Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      RESPIRAZIONE o fRASPmAZtoNE CWaNÉA
      a registrare alcun lavoro importante sulla traspirazione. Sul principio del secolo xvn Santorio di Capo d'Istria, professore a Padova ed a Venezia, riprese le interrotte ricerche, e fu il primo che usò per questa determinazione la bilancia. Veramente egli tendeva a determinare la quantità delle sostanze traspirate tanto per i polmoni, quanto per la cute, e sia qualunque la loro natura. 11 suo metodo, fondato sul principio che il peso del corpo dell'adulto, dopo ventiquattro ore, è lo stesso che prima, si riduceva a pesare gli alimenti che prendeva in questo spazio di tempo, ed a dedurre da questo peso quello delle escrezioni sensibili ottenute nello stesso tempo : la differenza indicava la quantità di sostanza eliminata per la via della traspirazione. Per notare il difetto capitale di questo metodo, diremo che è falso il principio su cui poggia: Valentin dimostrava che l'eguaglianza tra gli introiti e gli esiti del corpo dell'adulto non si ottiene in ventiquattr'ore, ma in un tempo molto più lungo. — Dopo Santorio, Séguin si applicò a determinare la parte dei prodotti della traspirazione che spetta ai polmoni, e quella che spetta alla pelle. Egli perciò si vestiva di un abito di taffetà in modo da lasciar libera solo l'apertura della bocca, e si pesava; indi, dopo un tempo determinato, tornava a pesarsi : la differenza rappresentava la quantità di materia eliminata per i polmoni. Poi si toglieva subito l'abito, e si pesava di nuovo, ed aggiungeva al valore ottenuto il peso dell'abito: la differenza tra il secondo ed il terzo peso indicava la quantità dei prodotti di traspirazione cutanea. Séguin teneva conto dello stato del barometro, del termometro, dell'igrometro e di tutte le condizioni speciali all'individuo su cui sperimentava. Ma le sue osservazioni non possono dirsi esatte; giacché, chiusa in uno spazio ermeticamente, quell'aria, che era fra l'abito e la sua cute, si saturava subito di vapore, ed arrestava l'esalazione. Inoltre qui non è determinata la natura delle sostanze esalate dalla pelle. — Èarral ritenne lo stesso principio del metodo di Santorio, ma ne modificò l'applicazione. Egli teneva conto dell'acqua che beveva l'individuo su cui sperimentava, dell'acqua contenuta nei suoi alimenti, e, fatta l'analisi elementare delle parti organiche di essi, calcolava l'acqua che si poteva formare per la combinazione del loro idrogeno con l'òssigeno di essi e con l'ossigeno atmosferico inspirato nel tempo dell'esperienza; sommando tutto e togliendo dal risultato la quantità d'acqua che trovava nelle escrezioni 8eosibili e la quantità di quella che potea formarsi per la combustione dell'idrogeno rimasto nelle loro parti organiche, il resto, secondo lui, indicava la quantità di acqua esalata dalla pelle e dai polmoni. Si vede che anche il metodo di Barrai, fallace nel suo principio fondamentale e facilmente fallace anche nell'applicazione pratica, non può servire affatto al caso nostro. Sicché la scienza manca ancora d'un metodo esatto, col quale si possano studiare le vicende della traspirazione cutanea.
      Ispirato da questo bisogno della scienza, Vittorio "Weyrich, professore di medicina a Dorpat in Germania, compiva nel 1859 esatte ricerche su questosoggetto. L'illustre scienziato le compì su se stesso per un anno intero, dal luglio 1850 al luglio 1850; e il suo giornale di osservazioni, se da un lato mostra la fermezza d'animo e un sacrifizio di sè non comuni, dall'altro mostra nell'autore una grande s wedutezza nel saper calcolare l'azione delle con-dizioni esterne sulla traspirazione e il suo rapporto cop le altre funzioni dell'organismo. E questa è la parte più importante della scienza; perchè la fisiologia è la teoria degli organismi (Mtlller, Manuel dn physiologie) e l'organismo è una relazione di fini, secondo la bella definizione del De Meis. Daremo qui un cenno brevissimo delle ricerche del Weyrich (Die Wasserverdunstung der menschlichen Haut)y e poi esporremo le principali conseguenze che si possono trarre da tutti gli studii compiuti sulla traspirazione cutanea.
      Si sa dalla fisica che l'igrometro condensatore di Danieli e quello più perfetto di Regnault si fondano su di una esperienza di Lery di Mompellieri, il quale, volendo misurare lo stato igrometrico dell'aria, si serviva d'un cilindro metallico, in cui egli poneva acqua ed una mescolanza frigorifera fiuchò il vapor d'acqua contenuto nell'atmosfera circostante si deponesse, per l'abbassamento di temperatura, sulle pareti liscie e splendenti di esso. In questo momento, ch'era il punto di saturazione della temperatura interna del cilindro, il vapore acquoso aveva il massico di forza elastica per quella temperatura. Ora questa quantità di forza elastica è la stessa che possedeva prima dell'esperienza. Infatti, rimanendo costante la pressione, la tensione dei gas è in ragione diretta della temperatura e, per la stessa quantità di gas, in ragioue inversa del volume, ed il volume poi è in ragione inversa della temperatura ; quindi nell'esperienza di Leroy la forza elastica del vapore acquoso rimane la stessa, perchè tanto aumenta per la diminuzione del volume, quanto diminuisce per l'abbassamento di temperatura. Conosciuta così la forza elastica del vapore acquoso in quella temperatura mediante le tavole di Regnault, se ne deduce lo stato igrometrico assoluto dell'aria ambiente prima dell'esperienza con la formola dello stesso autore, e lo stato igrometrico relativo, dividendo l'umidità assoluta già trovata per la quantità di vapore acquoso che la temperatura dell'aria ambiente dovrebbe ottenere al punto di saturazione.
      Su questo stesso principio è fondato il metodo di Weyrich ; e come egli non potè servirsi dell'igrometro di Daniel], nè di quello di Regnault, dovette costruirne un altro più adatto all'indole delle sue ricerche. Si compone d'una sezione d'un bicchiere conico, che presenta all'apertura superiore un diametro di 46min, di 58™™ all'inferiore, un'altezza di 511001 nelle pareti, e un asse di 48mm. Il suo margine inferiore è piano così da combaciare perfettamente con un piano a cui si sovrapponga. L'orlo superiore è vestito d'una fascia metallica, alla cui superficie è adattato un coperchio che chiude ermeticamente , e che ò traversato in due aperture d'ineguale diametro da un termometro e da un cilindro, al quale inferiormente è legata una capsula, in forma di ditale, di argento o di rame indorati alla galvanoplastica. Dentro di questo cilindro sit^ooQle


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 1)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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