Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
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RETTOURETRALE TRIANGOLO - RETZ (EG1DTO DI LAVAL, SIGNORE DI)
Bautzen, Gorlitz e uè)combattimento di Dennevitz, dove ebbe il vanto di salvare l'esercito con la destrezza delle sue mosse. La battaglia di Lipsia, dove fu abbandonato dalle truppe sassoni cui guidava, fu il termine del suo militare arringo. Ritornato a Parigi dopo quella disfatta, mori in età di soli quarantaquattro anni.
Si banno di lui: De VEgypte après la bataille cCHeliopolìs, et considérations générales sur Vor-ganisation physique et politique de ce pays (Parigi 1814, in-8°), la quale opera fu tradotta in inglese e ristampata nel 1828 sotto il titolo di Mémoires de Reynier. preceduta da una notizia per Bulos, nella seconda serie dei Mémoires sur la révolu-tion frangaise; Conjectures sur les anciens habitans de VEgypte (1814, in-*0); Sur les sphynx qui ac-compagnent les pyramides (!805, in-8°).
Vedi: Jay, Jouy e de Norvins, Biogr. nouv. des contemp. — Liévyus e Verdot, Fastes de la Légion cVhonneur — Tbiers, Hist. de la Bévolution e Hist. du Consulat et de VEmpire — Mémoires du roi Joseph — La France protestante.
REYNOLDS o RAINOLDS Giovanni (biogr.). — Teologo inglese , nato nel 1549 a Piuho presso Exe-ter, morto il 21 maggio 1607 ad Oxford, studiò nella celebre Università di quella città, uon ne volle più uscire, vi si addottorò in teologia e nelle lettere, e vi si consacrò all'insegnamento delle lingue antiche. Ei ricusò persino un vescovado offertogli -dalla regina Elisabetta. Era nomo di sapere profondo e di memoria prodigiosa, cotalchè fu soprannominato biblioteca vivente o terza Università. Inclinava al puritanismo; ma era cosi moderato, che rimase sempre nel grembo della Chiesa anglicana. Prese parte alla versione del Vecchio Testamento fatta per ordine di Giacomo I. I suoi scritti principali sono: De Scriptura et Ecclesia (Oxford 1580); De romance Ecclesia idolatria (ivi 1596); De capite et fide Ecclesia (ivi 1598); Censura libro-rum apocryphorum V. T. adversus pontificios (Oppenheim Ioli).
Vedi Wood, Athen. Oxon.
REYNOLDS (sir; Giosia (biogr.). — Celebre pittore inglese, nato il 16 luglio 1723 a Plympton nella contea di Devon, morto a Londra il 23 febbrajo 1792, manifestò fin da fanciullo una grande inclinazione per le belle arti , e dopo aver studiato sotto Hudson a Londra, trasferissi nel 1749 in Italia, ove le opere di Raffaello e de' maestri veneziani eccitarono il suo entusiasmo, quantunque uon pare si accingesse a studiarle. Al suo ritorno a Londra, nel 1752, mostrò in un ritratto del suo protettore, l'ammiraglio Keppel, qual profitto avesse tratto da questo viaggio. Il gusto del pubblico per le produzioni del suo pennello crebbe in proporzione della sua perizia nel dipingere ; ma non fu ( he dopo il suo ritorno da un viaggio nei Paesi Bassi che diede prova di quelle rare qualità che lo posero fra gli artisti eminenti. Se Reynolds occupa il primo posto fra gli artisti inglesi, ne va debitore al suo insegnamento piuttostochè alla superiorità ed originalità delle sue opere. Dopo aver grandemente contribuito alla fondazione dell'Accademia reale di pitture e scultura, fu nominato presidente di essa, ed ogni anno alla distribuzione dei premii pronun-
ziò un discorso sulle arti. Questi quindici discorsi stampati porgono testimouianza della vastità del gusto e del sapere del loro autore. Dopo la morte di Ramsay nel 1784, fu nominato primo pittore del re. Della voga che godeva si può formare una idea dal prezzo delle sue opere; nel 1755 i s oi ritratti pagavansi un 400 lire, mentre, quattordici anni dopo, se ne vendettero per 6000. Dal 1760 al 1790 egli ha esposto 240 dipinti alle esposizioni dell'Accademia. Reyuolds fu mediocre nel geuere storico, ma valentissimo nei ritratti, ed oltre i suoi Discorsi sulle arti pubblicò un suo Viaggio nei Paesi Bassi. Fu seppellito a San Paolo presso Van Dyck.
Vedi Northcote, Memoirs of sir Reynolds (Londra 1818).
REZIA (lat. Ratia, Rhatia, gr. 'Patr(«) (geogr. e stor.). — Contrada alpiua, confinante al N. colla Vindelicia , all'O. col territorio abitato dagli El-vezi, al S. colla catena delle Alpi, dal monte Adula al monte Ocra, i quali separavanla dall'Italia, mentre coufiuava all'È, col Norico e colla Venezia ; comprendeva quindi il cantone odierno dei Grigiori, il Tirolo ed alcuni tratti del N. della Lombardia. Tanto codesto paese quanto i suoi abitanti non richiamarono a sè l'attenzione degli scrittori tino all'epoca di Augusto, il quale aveva stabilito di soggiogare anche le tribù alpine, ch'eransi conservate fiuo allora indipendenti nelle montagne. Dopo una lotta di molti anni, la Rezia e parecchi distretti limitrofi furono conquistati da Druso e Tiberio nel 15 av. C. ; e sembra che la Rezia sia stata costituita allora in provincia particolare (Svet, Aug., 21 ; Veli. Pat., n, 39; Liv., J5p»tf.,236; Aurei. Vict., Epit., 1). La Vindelicia, al N. della Rezia, dev'essere stata anch'essa in quel tempo uua provincia separata ; ma verso la fine del primo secolo d. C. comparirono le due provincie riunite iu una sola, col solo nome di Rezia, la quale stendevasi per conseguenza, nel secondo significato, al N. fiuo al Dauubio.
Più tardi ancora, durante o prima dell'Impero di Costantinopoli, ossia al principio del secolo iv d.C, le due provincie vennero di bel nuovo divise, e l'antica Rezia ebbe il nome di Rezia Prima ( Rhee-tia Prima) e Curia dei Reti (Curia Rhaforum, oggi Coirà) fu appellata la loro capitale, mentre Rezia Seconda (Rhatia Secunda) fu denominata la Vindelicia. Nou ci fu indicata dagli antichi la linea precisa di frontiera fra le due provincie; ma gli ò probabile che la catena alpina, stendentesi dal Lago di Costanza fino al fiume lnn, sia stata la naturale linea di demarcazione. Devesi nondimeno avvertire che Tolomeo (n, 12) inchiude sotto il nome di Rezia tutto il paese all'O. del fiume Lieo (Licus, oggi Lech) fiuo alle sorgenti del Danubio e Reno, mentre dà il nome di Vindelicia al territorio tra il Lieo e l'Eno ( JEnus, CEnus, oggi lnn). L'antica Rezia o Rezia Propria era regione intieramente alpina, essendo attraversata dalle Alpi Retiche e dal monte Adula (mons Adula, oggi probabilmente l'alto gruppo montuoso ai passi dello Spluga e del San Bernardino, ed a capo della valle del Reno Posteriore (Hinter-Rein), anziché il monte San Gottardo , come parecchi pretendono). Contenevav^ooQle
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