Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
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RETTOURETRALE TRIANGOLO - RETZ (EG1DTO DI LAVAL, SIGNORE DI)
Quest'opera, in cai l'autore propone dare una posizione sociale alle meretrici, fu molto ammirata da Giuseppe II, cbe ne adottò i regolamenti, e fece un regalo a Retif; Le mimographe, ou théàtre ré formé (ivi 1770); Le gynographe, ou la femme ré-formée (ivi 1777); Landrographe, ou^Vhomme ré-formé (ivi 1782) ; Le thesmographe, ou les lois réformées (ivi 1789). De' suoi romanzi, il migliore è La vie de mon pére, e il più celebre è Le paysan perverti, che ebbe più di 60 edizioni e che è scritto con molta licenza. Meritano anche menzione Les contemporaines (42 voi.) ; Les nuits de Paris (14 voi.) e Les provineiales (12 voi.).
Vedi Monselet, Retif de la Bretonne (Parigi 1853).
RETINA (anat.). V. Occhio.
RETINAFTA o RKTINILENO (chim.). - Il nome di reunafta fu dato da Pelletier e Walter ad uu idrogeno carbonato cbe si produce nella distillazione secca della colofonia. Deville lo estrasse dalla distillazione secca della resina del tolù, ed altri chimici in altre maniere. Ma dacché ne fecero lo studio scientifico, avendo conosciuto cbe appartiene ai composti del tolù, o toluidici, perciò lo denominarono toluolo, idrato di toluenilo, benzoene, toluene (V. Toluene).
RETINASFALTO (miner.). — Si dà il nome di re-tinasfalto e di retinite a certe resine fossili che esistono nei depositi di lignite, od accompagnano il carbon fossile, e contengono proporzioni variabili di due resine, una delle quali è solubile nell'alcoole, soprattutto nell'alcoole anidro e nell'etere mistodi alcoole, mentre l'altra ò insolubile in questi veicoli. Le retiniti si presentano in forma di piccoli pezzi rotondi, allungati, circondati di una corteccia ruvida di color grigio sporco, di frattura resinoide, meno lucente di quella della resina ordinaria; sono qualche volta translucide e per lo più tinte di color grigio giallastro, bruno o rossastro; il loro peso specifico varia da 1,05 a 1,07. Le retiniti sono meno fusibili che la resina ordinaria, s'infiammano facilmente, ardono con fiamma fuliginosa, spandendo un odore non disaggradevole, e lasciano dopo l'intiera combustione un tenue residuo di cenere.
La retinite o retinasfalto di Ralla è in reni di un bruno giallastro ocraceo, sparsi in uno strato di lignite bruna delle vicinanze di flalla, e comprende 91 di resina solubile nell'alcoole e 9 di resina insolubile in questo veicolo. La resina solubile nell'alcoole si mostra, dopo l'evaporazione di questo solvente, tinta di giallo brunastro ; è insolubile nel-l'acqua come pure negli olii di trementina e di petrolio; pochissimo solubile nell'etere puro; ma si discioglie facilmente nell'etere non rettificato e nell'alcoole anidro. La resina insolubile nell'alcoole è ugualmente insolubile nell'acqua, e pochissimo solubile, col mezzo della bollitura, nell'etere puro, ohe la depone1 durante il raffreddamento; ma si discioglie, quantunque lentamente, negli olii bollenti ; sottoposta all'azione del calore, entra difficilmente in fusione, si decompone, e prende una tinta nera, spandendo un odore piacevole.
Il retinasfalto di Bovey è in reni di an giallo-brunastro pallido, fragilissimi, a frattura imperfettamente concoidea, sparsi in uno strato di lignite a Bovey nel Devonshire (Inghilterra), ed aventiun peso specifico di 1,35 ; questa sostanza si compone di 55 parti di una resina solubile nell'alcoole, 41 di materia bituminosa insolubile nell'alcoole, e 3 di materie terrose. 11 retinasfalto delle ligniti di Bovey contiene un acido particolare, l'acido retinico, cbe si ottiene trattando questa resiua fossile coll'alcoole, feltrando ed evaporando il liquore. L'acido retinico ha un colore bruno-chiaro; è solubilissimo nell'etere; si fonde a 137° centigradi, si decompone ad una temperatura p ù elevata, e si combina cogli ossidi di piombo e d'argento; la sua composizione , secondo Jobnston, sarebbe rappresentata dalla formola C«H"Os.
RETINILE (chim.). — Idrogeno carbonato che consta di C18!!1*, è isomero del eumene, e senza -he gli sia pienamente uguale, nondimeno lo assomiglia nella maggior parte delle qualità.
RETINITE (miner.). — Chiamasi retinite, feld-pnto, resinite, pechstein fusibile una roccia feld-^l>atica a frattura concoidea e vetrosa, a lucentezza grassa, analoga a quella della resina o del vetro ; questa roccia è più leggiera, meno dura e meno tenace che il feldspato ortoso; il suo peso speci-, fico varia da 2,31 a 2,36; il suo colore è un verde ' più o meno carico, e qualche volta un bruno rossastro Od un grigio di cenere. La retinite del Cantal (Francia), analizzata da Bertjiier, ha dato 6.40 di silice, 15,64 di allumina, 5,40 di potassa, 4,30 di ossido di ferro, con un poco di calce e di magnesia, " 7,10 di acqua. Del resto le proporzioni degli ele-I incuti che entrano nella composizione della retinite sooo assai variabili. Ma in generale la retinite ò più silicata che il feldspato ordinario, e la quantità ; dell'alcali vi è meno considerevole e di natura va-j riabile, poiché alcuni campioni presentano la soda o la litina in luogo della potassa. La retinite o feldspato resinite presenta gli stessi caratteri esterni •he la resinite o quarzo resinite, di maniera che juesti due minerali vennero altre volte coufusi sotto I nome di pechstein o pietra di pece; Werner è stato il primo cbe gli abbia distinti colle espressioni di pechstein fusibile e di pechstein infusibile; di fatto la retinite si fonde in uno smalto bianco o bianco grigiognolo, mentre la resinite è infusibile al cannello (V. Resinite). — 11 nome di retinite é anche usato a designare una resina fossile che con altro nome dicesi Retinasfalto (V.).
RETINITE (patol.). — Infiammazione della retina (V. Occhio».
RETIN0IDI (fartnac.). — Eccipiente formato col-l'uuioije di resine diverse.
RETINOLATI ( farmac.). — Medicamenti composti con resme ed altre sostanze.
RETINOLO (chim.). — Dalla distillazione della colofonia oltre il retinafta o toluene, il retinilo isomero i del cuminolo, si ricava un terzo idrogeno carbonato, cui diedesi il nome di retinolo.
Sottoponendo alla distillazione il prodotto volatile ed oleoso della colofonia, dacché passarono primi il retinafta ed il retinilo, viene dopo il retinolo, cioè a 280° c. Nelle fabbriche gli si dà il j nome volgare di olio fisso.
, Seguitando a scaldare la resina, la temperatura , della distillazione si va sollevando fino a 350°, tempo ! in cui passa una materia nerognola od azzurra-
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