Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
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RIBOISIÈRE (ONORATO CAÈLÓ BAStON, CONTE DÉ LÀ) - feiCAfciÓ
cuopre di fiori d'un bel giallo doluto misto di porporino, d'odore soavissimo, ai quali succedono i frutti (ordinariamente scarsi), che maturano in luglio e che hanno sapore alquanto amaro ed aromatico.
Ribes uva spina o uva crespina (ribes uva crispa L.). — Frutice che forma ordinariamente uu cespuglio alto da uno ad un metro e mezzo, coi rami diffusi, muniti di pungoli per lo più ternati e vigorosi; foglie sub-orbicolari o subromboidali, rotondate o cuoriformi alla base, divise in tre o cinque lobi o quasi palmate, coi lobi profondamente inci-sodentati, peduncoli a uno o due, rarissimamente a tre fiori, brevi; calice emisferico, campaniforme, coi Bepali riflessi, glabri, coloriti ; petali quasi oracolari, glabri alla sommità, barbati alla fauce; stili sempre muniti di lunghi peli, frutti globulosi. Trovasi spontanea nei terreni aridi e sassosi di quasi tutta l'Europa, massime nei monti ; se ne conoscono parecchie varietà, delle quali la più in teressante è quella coltivata nei giardini (detta perciò ribes sativum da De Candolle e che Linneo chiamò ribes grossularia), la quale ha le foglie più ampie, e produce frutti quasi sempre solitari!, più grossi (che iu alcune varietà acquistano il volume di un uovo di piccione), di colore verdiccio o giallo o bianco o rosso o violetto, glabri o pelosi. Questi frutti, prima della maturità, sono acidissimi, ed in questo stato servono al condimento di alcuni cibi; giunti a maturità, sono dolci, zuccherini ed iu alcuni luoghi se ne prepara un liquore vinoso.
RIBOISIÉRE (Onorato Carlo BASTON, conte de la) (biogr.). — Senatore, antico deputato e pari di Francia, nacque a Fougères (llle et-Vilaine) il 22 settembre 1788; decesse nel marzo 1868. Suo padre, generale d'artiglieria, morì a Koenigsberg durante la ri ti rata di Russia; ed egli seguì la carriera paterna. Ammesso alla Scuola politecuica nel 1807, poi a quella d'applicazione a Metz , fece le sue prime armi a Wagram, luogoteuente d'artiglieria, ed eseguì, dopo la pace di Vienna, molte missioni in Westfalia e Polonia. Ajutante di campo di suo padre, fu alla campagua di Russia, e proprio alle battaglie di Smoleusko e di Moscowa, ov'ebbe i piedi gelati, e, tornato in Francia, fu nomiuato ciambellano dell'imperatore. Inviato iu missione nei Cento giorni nei dipartimenti dell'Ovest, ove si tumultuava, non corse guari che, riunitosi all'esercito del Nord, trovossi alla catastrofe di Waterloo: e dopo i disastri del 1815 diede le sue dimissioni da capitano ed entrò, nel 1829, nella Camera dei deputati, e vi stette fino al 1833, quando Luigi Filippo creollo pari di Francia. D'idee liberali, ma moderate , fu nominato all'Assemblea legislativa nel 1849; dipoi membro della Commissione consultiva, ultimamente entrava nel Senato il 26 gennaio 1852. Sempre e tutto dedito al bene del suo paese, devesi alla nobile sua carità e a quella di sua moglie se la città di Parigi possiede il bello e graudioso ospedale che reca il loro nome, opera molto più lodevole di tutte le battaglie e di tutte le croci e titoli di questo mondo. E uoi, che avremmo taciuto nanti il generale ed il senatore, volentieri alia memoria dell'uomo benefico dedichiamo questi cenni*
RIBORDONE (geogr.). — Comune nel circondario d'Ivrea, provincia di Torino, con 1015 abitanti.
RICADI {geogr.). — Comune nel circondario di Monteleone, provincia di Catanzaro, con 2800 abitanti.
RICADUTA (patol.). — Riapparizione di una malattia durante la convalescenza, o poco dopo.
RICAMBIO (dir. conim.). — È l'operazione con la quale il possessore di lettera di cambio non pagata alla scadenza dal trattario, trae la cambiale sul traente o sovra un girante della lettera protestata, ad oggetto di rimborsarsi del valore e delle spese. La nuova lettera, così originata, chiamasi ritratta o rivalsa, la quale perciò si definisce: una nuova lettera di cambio colla quale il possesore si rimborsa sul traente o sovra uno dei giranti del capitale della lettera protestata, delle spese di protesto, di quelle della rivalsa stessa e del r.cambio.
La rivalsa è accompagnata dal conto di ritorno, il quale serve a dimostrazione degli elementi che compongono la rivalsa medesima. In esso si enumerano tutte le spese che occorsero, articolo per articolo; vi si uuisce altresì la lettera protestata e l'atto di protesto; e vi euuucia il nome di colui che è gravato della rivalsa. 11 prezzo del ricambio viene, nel conto di ritorno, certificato da un pubblico mediatore o, iu difetto, da du9 negozianti.
Non si possono fare sopra una cambiale più conti di ricambio, perocché essa rimborsata di girante in girante sino al traente, il quale, in caso diverso, ne rimarrebbe soverchiamente gravato. Per lo stesso motivo nou possono cumularsi i ricambi, e ciascun girante, non che il traente, ne sopportano uno per ciascheduno.
GÌ' interessi dell' ammontare della lettera sono dovuti dal giorno del protesto; quelli delle spese legittime, dal giorno della giudiziale domanda (V. Cambiale, Cambio, Protesto).
RICAMO (tecn.). — Ricamare ò fare iu sui panni, drappi e simili materie varii lavori coll'ago o col-l'ajuto di macchine, adoperando tutte le sostanze atte ad essere ridotte in filo, per farvi ornamenti, tiori , fogliami, animali ed ogni sorta di figure e di ornati. 11 ricamare nou è soltanto un'occupazione femminile, ma un'arte, uu'induBtria che consuma annualmente il valore di molti milioni di lire in lane, sete, cotoni, tinture, disegni, aghi, telai, stoffe e altri accessorii. Quantunque il lavorar di ricamo altro non paja che un lavoro manuale che non partecipa al perfeziouamento della meccanica, vuoisi tuttavolta osservare che esige da parte del fabbricante e dell'operajo la conoscenza ragionata delle materie adoperate, della loro attitudine a prendere questa o quella tinta, a sottostare a tale o tal altra preparazioue, & rispondere finalmente alle esigenze d'un lavoro determinato. Siffatto lavoro offre il grande vantaggio di occupare migliaja di giovani donne e di ragazzi, ed offre un mezzo di onorata sussistenza alle donue, sebbeue la meccanica ne abbia alquanto diminuito il numero mercè l'impiego delle macchine.
La fabbricazione dei ricami richiede la conoscenza del disegno, dei colori, e il gusto di assortirli, l'attitudine della creazione delle cose nuove,
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