Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
EENNES
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non sodo comuni gl'individui di più colori. Ai nativi della Finmarca, della Lapponia e delle spiaggie del Mare Artico, la renna è animale per ogni rispetto utilissimo, sì per l'utile che fa come bestia da soma, e si per la carne ed il latte che somministra. Il numero delle renne appartenenti ad un solo armento è di trecento a cinquecento; e con queste un Lappone pnò farsela bene e vivere agiatamente. Può nella state fare una quantità di caciFig. 5645. — Renna e Lapponi in viaggio.
sufficienti pel consumo dell'anno; e durante l'inverno uccider renne da fornir di carne la sua famiglia. Con dugento, se ha pftcola famiglia, può tirare avanti; se non ne ha che un centinajo , la sna sussistenza è assai precaria, e non è affatto sicuro di averne sostentamento. Se poi non ne avesse che cinquanta, egli non è più indipendente o capace di tenere uno stabilimento separato, ma perFig 5646. — I enna che tira una slitta.
lo più congiunge il suo armento con quello di un altro più ricco Lappone, e la fa in gran parte da servitore, governando e guardando l'armento, conducendolo a casa perche sia munto, e facendo altrettali servigi in cambio del somministratogli sostentamento.
Al principio di settembre gli armenti e loro pa- , droni tornano dalla costa ai loro quartieri d'in- j verno avanti che cada la neve; e gli è appunto quando l'inverno è ben messo, che il vero valore della renna è sentito dal Lappone. Senza di questo animale sarebbe interrotta, si può dire, ogni sorta di comunicazione. Attaccato ad una slitta, egli trascina gagliardamente peBi e padrone, e va con una rapidità incredibile, e regge instancabile al cam-
mino di più e più ore. Nell'America la renna è pur migratoria come nell'antico mondo; ma gli Americani non se ne valgono che come di selvaggina, adoperandone non solo la carne come saporitissimo cibo, ma anche la pelle per farne abiti impermeabili al freddo.
EENNES (Condate Rhedonum) (geogr. e stor.). — Grande e antica città francese, capoluogo del dipartimento d'Ille et-Vilaine (Bretagna), di circondario e di quattro cantoni, a 102 chil. N. da Nantes e 332 0. S. 0. da Parigi, sulla strada ferrata dell'Ovest, linea da Parigi a Brest, con diramazione da Kennes a San Malò, sotto 48° 6' 55" lat. N. e 40° 0' 40*' long. O. La sua popolazione ragguagliasi a 57,430 abitanti. Edificata sul dorso d'una collina, all'ingresso d'una vasta e fertile pianura, questa città è divisa dalla Vilaine, fiume dalle acque gialle e terrose, in due parti, Yalta e la bassa. La prima, la più bella e considerevole, devastata nel 1820 da un inceudio che durò otto giorni e distrusse 850 case, fu ricostrutta sopra un piano regolare dall'architetto Bobelin; la più parte delle vie sono spaziose, monde, quantunque mal lastricate e diritte. La seconda, sulla riva sinistra della Vilaine, è in via di trasformazione compiuta. Bennes possiede una bella linea di murazzi o quaìs e parecchi ponti eleganti. I suoi soli monumenti notevoli sono la cattedrale, vecchio edifizio gotico dedicato a a San Pietro, il palazzo di giustizia, antica sede del Parlamento, d'architettura grandiosa e severa, il palazzo di città, la prefettura, l'antica abbazia di San Giorgio convertita in caserma, la chiesa Ognissanti, la chiesa San Salvatore, il palazzo Blossac, ecc. Bellissimi sono i passeggi, fra'quali il Campo ili Marte La Motte, e soprattutto il Tha-bort punto elevato di dove Io sguardo spazia liberamente e dove ammirasi la statua di Duguesclin. Bennes ha inoltre cinque ospizi, una sede vescovile suffraganea di Tours, un'accademia universitaria, un liceo, una scuola di pittura, scoltura e disegno, una biblioteca pubblica di 30,000 volumi, un museo, un gabinetto di storia naturale, parecchie società d'agricoltura, industria, scienze ed arti, parecchi giornali politici e quattro tipografie. Vi si trovano fabbriche di tela per le vele, di filo attorto detto di Kennes, di cappelli e berretti, di amido, di merletti e ricami, di guanti, di flanella comune, di reti, colla forte, candele economiche, cordami, majolica, porcellana , liquori, filatoi di lino e cotone, bianchitoi di cera rinomati, concie di cuoi, coreggie, ecc. Gli articoli principali di commercio consistono in miele rosso assai stimato, cera, pollame, burro rinomato della Pravalaye, in tele, fili, lino, cuojo, berretti, cappelli, ecc.
Rennes appellavasi, sotto i Celti, Condate (confluente)^ cagione della sua giacitura al couflueute dell'Ille e della Vilaine. Sotto i Romani prese il nome di Rhedones , popolo gallico di cui era la capitale. Rennes conserva però poche traccio della dimora dei Romani. Dopo la loro cacciata dai Franchi di Clodoveo, cessò di far parte della terza Lionese e divenne capitale del ducato di Bretagna. Era in addietro una piazza forte e sostenne molti assedii, specialmente nell'843 contro Carlo il Calvo, nell'873 contro un competitore alla corona di Bre-
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