Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      RIACE - RT A COLITEquale era oondonata la pena sola ; tal altra restituì in parte, tal altra io tutto uella prima coudizione. Esempi di ciò si trovano soprattutto nel Codice Giustinianeo (Const. 2 ad 12 »x, 51, De sent. pass, et restii.), ed anche nei Digesti (Leg. 2, 3, xlviii, 23, eod. tit.).
      Il sistema introdotto dal diritto romano imperiale fu successivamente adottato presso quasi tutti gli Stati , e anche il diritto canonico lo seguì per la restituzione dalla incapacità derivante da irregolarità. Soltanto nel regno d'Inghilterra vige un sistema originale: colà solo il Parlamento può riabilitare dopo ottenuta la grazia reale: e se il graziato ottiene la riabilitazione, può chiamare a succedergli i figli senza distinzione, mentre qualora 8ia soltanto graziato, non gli succedono se non quelli avuti dopo la grazia.
      Il Codice penale francese del 1791 diede pel primo il dovuto peso alla riabilitazione: e abolendo il diritto di grazia, ed anche le lettres de réhabi-litation, dipendenti già dall'arbitrio del re, regolò con migliori principii questa materia. Da allora cominciò veramente a distinguersi fra grazia e riabilitazione, distinzione mantenuta nel Codice d'istruzione criminale del 1808, e passata poi iu tutti \ quelli cbe lo seguirono, compreso l'italiano del 1859.
      Nondimeno alcuni scrittori vollero sosteuere ohe la riabilitazione non è se non una grazia. Ma facilmente si può dimostrare il contrario. Auzitutto da quanto già dicemmo ò chiaro che il fondamento della riabilitazione sta nella giustizia piuttosto che nella clemenza o nella opportunità. Poi ii Codice di procedura peuale parla separatamele della grazia e della riabilitazione, e dispone intorno ad esse regole diversissime: e il Codice penale (art. 136) ha cura di dichiarare che l'indulto e la grazia non restituiscono le capacità perdute per effetto della condanna, ma vi è bisogno della riabilitazione. Inoltre, secondo la terminologia della legge, chi implora la grazia, deve fare una supplica diretta al re e presentata al ministro di grazia e giustizia; chi chiede la riabilitazione, deve rivolgere domanda tkWautoriià giudiziaria competente per ragioue di domicilio. Ogui condannato può far supplica per grazia, perchè questa è effetto di clemenza, come dicetimo; per domandare la riahilitazioue invece souo necessarie certe condizioni : fra le altre ciuque anni almeno di buona condotta, attestata dal municipio dopo compiuta la condanna od otteuuta la grazia. Per la riabilitazione è stabilito un procedimento speciale, e quando la sezione d'accusa della Corte d'appello alla quale è deferito l'esame dei titoli annessi alla domanda risponde con un parere negativo, ogni via è per altri ciuque anni troucata: mentre quanto alla grazia tutto procede più che altro in via arbitraria.
      È bensì vero che la riabilitazione è concessa per decreto reale: ma ciò non vuol dire ancora che essa sia una grazia, perchè, oltre al priucipio che la giustizia emana dal re, secoudo il quale può I spiegarsi fino a un certo puutol'interveuto del cupo dello Stato, è a notarsi ancora che dipeudono da decreto reale varie altre decisioni minimamente arbitrarie, per le quali il decreto si presenta come una sentenza, e la persoua del re come il supremo Imagistrato della nazione. Questo sistema è forse poco consono ai principii del diritto costituzionale, ma d'altra parte risulta con troppa chiarezza dalla legge, perchè possa essere ragionevolmente combattuto.
      Chi voglia erudirsi sulle quistioni pratiche di quest'argomento può ricorrere al Commento al Codice di procedura penale di D. Giuriati (lib. ni, titxir, art. 813-K26», e all'eccellente trattato dell'Aliauelli, , Sulla riabilitazione dei condannati, stampato a Napoli nel 1863.
      RIACE (geogr.). — Comune nel circondario di Ge-^ race , provincia di Reggio di Calabria, con 1698 abitanti.
      , RIACOLITE (miner.). — Nome dato da Etose al I feldispato vetroso de) Mont-Dore e de) Dracbeufels, nou che a cristalli aualoghi che si rinveugouo al Vesuvio disseminati nelle roccie della Somma, con-teueuti la nefelina. Il feldispato vetroso era stato considerato come formante uua ppec e particolare; ma le analisi dei cristalli del Mout-Dore, del Dracbeufels ed anche di una parte di quelli della Somma, e l'esame delle loro forme, liauuo dimostrato che il feldispato vetroso possiede la stessa composizione e la stessa forma cristallina che il feldispato ortoso; le sole differenze che passano tra questi due minerali consistono iu ciò, che il primo ha uua lucentezza più vetrosa, ed è attraversato per ogni verso da una moltitudine di fessure.'Quiudi soppressa la detta specie, Rose non ha conservato il nome di riacolite se nou ad una porzione dei cristalli della Somma, ai quali aveva dapprima applicato indistiutameute uua tale deuomiuazioue. Tra i campioni della Somma, alcuni contengono raufibolaÀ0rnftfcnrfa,altri sono formati di pirosseno verde nerastro, di mica nero e di nefelina iusieme congiunti. Queste due varietà di roccie comprendono cristalli vetrosi di uu bianco di neve, i quali, quantunque abbiano la stessa apparenza e la stessa forma, sono ciò nullameno di uatura diversa. 1 cristalli associati all'antibola souo insolubili negli acidi; hauuo un peso specifico di 2,554; cristallizzano in prisma romboidale obliquo, posseggono due clivamenti rettangolari come il feldispato ortoso, e la loro composizione è identica con quella di questo minerale. 1 cristalli associati al pirosseno spettano ugualmente al prisma romboidale obliquo, hanno ugualmente due clivamenti rettaugolari, ed il loro angolo è vicinissimo a quello del feldispato ortoso. Ma questi cristalli sono solubili negli acidi, e la silice se ne separa allo stato polveruleuto; il loro peso specifico è di 2,628; e la loro composizione differisce intieramente da quella del feldispato or-toso; tali sono i cristalli ai quali Rose ba conservato il nome di riacolite; essi comprendono 50,31 di silice, 29,44 di allumina, 0,28 di perossido di ferro, 1,07 di calce, 0,23 di magnesia, 5,92 di potassa, 10,56 di soda; numeri che conducono ai rapporti atomici che si rinvengono nella labradorite. Dal che risulta che sotto il rapporto della forma questa riacolite di Rose è isomorfa col feldispato ortoso, ma che per la sua composizioue si riferisce alla labradorite o feldispato del Labrador.
      RIALTO (art. mil.). — Appellasi così in italiano ciò che i Francesi dicono mamtlon, ciò è dire, quelle
     


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 1)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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