Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
RENFREW - RENI GUIDO
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soa discesa in vescica. Effettuata questa, i dolori cedono; ma poco dopo si manifesta un nuovo dolore all'uretra ed all'estremità del pene con frequente volontà di urinare, ed il calcoletto si espelle, seppure non rimane in vescica, siccome accade qualche volta, nel qua] caso serve di nocciolo ad un calcolo vescicale.
Si annoverano fra le cause della renella il sesso mascolino (benché non ne sieno esenti le donne), l'età matura e la veccbiaja, la disposizione ereditaria, il clima freddo ed umido, l'abuso di cibi troppo succulenti ed animali, di liquori alcoolici, e particolarmente dei vini dolci ed acidi, la vita sedentaria, gli eccessi di venere, ed il troppo prolungato decubito.
La renella si può conciliare con una vita anche lunga, ma la rende disagiata, e può determinare infiammazione e successiva degenerazione dei reni, od anche dare origine ai calcoli vescicali ; opperò si merita tutta l'attenzione del pratico. La cura palliativa dev'essere diretta a calmare i dolori e gli spasmi cogli antiflogistici, coi clisteri e fomentazioni emollienti, coi bagui, colle bibite mucilaginose, cogli oppiati, ricorreudo altresì, quando la renella si colleghi ad uno stato di pletora, alle emissioni sanguigne.
Per istituire un ragionevole trattamento radicale, occorre tener conto della natura della renella. Ep-però allorché vi si mostra predominante l'acido urico o gli urati, convengono gli alcali e i sali alcalini, specialmente i carbonati, sicome più miti, i saponi riiedicati, le acque minerali alcaline, quelle di Ems, ad esempio, e di Recoaro, l'acqua di calce, la magnesia, tanto encomiata da Brande. Menzioneremo a questo proposito come il Mascagni essendo affetto di renella, coll'uso del carbonato di potassa dai tre fino agli otto grammi al giorno progressivamente, ebbe la soddisfazione di vedere scomparire il deposito d'acido urico dalle urine. Contro la renella componentesi principalmente di fosfati vengono commendati gli acidi vegetali, l'acido muriatico e l'acido carbonico, le polveri effervescenti e le acque minerali impregnate di questi principii, e la sobrietà nel vitto animale.
Qualunque poi sia l'indole del deposito, si potrà ricorrere con vantaggio alle foglie di uva ursi, alla radice di prezzemolo, alla Scilla siccoùie diuretici, non che alla china ed ai marziali, quando il disordine si accompagni a dispepsia e ad indebolimento della macchina. Pishob loda il decotto di foglie di pesco; ed è pure indubitato che il vitto vegetale, le abbondanti bibite acquose ed un conveniente esercizio posseggono la virtù di diminuire la copia dell'acido urico nelle urine.
RENFREW (geogr.). — Anticamente Strathgryjfe, è una contea della costa occidentale della Scozia, piccola ma importante per il suo commercio e le sue manifatture, confinata al nord dalla Clyde, che la separa dalla contea di Dumbarton, all'est dalla contea di Lanark, al sud ed all'ovest da quella d'Ayr, ed al nord-ovest dal golfo di Clyde, che la separa dalla contea d'Argyle. Sta fra 55° 40' e 55° 58- lat. N., 4° 14' e 4° 54" long. 0. Ha una estensione di 40 chilometri sopra 10 di larghezza e 250 mila abitanti. Montuosa in gran parte, segna-
tamente al sud ed all'ovest, le montagne, quantunque assai alte, non presentano fianchi aspri e scoscesi, ma seni dolci e capaci di coltivazione. Vi hanno pianure che stendonsi al nord lunghesso la Clyde , la quale non iscorre che sul confine ove riceve l'White-Cart, ingrossato dalla Gryfe e dal Black Cart. 11 suolo varia anch'esso come la superficie, ed abbonda di carbon fossile, di cui hannovi molte miniere, di calce e pietra da lavoro. La maggior parte delle buone terre arative trovasi nelle parti piane e nei bassi-fondi, e si fa ragione che solo la metà del terreno sia sottoposta all'aratro. II clima, quantunque assai umido e variabile, nou é né aspro nè malsano, e permette la coltura di un gran numero di piante utili, fra le quali il frumento. L'agricoltura locale non basta però ai bisogni della popolazione, e per alimentarla è mestieri ricorrere all'importazione. A cagione della grande quantità di carbon fossile, questa contea è essenzialmente manifatturiera, e vi si fabbricano specialmente tele di canapa, di linò e di cotone, oggetti in metallo, ecc. Il commercio attivissimo è agevolato da un canale fra Glascovia, Paisley e Greenock, che traversa la contea in direzione nordovest.
Il capoluogo omonimo della contea giace in una bella pianura presso al confluente dell'White-Cart nella Clyde, cbe porta colà legni di 150 tonnellate. L'industria principale è la fabbricazione del filo e della mussola ; vi hanno anche fabbriche di sapone e candele. Reufrew è città antichissima e celebre per una battaglia ch'ebbe luogo sotto le sue mura nel 1164, fra Somerled nobile d'Argyle e Gilchrist conte d'Angus, nella quale il primo rimase sconfitto. Fu eretta in borgo regio da Roberto II che vi avea un palazzo, dei quale non sopravanzano più traccio. Tra le altre città della contea, ben più importanti per popolazione e commercio di Renfrew, primeggiano Greenock , Paisley, Porto-Glascovia, Barrhead e Pollockshaw. Tutte queste città floridissime sono notevoli per varie industrie e per commercio attivo.
RENI Guido (biogr.). — Celebre pittore nato a Bologna nel 1574, morto il 18 agosto 1642, studiò da principio sotto Dionigi Clavart, artista fiammingo di molta rinomanza, e passò in età di vent'anni alla scuola dei Caracci. Avido com'era di gloria, fecesi quivi in breve una maniera forte e robusta, per cui andò sempre famoso e per cui sempre si rammentano la Crocifissione di san Pietro esistente in Roma, la Manna in Ravenna e la Strage degli Innocenti a Bologna. Sembra però che questa prima maniera non confacesse al naturale dolce ed aperto di Guido, il quale, fatto avviso a ciò che osservava Annibale Caracci sulle opere del Caravaggio, cangiò poco a poco lo stile consueto e tentò un nuovo modo pittorico, che sua seconda maniera comunemente si appella. Non tacquero gl'invidi emuli suoi; ma egli, fermo sempre nel suo propo-; sito, non pretermise fatica per formarsi quello stile facile, tenero e soave tutto suo prorio. I lavori che meglio provano la valentìa di Guido Reni sono: la famosa Aurora nel palazzo Rospigliosi a Roma, fresco di bellezza maestosa, e stupendamente intonato, il san Michele e la Fortuna in Campidoglio;
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