V.), studiava in casa i manoscritti estratti dalla Biblio-
teca reale. La lettre à M. le baron S. de Sncy sur la collection des monuments orientaux de S. E. M. de Blacas gli procacciò rinomo. Nel 1824 ebbe un posticino ai manoscritti della biblioteca, e accordatosi colla Santa Sede in quanto a' voti emessi, lutto si diede allo studio di manoscritti arabi, turchi e persiani. Dal 1829 al 1854 passò successivamente pei gradi inferiori fino al posto di conservatore dei medesimi. Membro dell'AÌccademia d'iscrizioni e belle lettere dal 1832, fu ancora ufficiale della Legion d'onore. Devonsi fra' suoi scritti menzionare sovra tutti i seguenti : Monuments arabes, persans et turcs du cabinet de M. le due de Blacas et d'autres cabinet» (Parigi 1828, 2 voi.); Extraits I des historiens arabes relatifs à l'histoire des croi-sades (1829); Roman de Mahomet, en vers, du treieième siècle, par Alexandre Dupont, et Livre de la Loi au Sarrazin, en prose, du quatorzième siècle, par Raymond Lulle, pubblicato con Fran-cisque Michele (1831); Invasion des Sarrazins en France et de France en Savoie, en Piémont et dans la Suisse pendant les huitième, neuvième et dixième siècles de notre ère, d'après les auteurs chrétiens et mahomélans (1836). Incaricato con Slane, dalla Società Asiatica di Parigi, di pubblicare un'edizione della Geografia d'Abulfeda, l'arricchì d'interessante introduzione e di carte (1827-1840). Molti de' suoi lavori riguardano l'istoria dell'India, fra' quali Fragments arabes et persans relatifs à l'Inde antérieurement au onzième siècle ( 1843) ed una Relation des voynges fuits par les Arabes et les Persans dans l'Inde et à la Chine (1845). La sua dissertazione Du feu grégeois, des feux de guerre et des origines de la poudre à canon (1844) è di grande importanza per la storia della guerra. Con Derenburg pubblicò una nuova edizione della traduzione delle Sénaces de Huriri per Silvestro
de Saoy (1851-1*53).
REINECK o REINECI0 Ranieri (biogr.). — Uno dei restauratori degli studii storici in Germania, nacque nel 1541 a Stheinheim nella diocesi di Pader-born. Gli furono maestri Melantone e Glandorp, sotto cui fece grandi e rapidi progressi nelle lingue greca e latina. Poich'ebbe terminati gli studii, ottenne la cattedra di belle lettere nell'Accademia di Heimstadt, e morì in tale città il 26 aprile del 1595, in conseguenza di una caduta, in età di cin-quautaquattro anni. Si troverà l'elenco estesissimo delle sue opere negli Elogi di Teissier (iv, 232 e susseg.). Pubblicò delle buone edizioni degli Annali Sassoni di Witickind, monaco dell'abbazia di Corvey (Francoforte 1575); della Cronaca di Dith-mar (ivi 1580); della Cronaca degli Slavi di Hel-mold, prete di Lubecca (ivi 1581); della Cronaca di Alberto o Alberico, canonico di Aix iHeimstadt 1585, 2 voi. in-4°); della Cronaca di Alberto, abate di Stade (ivi 1587); àeWOnomasticon historice romance; e finalmente della Storia di Visperto, marchese di Lusazia, di un anonimo monaco di Pegau (Francoforte 1589, in foi.).
Delle opere di Reinecio ci contenteremo di citare : Historia Julia sive syntagma heroicum contine»s historiam Chaldceorum, Assyriorum, ecc. (Helmst 1594-95 97, 3 voi. in-fol.); è l'edizione la più compiuta e la più stimata di tale libro, eruditissimo
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