Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
RICCARDO Utconcessioni, e fece arrestare i caporioni. Egli aveva ricevuto una cattiva educazione, frequentò la società più corrotta e trasmodò in eccessi d'ogni fatta. Nel 1385 gli Scozzesi, secondati da un corpo ausiliario francese, avevano invaso il Northumberland, e Riccardo mosse ad incontrarli ; ma nulla fece, e si affrettò di sciogliere il suo esercito numeroso per tornare a vivere in grembo ai piaceri. Mentre il duca di Lancastro salpava cou la squadra ed un esercito di 20,000 uomini per conquistare il trono di Castiglia, Riccardo tentò sottrarsi alla tutela dei suoi zii, in ispecie del duca di Gloucestor, e git-tossi nelle braccia di un favorito, Roberto de Vere, cbe creò duca d'Irlanda. 1 lordi indettaronsi allora con Gloucester per rovesciare il favorito -, eglino cominciarono a deporre il cancelliere La Pole, e «ppoggiati dal Parlamento, istituirono un comitato li quattordici persone incaricate di esercitare per ni anno il potere sovrano sotto la direzione del iuca di Gloucester. Ben tentarono Riccardo II e Roberto de Vere opporsi a questo assetto ; ma Glou-ester e i couti d'Aruudel e di Warw ck comparvero alle porte di Londra con 4000 uomini costringendo il re a cedere. Re e popolo impegnaronsi allora ou giuramento a seguire il consiglio dei baroni. L'anno seguente Riccardo II, cogliendo il destro delle divisioui dei baroni, poneva fiue a quello stato di cose, dichiarando che quind'innanzi assumeva l'esercizio del potere reale. La sua trascuratezza e la sua vita disordinata gl'impedirono di conservare questi vantaggi. La sua Corte, la più brillante d'Europa, non annoverava meno di 10,000 individui, dei quali 300 nelle cucine. Per menare una vita cosi sfarzosa contrasse debiti e pose balzelli odiosi sugli abitanti di Londra. Stanco di guerreggiare, nonchiuse, nel 1396, con la Francia e a condizioni vantaggiosissime una tregua di ventotto anni. La sua prima moglie, Anna di Boemia, figlia dell'imperatore Qarlo IV, essendo venuta a morte, si fidanzò, anche nello scopo di assodare la pace, con Isabella, figliuola del re di Francia Carlo VI, la quale non aveva ancora che undici anni. 11 duca di Gloucester approfittò di questo passo del re per renderlo viepiù sprezzevole agli occhi del popolo, e in pari tempo per rendere se stesso popolare. Riccardo osò per ultimo fare arrestare il duca, che aspirava manifestamente al trono, in un coi conti d'Arunde), di Warwick, ecc. Aruudel inori sul patibolo e Warwick fu condannato all'esiglio. Quanto a Gloucester, fu condotto a Calais, ove, sullo scorcio del 1397, fu soffocato in prigione fra due materassi. Egli bandi anche in Francia i duchi di Norfolk e di Hereford, e spogliò quest'ultimo dell'eredità del padre suo dopo la morte del vecchio duca di Lancastro nel 1399. Questo nuovo atto di violenza contro un principe che godeva della stima universale indignò il popolo e la nobiltà. Nella situazione critica in cui trovavasi, Riccardo II commise l'imprudenza di trasferirsi in Irlanda con un esercito numeroso per vendicare la morte di suo cugino, il conte Roggero Mortimer della Marche. In quel mezzo Hereford sbarcava nella coutea d'York con un puguo d'uomini, e chiamando in ajuto i conti di Northumberlaud e di Westmorelaud, non ta
rdò a trovarsi a capo di 60,000 uo
mini. Riccardo, ab-
bandonato ; da' suoi, si diede, nell'aprile del 1399, nelle mani del nemico, cbe lo fece chiudere nella Torre di Londra. Il Parlamento lo costrinse ad abdicare, e mentre Hereford usurpava il trono sotto nome d'Enrico IV, Riccardo veniva tratto prigione, ove morì di fame.
Vedi: Evesham, Historia vitce et regni Ricardi II (Oxford 1729) — Life and death of Richard II (Londra 1642) — Life and reign of Richard II, wifh reasonable and useful reflections (ivi PI3) — Life of Richard II and fall of his ihree fnvou-rites, s. I. (ivi 1783) — Gaillard , Nachricht von einer Ere&hlung vom Tode Richard" 8 lì (Hiid-burgli. 1794).
RICCARDO III, soprannominato il Gobbo (biogr.). — Re d'Inghilterra, nato il 2 ottobre 1452 nel castello di Fotheringay (contea di Northampton), ucciso il 22 agosto 1485 alla battaglia di Bosworth, era il figliuolo più giovane del duca Riccardo d'York, e quando suo fratello maggiore usurpò il trono, fu creato duca di Gloucester. Quantunque mal conformato, era dotato di molte qualità, di carattere ambizioso, d'astuzia e risolutezza. Nelle lotte famose della sua casa contro quella di Lancastro diede prova di rtiolto coraggio, del pari cbe di fedeltà e devozione verso Edoardo IV. Per contro lo si accusa di complicità nell'assassinio di EuriccrVl dopo cbe fu deposto, e nel supplizio di suo fratello il duca di Chiarenza. Alla morte di Edgardo IV, avvenuta il 9 aprile 1483, Riccardo artbunse la reggenza in nome di suo nipote, che non aveva se non dodici anni. Ei lo fece proclamare re, ma ciascuno supeva ch'egli stesso ambiva cingere la corona. Erano allora due partiti in Corte: uno composto di seguaci della regina Elisabetta, sotto il comando del costei fratello, il conte di Rivers, l'altro composto dell'antica nobiltà, e con a capo il duca di Bu-ckingham e lord Hasting. Riccardo, rimasto fino allora neurale, si schierò dalla parte della nobiltà, e si studiò soprattutto trarre dalla sua Buckingham, nemico mortale della regina. Coll'ajuto di lui tolse n Rivers il giovine re, del pari che alla regina il suo secoudogenito, il duca Riccardo d'York, in età di anni otto. Mentre costringeva il consiglio privato a decretargi il titolo di protettore, faceva rinchiudere nella Torre i due principi suoi nipoti, sotto pretesto di maggior sicurezza. Quanto al Rivers, fu decapitato senz'altro forma di processo, e i suoi aderenti principali furono gittati in prigione. Riccardo fece dipoi correre voce che i due figliuoli di Kdoardo IV erano bastardi, essendoché questo principe era già maritato segretamente quando sposò la regina Elisabetta. Ma spettando anche in quésto caso la corona ai figliuoli del duca di Chiarenza, morto sul patibolo, allegò cbe sua madre, la duchessa d'York, donna stimabile e vivente, aveva avuto i suoi due figliuoli maggiori Edoardo IV e Chiarenza da un commercio adultero, e ch'egli solo era figliuolo legittimo del duca Riccardo d'York. Ei fece persino divulgare queste infamie dal pulpito. 11 lord-maire di Londra ebbe ordine inoltre di convocare un'assemblea, in cui Buckingham, dopo un discorso enfatico, chiese agli astanti se volevano avere per re il protettore. Acclamazioni pagate risposero affermativamente a questa domanda, e Bu-
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