Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
RETTIFICAZTONE DEI CONFINI
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la differenza A—X e nell'angolo DEG si costruisce il triangolo DEF di superficie eguale a tale ditte renza. Se A
4° Se vuoisi che ii nuovo confine risulti parallelo ad una direzione data, si incomincia dal traccial o l'allineamento DE (fig. 5667) in tale direzione osi trova la superficie DABCE, che indicheremo con S. Fatto questo, il problema si riduce evidentemente a chiudere nella poligonale HDEI una superficie equivalente ad S con una retta FG parallela a DE e seguendo uno dei procedimenti indicati nella risoluzione del 2° problema preliminare.
5° Per completare la soluzione del problema con viene ancora avvertire che talvolta, applicando le soluzioni già esposte, avviene di trovare: o uua retta DF (fig. 5668) talmente disposta da risultare la figura DEF non un triangolo, ma sibbene uu quadrilatero, o un pentagono, o anche un poligono di un maggior numero di lati ; o una retta FG parallela a DE (fig. 5669), ma tale da avere la fi gura DEGF più di quattro lati. Quando si prewnt&no tali casi si deve incominciare l'operazione considerando come non fatte le costruzioni che servirono a determinare la figura trovata e che non risultò un triangolo nella fig. 5668 e che non riuscì un trapezio nella fig. 5669. Se il nuovo confine deve partire da D (fig. 5668), si conduce la linea DE' che va al vertice più vicino alla linea erronea BF e si incomincia l'operazione operando su DE' in modo affatto analogo a quello adoperato nell'ope- j
rare su DE; se il nuovo confine deve essere parallelo ad una direzione data (fig. 5669), pel vertice E' che è il più vicino alla linea erronea FG si conduce una retta D'E' parallela a DE e si opera su quella con un procedimento non diverso da quello seguito nell'operare su questa.
III. Ad un confine tortuoso o poligonale sostituire un altro confine senza alterare i valori delle due pezze adjacenti (fig. 5670).
Posto che le due pezze fra cui cade il confine da trasformarsi non presentino un egual valore per ogni unità superficiale, a mala pena e talvolta riesce impossibile di condurre il nuovo confine inuna sola direzione rettilinea, e conviene generalmente limitarsi a sostituire al confine tortuoso o poligonale una linea spezzata di due iati, che con un po'di attenzione si può sempre ottenere in modo che i suoi due lati facciano un angolo molto ottuso. — Posto che sia X la superficie misurata dell'appezzamento in cui trovasi marcata tale lettera, p il prezzo o valore della sua unità superficiale e q quello di ogni unità superficiale dell'appezzamento T, scelgasi uu punto B sul confine a trasformarsi in quella località che credesi la più opportuna e si tiri una direzione rettilinea BD. Fatto questo, si misuri la superficie ABD=A, e si trovino i prezzi delle superficie X ed A, che sono rispettivamente rappresentati da pX e pk. Nella differenza pX— pk si avrà il valore di quella parte dell'appezzamento Y che bisogna dare al proprietario dell'appezzamento X, e dividendo tal differenza per q si ottiene il quantitativo di tale superficie e che indicheremo con B. Conducendo una retta BE cbe separi la parte BAGE di poco diversa da B e misurando una tal parte che chiameremo C e che supporremo maggiore di B, si avrà nella differenza C—B quel tanto che devesi chiudere nell'angolo ÉEG onde avere la soluzione completa del problema.
Osservazione. — La quistione tecnica, che noi veniamo dall'esaminare quale si presenta in pratica, può essere risoluta o direttamente sul terreno o anche su un piano esatto delle due pezze adjacenti al confine da trasformarsi, dal quale si desumeranno poi gli elementi necessarii a riportare sul terreno la linea progettata.
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S. Fatto Conducendo
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