Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      RESPIRAZlONÉ o TRASPIRAZIONE CUTANEA
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      émm Mfc«ita*tanaemetro ed il canale d'un imbuto, la cui apertura spstg* inori. Tanto il primo termometro quanto questo cilindro possono a piacere muoversi nell'apertura della parete superiore del bicchiere.
      La regione che l'autore ha prescelto per le sue osservazioni è la sottoclavicolare, limitata in alto dalla clavicola, in dentro dal margine dello sterno, in fuori dal margine del muscolo gran pettorale, ed in basso dalla mammella e della quarta costola. Essa ha un'estensione di 25,4 centim. quad., ed è stata preferita dall'autore, siccome quella che ha una superficie piana che si presta meglio alle osservazioni , e che presenta in un grado medio le condizioni anatomiche e fisiologiche della cute di tutte le altre parti del corpo. Su questa regione si adattava dunque la superficie inferiore dell'apparecchio, e si osservavano il barometro, il termometro, l'igrometro, la direzione e la forza dei venti, la temperatura dell'ambiente, quella del cavo dell'ascella dell'individuo su cui si esperimentava, la frequenza del suo polso e tutte quelle condizioni meteorologiche ed individuali che potessero influire sull'esperienza. — Per alterare il meno possibile le condizioni normali, l'osservazione durava soli tre minuti ; negli ultimi quindici secondi si versava per l'imbutino che è dentro della capsula di argento un centimetro cubico di etere. L'aria cbe gorgoglerà in questo lo farà volatilizzare; ne succederà un raffreddamento, che farà condensare sulle pareti della capsula il vapore che è stato esalato dalla cute in quel tempo. Il termometro indicherà la temperatura del punto di rugiada. Cosi si verrà poi a determinare nel modo cbe si è detto sopra la quantità di vapore esalato da quella regione della cute nel corso di tre minuti. Le osservazioni il Weyrich le faceva nella sua camera da studio.
      Venendo adesso ai risultati di tutte le osservazioni fatte su questo soggetto, si presenta il quesito: la quantità di vapore acquoso esalato dalla cute è sempre costante? e, se varia, quali sono le cause di queste variazioni? — La quantità di questo vapore non è costante. La sua media è di un chilogramma in ventiqnattr'ore. — Quanto alle cause di queste variazioni, esse possono distinguersi in interne ed esterne : le seconde sono le condizioni fisiche dell'evaporazione in generale, cioè la temperatura , il grado di umidità, l'agitazione e la pressione dell'aria; le prime poi sono speciali all'esalazione cutanea animale, e sono le influenze del sistema nervoso, dell'azione musculare , dello stato di veglia e di sonno, della qualità e quantità degli alimenti e del calore animsJe. L'azione delle prime Edwards l'ha osservata sui vertebrati e specialmente sui batraci, Krause sui cadaveri umani, e Santorio, Séguin, Barrai, Dalton ed altri l'hanno osservata su se stessi. Essi han visto che la traspirazione cutanea è in ragione diretta della temperatura e dell'agitazione dell'aria e del grado di serenità del cielo, e che ò in ragione inversa del grado di umidità e di pressione dell'atmosfera ambiente. Weyrich ha visto che dentro di una camera l'azione di questi agenti è più ristretta, e che la traspirazione cutanea dell'individuo ch'era là dentro non risentiva l'azione della pressione atmosferica,
      risentiva debolmente quella del grado di umidità dell'aria esterna, ma era poi del tutto soggetta all'influenza dell'agitazione e della temperatura dell'aria esterna e dello stato del cielo. Non pare potersi dedurre dalle osservazioni del Weyrich che il vento operi diversamente, secondo che varia la sua direzione: quanto poi allo stato del cielo, egli ha visto che dei due estremi, la completa serenità accelera, e il completo turbamento ritarda il processo dell'evaporazione cutanea, e che l'aumento prodotto dalla prima supera la diminuzione cagionata dal secondo del 15 per 100 del valore medio. Quanto poi all'azione della temperatura estema, essa è risentita solamente nei gradi estremi, proporzionalmente alle differenze tra la temperatura interna della camera e l'esterna. Esiste perciò una zona indifferente, che corrisponde alla media della temperatura esterna, fra 16 e 20 gradi, in cui la quantità di vapore acquoso traspirato dalla cute ondeggia intorno alla sua media, senza una speciale direzione : al di qua o al di là di quella zona cresce o diminuisce proporzionatamente alla temperatura; ma gli aumenti sono sempre maggiori delle diminuzioni. Passando a discorrere delle cause interne, notiamo le principali conseguenze che si traggono da lunghe e penose osservazioni.
      1° La quantità dei cibi non modifica affatto la traspirazione, secondo Séguin, la qualità sì. Dopo il pranzo, secondo Santorio, si avrebbe una diminuzione sensibile della traspirazione, che dopo quattro ore arriverebbe al suo acma. Secondo Valentin, questo punto massimo succederebbe subito dopo il pranzo. Una lunga astinenza dai cibi e dalle bevande la diminuisce.
      2° La traspirazione cresce o diminuisce secondo
      10 stato di eccitazione o di depressione del sistema nervoso. I liquori alcoolici, il caffè, il the, l'applicazione sulla -pelle di tutte quelle sostanze che producono una forte impressione, le emozioni morali che più esaltano, come la gioja, l'estasi, eccitando il sistema nervoso, aumentano la traspirazione. Al contrario, l'applicazione sulla pelle di un freddo intenso o di qualunque altra cosa ohe ottunda
      11 senso, e gli affetti deprimenti, la diminuiscono. Valentin lascia in dubbio se i lavori mentali, prolungati molto, influiscono sulla traspirazione.
      3° Gli sforzi muscolari deboli, come le passeggiate a passo lento, mentre accrescono l'evaporazione polmonare, non alterano la cutanea ;'inversamente operano le azioni muscolari che producono forte riscaldamento. L'evaporazione cutanea è aumentata a scapito della polmonare anche per l'azione di una sola famiglia di muscoli, come di quelli della respirazione per lunghi discorsi.
      4° Durante il sonno, essendoci la massima quiete, la traspirazione diminuisce: tutti sono d'accordo su questo punto.
      5° La media della temperatura animale e della traspirazione coincidono: esse crescono e diminuiscono nello stesso senso ; ma, mentre con l'abbassamento d'un grado del calore animale la traspirazione diminuisce di poco, è sensibilissimo il suo aumento se la termogenesi animale si eleva di un grado ; cosicché se la termogenesi animale aumenta di due gradi e mezzo, la traspirazione si presenterà
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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 1)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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