Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
RENDU GIOVANNA MARIA - RENDÙ LUlGt
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generale ed obbligatorio, la Francia ne annoverava già quarantasette. Le sale d'asilo vanno debitrici a Renda dei loro primi sviluppi, ei presiedè fino al 1850 questa istituzione filantropica, e nel 1841 dava opera a ricostituire la Facoltà teologica, e in occasione delle controversie provocate dalla comparsa di un progetto di legge (1841) scrisse: De Vinstruction secondane et spécialement des écoles secondaires ecclésiastiques ; era un appello eloquente all'unione dell'Università e del clero. Nel-ristesso tempo fondò il Cercle catholique, di cui formarono parte Ozanam e Lenormant. Le altre opere di Rendu sono: Considérations sur le prét à intérèt (Parigi 1800) ; Excerpta ou morceaux choisis de Tacite (ivi 1805); La vie d'Agricola (ivi 1806); Sy stèrne de V Universi té de France (ivi 1816); Essai sur Vinstruction publique et particulièrement sur Vinstruction primaire (ivi 1819); Traitéde movale (ivi 1834); Essai sur Vinstruction morale et reli-gieuse; Code universitaire (ivi 1827, ecc.) ; De V U-niversité de France et de sa juridiction (ivi 1847).
Vedi: E. Rendu, Ambroise Rendu et VUniversité de France < Parigi 1861 ) — Moniteur (27 marzo 1860).
RENDU Giovanna Maria {biogr.). — Cugina germana del precedente, più nota sotto il nome di suor Rosalia, nata a Comfort (Ain) 1*8 settembre 1787, morta a Parigi il 7 febbrajo 1856, fu educata nel pensionato delle antiche Orsoline a Gex e quindi a Parigi, ove vestì l'abito monacale di san Vincenzo de' Paoli sotto il nome di suor Rosalia. Ella divenne in breve la consolatrice dei poveri e degli afflitti, aprì scuole e fondò un presepe (cròche) e un asilo pei fanciulli poveri ed orfani. Non paga di ciò, suor Rosalia istituì un ricovero pei vecchi, che porta sempre il nome di Asile Sainte-Rosalie, e puossi senza esagerazione affermare cbe non esiste in Francia ed all'estero opera alcuna di beneficenza alla quale ella non abbia più o meno cooperato. Gli uomini più ragguardevoli, fra'quali il generale Cavai gnac, traevano ad essa per consolazioni e consigli. Molti sovrani ebbero ricorso a suor Rosalia, eleggendola dispensatrice delle loro elemosine. Il 18 marzo 1854 ricevette la visita di Napoleone III accoi pagnato dall'imperatrice. Poco tempo prima era stata fregiata della croce della Legion d'onore con approvazione universale.
L'influenza dell'umile superiora della via del" Y Epée-de-Bois si rivelò in tutta la sua potenza nelle grandi calamità che accrebbero successivamente i patimenti del popolo, il cholera e le insurrezioni. Nel 1j«48, come già nel 1830, strappò più di una vittima al furore della moltitudine, ed arrestò il braccio di tutte le vendette. La pittura e l'incisione hanno reso popolare il coraggio pacato della santa suora cbe Blanciavasi nel 1*48 davanti gl'insorti minacciane la sua casa, salvando le guardie municipali che vi erano ricoverate. Dopo i torbidi che agitarono il principio del regno di Luigi Filippo, suor Rosalia era state* denunziata come colpevole di aver ajutato i ribelli a sottrarsi alla giustizia; l'ordine di arresto era firmato, quando il capo della polizia fece avvisato il signor Gisquetcbe se avesse luogo l'arresto il popolo darebbe di piglio alle armi. Nel 1832 ella soccorse con carità e devozione angelica i colerosi, e durante la carestia del 1847, che preludiò alla Nuova Ekcicl. Ital. - Voi.
rivoluzione del febbrajo 1848, fece prodigi per nutrire i suoi poveri. Nel 1849 si mostrò quale era stata nel 1832. Secondata da un gran numero di giovani appartenenti alla Società di San Vincenzo de' Paoli, riuscì a moltiplicare i soccorsi e ad estenderli oltre la città di Parigi. Mercè il suo zelo indefesso si vide sorgere dai disastri del cholera un'opera in cui i giovani orfanelli trovano tutti i vantaggi di una sala d'asilo.
La salute di suor Rosalia non aveva potuto reggere a tante prove, e una credele infermità, la cecità, attristò i suoi ultimi anni, ma non impedì di continuare il còmpito sublime che si era imposto. 11 bene che aveva fatto per cinquaut'auni può sol dar la misura delle testimonianze di venerazione cbe manifestaronsi alla sua morte e il giorno dei suoi funerali.
Vedi : Eugène Rendu, Notice sur la sceur Rosalie Rendu ( 1856)—V. De Melun, Vie de lasoeur Rosalie (1857 ) — Abate di Boudon, La soeur Rosalie.
RENDU Luigi (biogr.). — Prelato francese, nato il 19 dicembre 1789 a Mayrin (paese di Gex), morto ad Annecy il 28 agosto 1859, fu ammesso gratuitamente al Collegio di Ciamberì nel 1807, e vestito l'abito ecclesiastico il 19 giugno 1814, fu nominato immediatamente professore di belle lettere al Collegio reale, ove occupò più tardi la cattedra di fisica ed esercitò le funzioni di prefetto degli studii e direttore spirituale. 11 suo Traité de physique, stampato a Ciamberì nel 1832, espone il metodo ingegnoso ch'erasi creato come professore, e consistente nel ridurre tutta la scienza in proposizioni brevi e semplici, tre o quattro delle quali venivano spiegate agli allievi, i quali dovevano stendere appresso la dimostrazione e tracciar le figure. Nel 1829 il Collegio di Ciamberì essendo stato affidato ai Gesuiti, l'abate Rendu lasciò l'insegnamento e fu nominato canonico della metropoli. .Divenuto segretario perpetuo della Società accademica di Sa-voja, fu collaboratore insieme e storico di questa compagnia, e pubblicò nel 1833 i risultati delle sue meditazioni sui punti più elevati della scienza sociale in un'opera intitolata: De Vinfluence des lois sur les mceurs et des mosurs sur les lois. Quest'opera, in cui osservasi una previsione sorprendente degli avvenimenti cbe si sono compiuti di poi, procacciò al suo autore l'ordine del Merito civile del Piemonte. Il 29 aprile 1843 fu cousecrato vescovo nella cattedrale di Annecy, e durante i sedici anni del laborioso suo episcopato egli attese con assiduità indefessa alla difesa del vero, all'amministrazione della sua diocesi, alle alte speculazioni metafisiche ed agli studii sociali. Nel 1845 presiedè il Congresso geologico convocato a Ciamberì, ed espose davanti ad esso il suo sistema sul trasporto dei blocchi erratici, e sui mucchi di pietre e ghiaje antiche e moderne appiè delle ghiacciaje. La morte interruppe la grand'opera ch'ei stava preparando Sur Vinfluence de la tradition Sociale à Végard de la raison.
Oltre le succitate opere, abbiamo di Rendu: Une théorie sur Vinégalité de la marche des vents dans la partie inférieure de l'atmosphère : le sue conclusioni sono passate nel dominio della scienza ; Mé-XIX, 10
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