Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      RESPIRAZIONEv'ha pure produzione d'acqua, facilmente si comprenderà come una parte dell'ossigeno abbia dovuto servire alla combustione dell'idrogeno.
      Sono poi innumerevoli le cagioni le quali possono far variare le proporzioni d'acido carbonico esalato dal polmone in un determinato periodo: tali sono, fra le altre, le differenze individuali relative allo sviluppo del viscere, la maggiore o minore celerità del moto respiratorio, l'età ed il sesso, la temperatura ambiente, la veglia ed il sonno, lo stato d'inanizione o di nutrizione insufficiente, la qualità degli alimenti, le qnali condizioni influiscono sul più <>d il meno di ossidamento degli elementi coipbustibili del sangue. 1° Quanto più sviluppato è il polmone, forte la costituzione ed energica la respirazione dell'individuo, altrettanto maggiore è la produzione dell'acido carbonico. 2° Allorché la respirazione è molto accelerata, la proporzione d'acido carbonico diminuisce notevolmente nell'aria espirata, come se la di lui esalazione non avesse avuto tempo a prodursi. Questa stessa condizione induce una corrispondente differenza nella quantità d'ossidazione assorbita: secondo gli esperimenti di Valentin, tale quantità, che normalmente è all'incirca di 4,87 per 100 per ogni respiraziofte, può elevarsi fino a 7 e 7,5 quando è di molto rallentato il movimento respiratorio, cosi che assorbimento d'ossigeno ed esalazione di acido carbonico son due termini aventi una costante relazione in tra loro, e crescono o diminuiscono insieme, abbenchè non ne'la stessa proporzione. 3° Riguardo al sesso ed all'età , i signori Andrai e Gavarret praticarono numerosi esperimenti, dai quali risulta che l'uomo esala una maggior quantità di acido carbonico della donna, e che una tale differenza è principalmente rimarchevole fra i trenta e quarant'anni : nell'uomo la quantità d'acido carbonico esalata va crescendo sino ai trent'anni, per poi decrescere ; nella donna, dopo aver subito un aumento sino all'epoca della pubertà, rimane allora stazionaria, per quindi aumentare nell'età critica, e decrescere in appresso, cqme nell'altro, avvicinandosi la vecchiaja. 4° La quantità d'acido carbonico ò maggiore in una bassa temperatura, tenendo pur conto che in generale durante la medesima aumenta altresì la copia degli alimenti. 5° Nel sonno, durante il quale ha luogo un notevole rallentamento nella circolazione, la quantità d'acido carbonico esalato subisce una leggera diminuzione. 6° L'inanizione e l'alimentazione insufficiente, per cui si sopprime o si rende incompleto il rinnovamento dei materiali della combustione , hanno pure per effetto di diminuire la quantità d'acido carbonico esalata dal polmone : i medesimi diffatti rappresentano gli alimenti idrocarbonati più direttamente riducibili in acido carbonico ed in acqua, che non gli azotati, la cui combustione è generalmente incompleta, ed i di cui ultimi prodotti vengono eliminati per altre vie.
      L'aria che noi respiriamo, possedendo generalmente una temperatura minore di quella del nostro corpo, ne succede che entrando la medesima nei polmoni e trovandosi in contatto* con un organo a più elevata temperatura, ne risorte sensibilmente più calda. Se uno si prova ad inspirare aria pel naso e ad espirare per la bocca, durante un corto tempo»
      attraverso di un tubo contenente nel suo interno un termometro, si riscontra che la colonna del liquido s'inalza a un dipresso costantemente fra + 35° e + 37°, per una respirazione moderata e per una temperatura esterna compresa tra 4- 10* e + 20°. Oltracciò, l'aria che esce dal polmone per l'atto espiratorio trovasi satura di vapor acqueo; basta espirare per un momento sopra nna lastra di vetro, perchè il medesimo vi si condensi sotto forma di piccole gocce. La quantità di detto vapore acqueo va soggetta a variazioni secondo la complessione e la capacità polmonare degli individui, ijon che le condizioni meteorologiche dell'atmosfera; in media si calcola che l'uomo perda nelle venti-quattr'ore per mezzo dei polmoni una quantità d'acqua equivalente a400 e 500 grammi. Quest'acqua proviene dal sangue, e non è semplicemente il prodotto della combustione dell'idrogeno dell'organismo operata dall'ossigeno, ma è dovuta in gran parte a quella cbe entra nell'economia in un colle bevande e cogli alimenti solidi.
      Aggiungeremo per ultimo che in un col vapor acqueo dell'espirazione si estrinseca dai polmoni I una leggerissima proporzione di materia organica, , la quale ha una qualche analogia con quella che ! si eleva dai terreni paludosi contenenti degli avanzi organici, e chiamata miasma. Tale materia organica comunica all'aria espirata un odore particolare, il quale riesce disaggradevole allorché i prodotti dell'espirazione vennero raccolti ed abbandonati per qualche tempo in un serbatojo chiuso; e contribuisce insieme colle sostanze organiche dei prodotti della traspirazione cutanea a viziare l'aria negli appartamenti non abbastanza ventilati, come succede per le altre alterazioni cui va soggetto il fluido respirabile. Parrebbe anzi che in alcune malattie contagiose o d'infezione possa detta materia sospesa nell'aria espirata farsi veicolo di trasmissione del male. Per mezzo del vapore acqueo dell'aria espirata viene pure eliminata una parte dei principii volatili ed odoriferi che vennero in un modo o nell'altro introdotti nel torrente sanguigno, ciò che osserviamo particolarmente succedere dell'al-coole, del principio volatile dell'aglio, dell'etere, della canfora, muschio, assa-fetida e via dicendo.
      B) Cangiamenti che avvengono nella costituzione del sangue per Tatto espiratorio. — II sangue venoso che giugne al polmone dalle differenti porti del corpo onde subirvi l'influenza vivificante della respirazione, ritorna verso il cuore allo stato di sangue arterioso, e di rosso bruno ch'egli era diventa d'un bel rosso vermiglio. Questo cambiamento di colore è l'unico fenomeno, propriamente parlando , che abbia luogo nel polmone in un modo istantaneo, o per lo meno in un brevissimo spazio di tempo ; perocché le altre modificazioni sopravve-gnenti nel sangue in conseguenza dell'assorbimento dell' ossigeno, si operano durante il tempo che questo gas trovasi in contatto col sangue stesao nelle diverse parti dell'albero circolatorio. Tali modificazioni, il cui punto di partenza sta nel fenomeno della respirazione, sono in rapporto diretto colla produzione del calor animale e colle metamorfosi della nutrizione.
      Non v'ha il menomo dubbio che il bel colore^ooQle


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 1)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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