Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      .RIALTO (PONTE DI)
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      prominenze o rilevamenti di terreni, che sorgono nelle grandi pianure. Tali prominenze presentano adatti puuti strategici, che un esperto condottiero sa opportunamente usare per collocarvi delle forze. Tutti ricordano i terribili fatti guerreschi avveuuti in Crimea nell'attacco al famoso mamelon vert (ridotto Kamsciatka) il giorno6 giugno 1855 e seguenti, ordiuato consigliatamente dal generale Pélissier, condotto a vittorioso fine dall'esercito coufederato (vedi Bazancourt, L expédition de Crinite). Un rialto occupato a tempo, difeso strenuamente, può riuscire vantaggiosissimo ad un esercito minore a fronte di un'oste molto maggiore.
      RIALTO (ponte di» (topogr. e A. B.). — Alle notizie più generiche che ci riserbiamo per l'articolo Venezia, crediamo opportuno aggiungere qualche più particolare cenno su questo famoso ponte.
      Divisa Venezia dal gran canale in due parti, ve-nivano queste poste in comunicazione tra loro per mezzo di alcune barche appellate scole. Nel 1180 erano queste due parti congiunte da un ponte sovra barche, opera dell'ingegnere Barattieri; e perchè si pagava pel passaggio del canale la piccola moneta d'nu quartarolo, quel ponte appellossi appunto del quartarolo. Parendo poi più conveniente provvedere altramente per tale passaggio, un altro se ne costruiva nel 1264 sovra pali, rotto poi nella ritirata del 1310 fatta dai congiurati condotti da Boemondo Tiepolo. Rifatto di nuovo, ruinò'nel 1450, allorquando, nel passaggio della sposa del marchese di Ferrara, acoalcavasi il popolo sovra esso ; quindi se ne costruiva un altro più lato, cinto da botteghe e chiuso da cancelli pel passaggio delle grosse barche, come si vede espresso nel dipinto di Vit-
      Fig. 5671. - Punte di Rialto a Venexia
      tore Carpaccio, figurante il patriarca di Grado che libera col miuisterio della Croce santissima uu indemoniato, quadro che dalla soppressa scuola di San Giovanni Evangelista passava nella R. Accademia. Caduto in parte anche questo nel 1523, pensava la Repubblica di erigerne uno cospicuo di pietra; ma per allora abortiva il pensiero, prima stato promosso da Frà Giocondo, e disegnato , a quanto dicesi, da Michelangelo. Alcuni auui dopo, Palladio ne ideava pur uno da costruirsi forse iu altro punto del maggior canale, come pensavano il Cicognara e il Diodo. Senonchè, salito al trouo Pasquale Cicogna deliberava finalmente il Senato di mandare ad effetto il peusiero; quindi, chiamati varii architetti, ritrasse da essi varii modelli e disegni, fra' quali fu data la preferenza a quello pre- > sentato da Antonio da Ponte, c uomo per molte : sue opere, ma per questa io particolare, di eterua memoria degno, il quale ebbe il carico di ordinare tal fabbrica; oude. dato principio a disfare il vecchio l'anno 1587 a di primo febhrajo, fu messa poi la prima pietra il di 9 giugno 15N8 ». Queste pa- j role, che caviamo dal contemporaneo Striuga, continuatore del Sausovino, eguali o di poco diverse j da quelle che abbiamo dall'altro contemporaneo ,
      Doglioni , a cui aggiunti i passi dello storico Mo-rosiui, del processo verbale esistente nella biblioteca Marciana, e dei documenti cavati dal pubblico archivio per diligenza dell'ab. Cadorin e del professor Francesco Lazzari, varranno certamente a dimostrar falsa e ridicola l'opinione di chi vuole attribuire l'invenzione di cotesto ponte a Vincenzo Scamozzi.
      Ma tornando alla fabbrica, essa fu compiuta in tre anni, come apparisce dall'inscrizione scolpita sovra il ponte. Molte accuse furono date al Da Ponte per tale fabbrica, alcune troppo aspre, altre troppo iugiuste; perchè chi lo vuol scevro di architettonica eleganza e sveltezza, chi privo di grazia ornamentale , e chi di gusto cattivo e di effetto disaggradevole, principalmente nella decorazione delle botteghe sovrapposte; ma non può negarsi che, se non tutta e piena lode si deve all'architetto, nè meritava certo tante accuse, nè era deguo di venir biasimato, come fece l'Algarotti, che non vedeva altro pregio in questo ponte che quello di essere una gran massa di pietre conformate in un arcone che ha cento piedi di corda (doveva dire ottantatre), e portare sulla schiena due mani di botteghe sulla ptù tozza e pesante architettura che tmma-


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 1)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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