Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
REMEDELLlO — REMENTALCE I
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brandt sommano a trecensettaufcasei, e le migliori incisioni che ne furono fatte sono quelle di Frey, Claessens, Schmidt, Hess, ecc. Rembrandt lasciò anche molti disegni, avidamente cercati dagli amatori. Finalmente egli fu anche incisor valentissimo, specialmente all'acqua forte, nella quale non ha chi il pareggi; ei sopravanza tutti per la ricchezza dell'immaginazione, la finezza del disegno, la morbidezza di chiaroscuro, ecc. Queste incisioni che pagansi a prezzi esorbitanti, sommano a circa 350, fra le quali citeremo: Gesù Cristo che risana gli ammalati; La grande Deposizione; due Ecce Homo; il Samaritano; VAnnunzio ai Pastori; Giuseppe che narra i suoi sogni; la Risurrezione di Lazzaro; molti Ritratti, .fra'quali il proprio; il paesaggio dai Tre alberi, i Mulini e La Casa campestre del pesatore d'oro. Le raccolte più celebri di queste acque forti trovansi nel gabinetto delle stampe della Biblioteca nazionale di Parigi, in Amsterdam, a Londra, a Dresda ed a Vienna.
Rembrandt è senza alcun dubbio il più grande e il più originale dei pittori olandesi o fiamminghi. Ecco in qual modo ne discorre il marchese Selvatico nella sua Storia estetico-critica delle arti del disegno (p. 883). c Nessun artista meglio di Rembrandt seppe riunire due qualità difficilmente conciliabili , il rilievo delle parti e quello dell'insieme, e ciò a cagione dell'intelligenza veramente scientifica che aveva del chiaroscuro. Abusò talvolta, è vero, di questa sua rara potenza serrando troppo i lumi e figure onde ottenere effetti più vibrati ; sacrificando a tal fine fondi e figure accessorie, ch'egli immerse d'ordinario nell'ombra, sì, che appena sono visibili. Però anche quando apparisce tenebroso è sempre trasparente, degradato, armonico. Per la qual cosa anche tralasciando di usare svariate tinte, anzi economizzando le più brillanti su piccolissimi tratti della parte luminosa, raggiunse le più allettanti gajezze del colore,.senza essere in sostanza uu grande coloritore. Prova evidente da aggiungersi alle altre mille, che la scienza Nuota Encicl. Itàu Voidel chiaroscuro ottiene effetti a cento doppii preferibili a quelli del colorito più vivace e più splendido
< Fu detto e ridetto dagli storici dell'arte che se Rembrandt riuscì un grande chiaroscuratore, non seppe per altro mostrarsi corretto nel disegno. Questo giudizio mi pare erroneo, imperocché i moti delle sue figure son sempre giusti, gli attacchi delle membra bene intesi, la modellazione del nudo quasi sempre savia. Ma il suo malanno fu quello di accettare qualsiasi trivialità di tipo per farne soggetto de' suoi dipinti, sicché ogni facchino, ogui trecca gli venivano buoni a rappreseutare santi e Madonne. Naturalista nel più stretto senso di questa parola, gli bastava trovare nel vero gli allettamenti del pittoresco, perchè di questo vero si facesse mo* dello a manifestare idee le più disgiunte da quello. Laonde preoccupato soltanto di così fatto scopo, dipinse quadri di sacro soggetto che muovono al riso, perchè gli augusti personaggi della Scrittura vi si veggono vestiti in berretto di pelo, stivali e robone, e le Madonne hanno sulla testa le cuffie delle contadine olandesi ». Osserveremo che Rembrandt credeva seriamente dare per tal modo un carattere più orientale, vale a dire più ebraico a quelli fra'suoi dipinti desunti dall'Antico Testamento. Vantasi sempre, e a buon diritto, la magia del suo chiaroscuro, ma a torto si fa consistere in ciò l'eccellenza del suo dipingere. Egli non è meno ammirabile per la semplicità e precisione della espressione , per la profondità e verità di sentimento, per la originalità, la pienezza e la ricchezza della composizione, che pe' suoi magici effetti di luce e d'ombra. Rembrandt fu il primo a dar sicuri fondamenti all'armonia, al vigore, all'effetto; egli formò molti allievi, dei quali i più illustri furono Gherardo Dow, Ferdinando Boi, Gerbrand van Eeckhout, Govart Flinck, Niccolò Maes e Filippo di Koningk.
Nel 1852 la città d'Amsterdam inalzò una statua alla memoria di Rembrandt. Gerard di Nerval narrò nella Revue de Deux Mondes (1852) le cerimonie e le feste ch'ebbero luogo in quella occasione. Fu allora che Scheltemn, archivista dell'Olanda Settentrionale, lesse alla Società Arti et amicitiee una prima memoria la quale, oltre il riassunto e l'esame di tutte le indagini recenti sulla vita di Rembrandt, contiene una quantità d'atti recentemente scoperti, come dicemmo, e che spargono nuova luce su questo grande pittore.
Vedi: Immerzeel, Elogio di Rembrandt (Amst 1841) J. Burnet, Rembrandt andhis works (Londra 1859) — Wilson, A Catalogne of the prints of Rembrandt (ivi 1834) — Nagler, Leben und Werlce des Malers und Radirers Rembrandt von Rin. (Monaco 184:1) - Descamps, Vies despeintres flamands, ecc.
REMEDELIO (geogr.). - Due comuni in provincia e circondario di Brescia, R. sopra. e R. sotto. Il primo, più importante, ha 1402 abitanti.
REMENTALCE I (biogr.). - Re di Tracia, fratello di Coti IV, aveva tenute le parti di Antonio contro Ottavio. Dopo la battaglia di Azio , nell'anno 31 av. G. C., abbaudouò il triumviro e passò dal lato del vincitore. Dopo la morte di Coti, che avvenne verso l'anno 16 av. G. C., Rementalce divenne tui tore de'suoi figli, Rescupori lì ed un altro di cu-XIX. 9
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