Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      RESISTENZA DEI MATERIALIpoi respirano in principio col mezzo di branchie, ed in taluni le branchie persistono anche dopo cho i polmoni sono sviluppati, come avvien nella sirena. Gli animali di tale struttura avendo per tal modo un organo adatto a respirare nell'aria, un altro nell'acqua, possono considerarsi come veri anfibii. Le rane respirano ingojando l'aria come fanno gli alimenti, per guisa che tenendo loro la bocca aperta per forza ed impedendo questa deglutizione, esse mnojono d'asfissia.
      I pesci hanno narici, ma non comunicano esse colla cavità della bocca, terminando in fondo cieco. L'acqua che deve cedere la quantità d'aria necessaria per l'atto della respirazione viene unicamente introdotta per la bocca, e spinta attraverso le branchie, che si possono risguardare come polmoni rovesciati, la cui faccia interna si estrofiette per esser più facilmente messa in contatto coll'ossigeno. E in fatti l'acqua non può penetrare e circolare in un sacco come fa l'aria, e quindi difficilmente si rinnoverebbe. Perciò il pesce inghiotte l'acqua per bocca come il nutrimento, ma questo solo passa nell'esofago; l'acqua attraversa ai lati della cavità unao più fessure che rappresentano l'ingresso della trachea; in queste cavità bagna le branchie e cede al sangue l'ossigeno ch'essa tiene disciolto, poi sfugge per le aperture poste ai lati del capo. Acciò pertanto il pesce possa respirare, è indispensabile che l'acqua contenga dell'aria, e infatti in un'acqua privata di essa colla bollitura, egli muore. Allorché il pesce esce dall'acqua, le branchie in contatto coll'aria disseccansi, le pareti dei vasi si ristringono, il sangue è arrestato nel suo corso, e l'animale muore parimente per asfissia. V'ha tuttavia alcuni pesci che si slanciano fuor dell'acqua a dar la caccia agl'insetti. Cuvier ha riscontrato in essi un serbatojo d'acqua, che mantiene le branchie in uno stato d'umidità conveniente finché l'animale ò a terra. In alcuni pesci, quali sono, ad esempio, i plagiostomi, le branchie non hanno i margini liberi, e in luogo di esser fluttuanti, esse tappezzano le pareti di tante cavità quante sono le fessure allo esterno, cosicché invece di una sola apertura branchiale se ne osservano da cinque a sette da ciascun lato del corpo loro. — Altri pesci, invece di avere le branchie a pettine, le hanno a guisa di fiocco, come vediamo nei lofobrancbi ; sono situate in una sola cavità per ciascun lato, nella quale l'acqua penetra per uua sola apertura.
      Gli animali articolati della classe degl'insci respirano per mezzo di un apposito apparecchio di trachee, le quali esistono di già sino allo stato di larve. Infatti, se si esamina un bruco dei più comuni nei nostri giardini, scorgesi avere sui fianchi quasi a ciascuu anello una piastra cornea, chiamata 8timmay che presenta nel suo mezzo una fessura simile ad un occhiello. Da ciascheduna di queste piastre nell'interno ha origine un tronco che divi-desi in rami, e finisce col dileguarsi in sempre più piccoli ramoscelli. Questa é la trachea, la quale esaminata col microscopio rilevasi come un filamento ravvolto in spirale, a guisa d'una molla, e inviluppato in una guaina. Per la fessura degli stimmi penetra l'aria nell'interno del tronco e di là passa in seguito in tutti i rami. L'aria vi circolainvece del sangue, e serve a vivificare l'umore che ne tien luogo.
      Nei miriapodi e in gran parte degli aracnidi la respirazione si effettua parimente col mezzo di trachee. In altri aracnidi, come sarebbe il ragno comune e lo scorpione, esistono alla base dell'addome due o quattro piccole fessure cbe apronBi in una borsa, in mezzo alla quale si distingue un foglietto o membrana a striscio che può paragonarsi ad una lamina branchiale in un polmone.
      Dei crostacei, alcuni, come i lerfni, non hanno apparecchio speciale per la respirazione; altri, come gli api, hanno organi di locomozione fogliacei che servono in pari tempo alla respirazione ; altri portano semplici filamenti. I cancri, i gamberi, e in genere i crostacei Óecapodi, sono forniti di branchie regolarmente conformate, situate a destra e a sinistra al disopra del cefalotorace, ed occupanti una cavità assai spaziosa che comunica al di fuori con uua larga fessura, e si estende dal primo all'ultimo pajo di zampe, terminando in avanti in una specie di grondaja aperta ai lati della bocca, la qual grondaja serve al passaggio dell'acqua per la respirazione. Le branchie dei crostacei hanno in generale la forma piramidale, e non aderiscono al corpo che per mezzo d'un peduncolo. Ognuna è divisa in due metà laterali da un setto lungo il quale stendonsi due grossi vasi, di cui l'uno riceve il sangue ossigenato, e l'altro apporta quel che viene dalla periferia delle lacune.
      I molluschi cefalopodi hanno alla faccia inferiore del corpo uua grande cavità, nel fondo della quale trovasi generalmeute un pajo di branchie lamellose e aderenti su tutta la loro lunghezza — Fra i gasteropodi, le lumache hanno sull'orlo dello Bcudo una apertura che comunica con una cavità piuttosto ampia, sulle pareti della quale vedesi la distribuzione dei vasi, e l'apparecchio polmonale. Gli altri gasteropodi sono provvisti di diversi prolungamenti liberi e fluttuanti, situati sul dorso, sui fianchi o lungo il loro disco carnoso, e che si designano sotto il nome di branchie.
      Gli acefali, come le ostriche, hanno dne paja di lamelle branchiali su tutta la lunghezza dei corpo e stendentisi spesso dalla bocca insino all'ano, onde ebbero il nome di Iamellibrancbi.
      1 tunicarii e i briozoi hanno davanti alla bocca dei vasi regolarmente cigliati, dritti e liberi a gnisa di tentacoli disposti ad imbuto, oppure anastomiz-zati fra loro, e formanti una cavità avanti la bocca.
      Nei raggiati gli organi respiratori] non si presentano che assai di rado sotto forma di branchie: comunemente riduconsi ad un sistema di vasi comunicanti coll'esterno e destinati ad introdurre l'acqua nel corpo; sono questi i vasi acquiferi, che fanno le funzioni in nn modo analogo a quello delle trachee o vasi aeriferi degli insetti. Sono esclusivamente acquatici e marini.
      Nella maggior parte dei polipi non si rinvengono nei vasi nè cuore, nè organi respiratorii apparenti; l'acqua che contiene il fluido nutriente e lo distribuisce in questi animali, contiene anche l'ossigeno necessario, cosicché le due funzioni nutrizione e respirazione si confondono in una.
      Nei protozoi scompare finalmente ogni traccia di
     


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 1)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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