Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
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REMENTALCE II - bEMENTALCEnon si sa il nome. 1 Beasi, popolo della Tracia, cbe si erano conservati indipendenti, assalirono le Provincie della Tracia dipendenti dai Romani. Riuscirono questi a respingere i barbari col soccorso di Claudio Marcello, cbe mandato venne in Tracia da Augusto. Alcuni anni dopo (nell'anno 10 av. C.) Rementalce ed il nipote suo Rescupori vennero aggressi nuovamente dai Bessi. Codesta guerra fu più seria della precedente. Conduceva i Bessi Vo-logeso, sommo sacerdote di Bacco, cui tale dignità collocava più alto dei re. Aveva il pontefice inspirato a'suoi un fanatismo esaltato, cbe in breve li rese formidabili a tutti i popoli della Tracia. Rescupori fu vinto ed ucciso: Rementalce fu rotto:
Fig. 5639. — Medaglia di Rementalce I re di Tracia.
i soldati suoi pieni di terrore, e persuasi cbe gli Dei secondassero Vologeso, fuggirono senza combattere, e Rementalce rifuggi nel Chersoneso: vel seguitarono i Bessi, commettendo guasti grandissimi. La Tracia tutta restò in potere di tali barbari, che portarono le armi loro nella Macedonia ed in Asia (Floro, lib. iv, c. 12). L. Pisone, che comandava nella Pamfìlia, fu preposto al governo di tale guerra, che fu del pari lunga e crudele : Atrox in Thracia bellum ortum, dice Patercolo (1. ii, c. 98). I Tracii erano accostumati a combattere alla maniera dei Romani: Thracum maximus populus de-sciverat, dice Floro (1. ix, c. 12). llle barbarus et signis militaribus et disciplina , armis etiam ro-manis assueverat (Dione Cassio, 1. liv, § 34; ; ma Pisone ricovrò in breve la superiorità , e vinse i Bessi del pari che i popoli tutti che avevano prese le parti loro; ma uopo gli fu di tre anni, triennio cum his bellavit (Patere., 1. li, c. 98), per sottometterli compiutamente. In ricompensa delle sue geste in tal guerra, Pisone ebbe le trionfali. Soltanto dopo la distruzione dei Bessi, nell'anno settimo avanti l'èra nostra, Rementalce divenne re di Tracia in vece del nipote suo Rescupori e del fratello di esso principe , che certo era perito nei combattimenti. Nell'anno sesto dell'era nostra Rementalce sì uni coi suoi fratelli agli eserciti di A. Cecina Severo e di Silvano Plauzio, i quali comandavano nella Mesia e nella Tracia, per respingere i Dalmati e le nazioni pannone che ribellato avevano dall'Impero. Rementalce ebbe ventura di ottenere su di esse parecchi vantaggi e di cacciarle dalla Macedonia. Vinse in uno scontro il generale loro Batone. Tali meriti distinti gli ottennero la benevolenza di Augusto, e le sue medaglie ne hanno qualche contrasseguo. Parecchi monumenti indicano che il re di Tracia portava i prenomi romani di Cajo Giulio, che certo saranno stati dati da Augusto, e che era stato eletto arconte eponimo degli Ateniesi. Mori, a quanto pare, verso l'anno 10. I suoiStati furono allora divisi fra suo fratello Rescupori III e suo figlio Coti V.
REMENTALCE II (biogr.). — Figliodi Rescupori III, venne messo nell'anno 19 in possesso della Tracia, di cui il padre suo era stato privato da Tiberio, in pena dell'uccisione di Coti V. Rementalce fu debitore della corona all'opposizione cui mostrata uveva ai disegni di suo padre. L'imperatore perciò mantenne in favor suo lo spartimento della Tracia che era stato ordinato da Augusto dopo la morte di Rementalce I. Rementalce II successe a suo pa<}re, ed i figli di Coti furono messi in possesso dell'eredità loro sotto la tutela di Trebelliano Rufo. Thracia in Rhcementhalcem filium, quem paternisconsiliis adversatum constabat, inque liberos Cotys dividitur (Tacit., Annal., 1. n, c. 67). Sotto il suo reguo scoppiarono parecchie rivolte nella parte della Tracia ch'era sottomessa ai Romaui e negli Stati alleati; il modo con cui Rementalce si condusse in tale occasione gli meritò nuovi favori da Tiberio e da Caligola; e questi nell'anno 39 dell'era nostra gli diede, secondo che narra Dione Cassio (1. lix, § 12), il regno di Coti V suo cugino, che ottenne in cambio la piccola Armenia. Rementalce II fu cosi il solo sovrano della parte della Tracia che sotto la dominazione romana conservato aveva un resto d'indipendenza. Un tragico evento mise fine alla vita di tale principe. Il vivo amore di che erasi preso per la sua nipote, destò gelosia in sua moglie, che trovò mezzo di dargli ella medesima la morte. Tale avvenimento, di cui fu conservata la memoria dai frammenti greci di Eusebio, pubblicati da Scaligero, p. 79, successe nell'anno 46 dell'era nostra, il sesto anno del regno di Claudio. La menzione di tale fatto non si trova nella versioue di Eusebio in armeno. Morto che fu Rementalce II, la Tracia venne unita all'Impero, secondo che narra il medesimo autore. I frammenti greci e la versione armena si accordano nel porre tale rivoluzione sotto il regno di Claudio. Uua medaglia della bella raccolta del defuuto Tochon , presenta il ritratto autentico di Rementalce li. La sua effigie è accompagnata dalla leggenda di BA-2IAEV2 P0IMI1TAAKA2, il re Remetalce, e sul rovescio l'immagine di Caligola con queste parole: r\\a KAI2AP1 ZKBAZTA: A Cajo Cesare Augusto.
Vedi Visconti, Iconografia greca (t. u, pag. 303 e 304).
REMENTALCE {biogr.). - Re del Bosforo Cimmerio , viveva a mezzo il secondo secolo. Le sue medaglie mostrano che sali sul trono nell'anno 428 dell'èra del Bosforo (132 di G. C.), però che ve ne hanno con la medesima data che appartengono a Coti 111 suo predecessore. Fu certo dichiarato ret^ooQle
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