Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      RESPONSABILITÀ. - RESTIONE ANZIO
      < Ora si può domandare se l'emissione continua dell'acido carbonico dipende dalla penetrazione di una certa quantità di azoto, che introducendosi nel frutto per endosmosi, scaccerebbe l'acido carbonico, o se questo invece nasce nel frutto per virtù di azioni chimiche da determinare, e si svolga a mano a mano che si produce. Per risolvere questa questione ho eseguito le due esperienze seguenti.
      « Ho introdotto sotto una campana contenente un determinato volume di azoto un arancio del peso di 138 grammi, e l'ho lasciato in quest'atmosfera otto giorni, mentre la temperatura della camera in cui effettuavasi lo sperimento ha variato da 4- 10 a + 18 gradi. Terminato il medesimo, mi sono assicurato che il volume d'azoto, libero di tutti i prodotti estranei, non avea subito la menoma variazione.
      « Da altra parte, ho tolto dodici aranci della medesima provenienza, il cui peso individuale variava di piccolissima cosa, e li ho divisi in due porzioni ognuna di sei, presso a poco dello stesso peso; ho sottoposta la prima porzione immediatamente all'azione dello strettojo, ed ho trattato il sugo come d'ordinario per iscacciare i gas in dissoluzione. L'esperienza mi ha dato i risultati seguenti :
      Volume del pallone. . . 19200 Volume del gas sprigionato42,5 Volume del gas analizzato 14,4 Dopo l'uso della potassa . 1,3T=15° * 53 Dopo l'acido pirogallico . 1,3H= 0m ,753
      « Ho lasciati gli altri sei aranci per dodici giorni, due a due sotto campane che contenevano da 700 a 750 centim. cubici di gas azoto puro. Scorso il detto tempo, gli aranci hanno fornito, mercè la pressione, un sugo che per l'ebollizione ha lasciato sprigionare i gassi che teneva in dissoluzione. Questa seconda esperienza mi ha dato i seguenti risultati :
      Volume del pallone . 192 Volume del gas sprigionato 60,5 Volnme del gas analizzato 16,8 14",6
      Dopo potassa.....0,7 0,6T=16
      Dopo acido pirogallico . 0,7 0,60=0" ,752
      « L'analisi del gas in cui stettero gli aranci, il cui volume era considerabilmente aumentato, mette in evidenza l'esistenza di circa 36 per 100 di acido carbonico. La porzione del gas contenuta nel sugo è inoltre, siccome abbiamo veduto, molto maggiore di quella data dai primi sei aranci. Evvi qui dunque manifesta produzione d'acido carbonico nell'assenza dell'ossigeno, ciò che esclude ogni idea di combustione dei principii del frutto per mezzo degli elementi gasosi che lo investono da ogni parte ».
      Le riferite esperienze dimostrano pertanto nel modo più evidente che le frutta mature, prima di toccare il periodo di decomposizione, subiscono trasformazioni intestine che tendono a modificare le atmosfere in cui esistono.
      «Rimaneva ad investigare se frutta a parenchima più compatto, siccome i pomi, o muniti di una corteccia grossa e densa, siccome i cedri, fossero per dare risultati simili ai finora riferiti. Ed avendo eseguito le esperienze nelle medesime condizionidelle precedenti, ho veduto l'acido carbonico riprodursi gradatamente, ma in proporzioni minori, risultato del resto facile a prevedersi, conosciutala maniera con che tali frutta si comportano all'aria, essendo assai minore per dette frutta che per gli aranci la quantità d'acido carbonico prodotto in mezzo ad essa, a tempo e temperatura eguali.
      « Quindi è che nei mezzi interamente sprovvisti di ossigeno avvi continua formazione di acido carbonico molto prima che il parenchima accenni alla menoma disgregazione: adunque, in tali condizioni, nel seme del frutto si compie un atto perfettamente regolare, di cui ho verificato la sostanza con più e più esperienze.
      « 11 signor Chatin spiega la produzione dell'acido carbonico colla distruzione delle materie tannoidi contenute nelle frutta, fenomeno che accade massimamente nel periodo d'invizzimento e di putrefazione. Questo modo di considerare la formazione del detto gas è certamente assai plausibile allorché si opera al contatto dell'ossigeno o dell'aria atmosferica; ma, come ammettere che il frutto nello 8tato normale possa originare l'acido carbonico per l'alterazione dei principii tannoidi in presenza dell'azoto o dell'idrogeno? L'ipotesi del signor Chatin non mi sembra punto dimostrata fino ad ora, ed io persisto nel credere che bisogna riferire la detta produzione di acido carbonico ad un fenomeno di fermentazione operatosi in seno del parenchima ».
      Vedi Comptes rendus (t. lviu, 1° sem. del 1864).
      RESPONSABILITÀ. V. Risponsabilità, Libertà, Volontà. Ministri.
      RESP0NS0RI0 (liturg.). — Parole, ordinariamente tratte dalla sacra Scrittura, che si dicono e si cantano nell'Officio della Chiesa do]k> le Lezioni e dopo i Capitoli, e che si ripetono o intere o in parte.
      RESSIA [hot.). — Genere di piante, della famiglia delle melastomacee, dell'America settentrionale.
      RESTA (Arista) (bot.). — Prolungamento secco, scabro e lineare, a foggia di setola o di pelo indurito, che si riscontra alla base, sul dorso o all'estremità delle glume di alcune graminacee, d'onde la resta prende il nome di basilare, dorsale o terminale.
      RESTAURAZIONE (B. A.). V. Ristauro.
      RESTIACEE {hot.). — Famiglia di piante monocotiledoni, perispermacee, affini alle giuncacee.
      RESTIF0RME (ianat.). — Si dà questo epiteto alla parte superiore dei cordoni posteriori del midollo, che formano i peduncoli inferiori del cervelletto.
      RESTIONE Anzio [biogr.). - Autore di una legge suntuaria, la quale, oltre limitare le spese dei trattenimenti, portava che nessun magistrato potesse pranzare all'estero che nelle case di certe persone. Questa legge però fu poco osservata, e dicesi che Anzio non pranzò mai fuori per non vederla violata. Non sappiamo in qual anno fosse votata; ma fu posteriore alla legge suntuaria del console Emilio Lepido nel 78 av. Cr., ed anteriore a quella di Cesare.
      Un altro Restione Anzio, figlio probabilmente del precedente, fu proscritto dai triumviri nel 43 avanti Cristo, ma fu preservato per la fedeltà di uno schiavo, mediante il quale fuggi a Sesto Pompeo in Sicilia (Val. Mass., vi, 8, § 7; App., B.       t^ooQle


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 1)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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