Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

Pagina (208/415)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      to&Aif - bfitROGRAbó fctfRETRAIT (mmpt*.). — Voce francese usata in mi-ueralogia per significare il ristringimento delle molecole dei corpi, con diminuzione conseguente di volume; d'onde risultano fenditure, quali si vedono in estate nelle terre argillose.
      RETROATTIVITÀ (giurispr.). — Nel senso legale, chiamasi retroattiva quella legge, che nello stabilire un nuovo principio vorrebbe farne l'applicazione al passato e sottoporre alla medesima fatti ed atti consumati sotto un principio opposto. In massima le leggi dispongono soltanto pel tempo avvenire, nè possonomai aver effetto retroattivo. Questo principio è ormai ammesso in tutte le moderne legislazioni ; imperciocché l'ufficio delle leggi essendo quello di dar norma all'avvenire, il passato non può più da esse dipendere.
      La libertà civile consistendo nel diritto di fare quanto non è dalla legge vietato, ne consegue esser lecito quanto non è formalmente inibito. Ed invero che cosa sarebbe mai la libertà civile, se il cittadino avesse ad ogni tratto da temere di andar sottoposto per le sue azioni ad una pena a lui ignota, o di essere turbato nei diritti da lui legittimamente acquistati, e ciò in forza di una legge posteriore? Egli è pertanto manifesto che, ove la retroattività delle leggi venisse ammessa, non solo la sicurezza non esisterebbe più, ma l'ombra sua stessa sarebbe affatto scomparsa.
      Si è da taluni criticato il principio di non retroattività. Perchè mai, dicono essi, lasciar impuniti abusi che esistevano prima della legge che si promulga per reprimerli ? Perchè non bisogna che il rimedio sia peggiore del male. Ogni legge avendo origine da un abuso, ne conseguiterebbe perciò cbe dovrebbero tutte essere retroattive. Non bisogna esigere dagli uomini che essi si ano prima della legge ciò che non debbono divenire che per essa.
      Si è pur da certuni censurata, in un Codice di leggi, la esposizione dei principii di non retroattività. Il Codice, dicono essi, è la regola dei giudici, non già quella dei legislatori, i quali possono, quando che sia, mutar le leggi da loro fatte, e sostituire ad un cattivo principio una nuova legge retroattiva, di cui non potrebbero i tribunali esimersi di prescrivere l'adempimento, ed alla quale non potrebbero i cittadini esentarsi di obbedire. La risposta a tale obbiezione sta nel principio stesso, il quale è di diritto naturale. I legislatori trovano nell'articolo di legge un precetto ed un salutare avvertimento; i giudici un'obbligazione ed i cittadini uua guarentigiaTali sono i principali motivi della proclamazione del principio di non retroattività nei moderni Codici d'Europa. Risulta quindi manifestamente da questi motivi che il principio è pei legislatori stessi obbligatorio. Imperciocché ove avvenisse mai che un potere qualunque promulgasse una legge retroattiva, la quale direttamente od indirettamente disponesse pel passato, ai cittadini incomberebbe stretto dovere di non eseguirla, ed ai giudici di non farne l'applicazione.
      Del rimanente non si fanno mai leggi retroattive se uon nei tempi di politiche turbolenze, durante le quali, le parti contendenti si combattono tra di loro non pur colle armi, ma altresì a furia di leggi.
      Sono quelle delle funeste eccezioni che durano poco, perchè ledono quell'assioma del senso comune: nessuno può essere condannato se non in virtù di una legge di cui possa aver contezza.
      Chiamasi, nei contratti, effetto retroattivo, quelli qualità che si dà agli atti ed alle cose le quali producono il loro effetto sul passato. La ratifica, ch'è un consenso avvenuto dopo la stipulazione di un atto, ha un effetto retroattivo, e produce lo stesso effetto come se il consenso della persona che ha ratificato l'atto fosse intervenuto nel tempo medesimo della sua stipulazione (V. Ratificazione).
      RETROCESSIONE (patol). — Nome dato alla scomparsa rapida di un esantema, di un tumore o di altro esterno malore cagionato da metastasi dell'umore morboso alle parti interne (V. Metastasi).
      RETROCESSIONE DEGLI EQUINOZI (astr.). (V. Precessione».
      RETROGRADI e PROGRESSISTI potit.). — Un'antitesi sociale inevitabile è quella che divide politicamente gli uomini in progressisti e retrogradi.
      Se altri dovesse considerare spassionatamente lo svolgimento naturale dei fatti, non sarebbe difficile determinare con precisione il vero significato di codesti vocaboli. Infatti, di mano in mano che l'educazione degli individui si va perfezionando, non v'ha dubbio che la cerchia sociale s'allarga, e nuove strade si aprono al conseguimento dei fini dell'umanità. Coloro che volonterosi si associano ull'ampliamento di siffatta sfera, che tentano di dilungarne sempre più i confini, di scoprire più facili sentieri per raggiungere lo scopo del finale perfezionamento, che anche a costo di sacrifizi individuali, si studiano d'illuminare, di migliorare la società, hanno meritamente il nome di progressisti.— Retrogradi per lo contrario sono quelli altri che o per pochezza di mente o per mancanza di fede, o per preconcette opinioni, o per meBchint interessi disconoscono il movimento sociale, e nemici di ogni più legittima innovazione nei pubblici ordinamenti, si attengono ostinati al passato che non può più tornare, ed osteggiano le più sante aspirazioni a migliori condizioni civili, economiche e politiche.
      Tale è il senso schietto delle due denominazioni ; ma non è pur troppo quello che comunemente venga loro assegnato. Le parole progressista e retrogrado, in tempi sovrattutto di politici commovimenti, diventarono arma di parte, e suonarono lode per gli uni e infamia per gli altri, spesso con manifesta ingiustizia. Il nome di progressisti fu dato non di rado a sognatori politici, a speculatori ribaldi, come quel di retrogrado a gente assennata ed amica del bene della patria Non ogni movimento è progresso, come non ogni resistenza è deviazione dalfine. Ad ogni modo, se il progressista sbrigliato mette a rischio la pubblica felicità e moralità col-rincomposta furia de'suoi tentativi, il vero retrogrado, il nemico sistematico del progresso non è meno nocivo alla civiltà e al bene della nazione.
      RETROGRADO {astr.). — Gli oggetti celesti diconsi aver movimento diretto quando camminano nel senso della Terra nell'eclittica, vale a dire d'occidente verso oriente, e retrogrado d'oriente verso occidente. In astronomia parlasi specialmente dellet^ooQle


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 1)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

Pagina (208/415)






Aif Codice Codice Codici Europa Bchint Terra Qle Coloro