Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      RICARDO DAVID
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      vicchia orizzontale x', perpendicolare al suo piano ; gli è mediante queste cavicchie che s'imprime il movimento al regolo X, al settore x e per conseguente all'asse U per aprire e chiudere le pinzette.
      L'operajo ricamatore fa quest'operazione coi piedi mediante il sistema dei pedali P, e col medesimo colpo chiude le pinzette di sinistra e apre quelle di destra, che rimarranno aperte fino al momento che avranno ricevuto gli aghi dopo il ritorno del carretto di sinistra.
      I fili sono tesi grado grado che il carretto si allontana ; ma questa tensione non porgendo alcuna elasticità, ne potrebbero risultare inconvenienti che Heilmann ha prevenuto adattando ai carretti un meccanismo, mediante il quale tutti i fili sono stretti in pari tempo da un peso che regolasi a beneplacito, e gli è ciò che ci rimane a spiegare.
      Vedesi nella figura un po' al di sotto del regolo prismatico che porta le pinzette un albero T, che va da un capo all'altro del carretto, e che l'ol-rrepassa persino un po'a ciascun capo; quest'albero è portato dai pezzi y, che sono fissati sulle branche Q, e nelle quali può girare ; alla sua estroni tà di sinistra porta due sbarrette y' e wì e alla sua estremità di destra una sola y' e un contrappeso yche non si vede nella figura ; le estremità delle due sbarrette y sono congiunte da un filo di ferro un po' grosso e diritto. Quando il carretto si avvicina alla stoffa, e prima che il fil di ferro possa toccarla, la sbarretta tv incontra una caviglia to' che si appoggia contro di essa e la rialza viepiù sempre; le sbarrette y' y' e il fil di ferro sono rialzati in pari tempo: al contrario, quando il carretto partendo da questa posizione si allontana dalla stoffa, la sbarretta tv scorre discendendo sulla cavicchia to', quiudi scappa ad una certa distanza e allora il contrappeso y" fa cadere le sbarrette y e ripiega il fil di ferro che le unisce su tutti i fili che portano gli aghi.
      In tutto ciò che precede noi non abbiamo considerato che la fila superiore delle pinzette e degli aghi per semplificare i ragionamenti ; ma gittando gli occhi sulla figura si vede sul carretto di destra e quello di sinistra una fila inferiore di pinzette e di aghi all'estremità inferiore delle branche Q, precisamente come le file in alto; il meccanismo ihe apre e chiude le pinzette è anche lo stesso, e agisce in pari tempo, posciachè avvi per questa fila un albero piatto, un settore dentato e una catena corrispondente nei regoli scorrenti XX. I fili sono anche stretti da un sistema simile in tutto a quello additato in alto dalle lettere T, y, y', w e w'.
      RICARDO David (biogr.). - Il più grande economista dell'lughilterra dopo Adamo Smith, nato il 19 aprile 1772 a Londra, morto 1*11 settembre 1823 a Gatcomb-Park nella contea di Gloucester, era figliuolo d'un israelita olandese che aveva posto stanza in Inghilterra, e dopo essersi convertito al cristianesimo, studiò le matematiche, la chimica, la mineralogia, fondò un laboratorio, formò una raccolta di minerali e fu uno dei fondatori della Società geologica di Londra. Egli non tardò però ad abbandonare questi studii per consecrarsi esclusivamente a quello dell'economia politica. Il suo primo saggio comparve in forma di lettere nel Mor-
      ning Chrontcìe del 1809, e poscia lo pubblicò col titolo* The high price of bullion a proof of deprc-ciaiion of banknotes. Appresso Ricardo strinse amicizia con Malthus e soprattutto con Niell, lo storico dell'India inglese. Nel 1815, quando discutevasi il saggio dell'importazione dei grani stranieri pubblicò il suo Essay on the influence of a loto price of corn on the profits tf stock, in cui dichiarossi favorevole alla libertà del commercio dei grani ed espresse idee che doveva sviluppare più tardi. L'anno seguente mandò in luce i suoi Proposaìs for economical and secure currcncy, voith observa-tions on the profits of the Bank of England, in cui esamina le circostanze che determinano il valore delle specie monetate, quando la produzione è lasciata agl'individui o quando ò sottoposta a restrizioni sotto un regime di monopolio. Vi si trova anche un calcolo ipotetico dei guadagni della banca d'Inghilterra dopo la sospensione dei pagamenti in danaro.
      L'opera principale di Ricardo è intitolata: Prm-ciples of politicai economy and taxation (Loudra 1817), tradotta in francese da F. S. Constando (Parigi 1834) e in italiano nella grande raccolta degli Economisti della Società editrice della presente Enciclopedia. La sua pubblicazione fa epoca nella storia dell'economia politica. Il principio stabilito e sviluppato dall' autore si è « che il valor ' corrente o relativo delle derrate dipende esclusivamente dalle quantità di lavoro richieste per la loro produzione ». Secondo Adamo Smith, questo principio non era vero che nell'infanzia della società; egli supponeva che dopo la costituzione della proprietà, la fondazione delle rendite, l'accumulazione dei capitali e il loro impiego pel salario degli operai, il valore dello derrate variava non solo secondo la quantità del lavoro richiesto per produrli e portarli in mercato, ma anche secondo il crescere e il diminuire delle rendite e dei salarii. Ricardo valendosi delle ricerche di Malthus e di West sulle rendite, confuta questo modo di vedere, mostrando che il principio che determina il valore delle derrate alle epoche primordiali della società continua a determinarle nei tempi successivi. Ecco le conclusioni della sua opera: c 1° Il reddito è intieramente estraneo alle spese di produzione ; 2° il capitale, essendo il prodotto d'un lavoro antecedente e non avendo valore tranne quello che ritrae da questo lavoro, il fatto che il valore delle derrate prodotte dalla sua azione è sempre determinato dalle quantità di capitale spese nella loro produzione prova che questo valore è in realtà determinato dalle quantità di lavoro; 3° il crescere dei , salarii adduce il ribasso nei profitti e non nel prezzo < delle derrate e il ribasso dei salarii adduce il rialzo nei profitti e non il ribasso nel prezzo ». Queste I conclusioni non formano che una parte, la più essenziale, è vero, dell'opera di Ricurdo. Dopo avere stabilito che la variazione dei profitti è iu ragioni inversa di quella dei salarii, ei tentò scoprire 1< circostanze che determinano il saggio dei salarii conseguentemente quello dei profitti, e le trovò nelle spese di produzione degli articoli necessarii alla consumazione del lavoraute Ei prese quindi i le mosse da ciò per mostrare l'influenza reale delle
     


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 1)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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