Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
RICCARDO I - RICCARDO lì
ckiugham corse col lord-maire ad offrire, io nome del popolo, la corona a Riccardo, il quale non l'accettò cbe dopo ipocrite esitanze. Dopo questa commedia ebbe luogo a Londra, il 6 luglio 1483, l'in-corouazione del nuovo re, cui tenne dietro pressoché subito l'assassinio dei due figliuoli di Edoardo IV. 11 colpo fu proposto a prima giunta al governatore della Torre, sir Roberto Brankenbury, il quale ricusò } si che furongli ritirate le chiavi per darle al cavaliere Tyrel. 11 quale ordinò a tre sicarii di penetrare notte tempo nella camera dei <}ue giovani principi, i quali furono, dicesi, strangolati nel loro letto mentre dormivano, e quindi seppelliti sotto una scala, ove le loro ossa furono scoperte, per caso,
Fig 5079. - Riccardo U Gobbo.
nel 1674. Riccardo III colmò i suoi complici di benefizi . e si studiò trarre dalla sua il clero. Ma l'avido Buckingham si sentì tosto offeso sì fattamente, che cospirò di celato coi partigiani e gli aderenti della casa di Lancastro, alla quale era congiunto pervia della madre, per rovesciare Riccardo III. Ei gettò da principio gli occhi sul conte di Richmoud (V. Enrico VII), che dimorava in Francia, e i suoi diritti alla corona qual principe della casa di Laucastro non gli parendo perfettamente stabiliti, cercò fargli sposare Elisabetta, figlia primogenita di Edoardo IV. Elisabetta stessa, la regina vedova, acconsentì ad entrare nella trama, e procurò danaro ad Edoardo per reclutar soldati. L'usurpatore fu però avvertito a tempo della congiura, della quale fece pagare a Buckingham il filo con la testa. Nel gennajo 1484 Riccardo III convocò un Parlamento che riconobbe i suoi diritti alla corona; in pari tempo tentò riconciliarsi con la caBa d'York, e mediaute le sue proteste di rispetto e di affezione venuegli fatto ispirare tale uua fiducia alla regina vedova, ch'essa abbandonò il suo asilo , la badia di Westmiuster, per ire a porsi con le sue figliuole sotto la protezione di lui. Nè tardò a presentarsi all'astuto Riccardo un'occasione di volgere a proprio vantaggio quella ipocrita riconciliazione. Dodici auni addietro aveva sposato la figliuola del conte di Wai wick , Anna di Neville, vedova del figliuolo d'Enrico VI, ohe dopo la battaglia di Tewkesbury aveva ucciso di propria mano, e aveva avuto da lei un figliuolo.
Questo principe, con suo vivo dolore, morì nell'aprile del 1484, Ina poco tempo dopo Anna di Neville parimente morì, e per quel che si pretese, di veleno, propinatogli dallo stesso marito. Riccardo III chiese allora alla regina vedova la mano della sua primogenita Elisabetta, per accrescere mediante quest'unione i proprii diritti alla corona e soverchiare quelli di Richmond. La madre acconsentì facilmente, ma la figliuola respiuse con orrore la mano insanguinata che le offriva lo zio. In quel mezzo Richmoud terminava in fretta gli apparecchi della sua divisata spedizione, e il 6 agosto 1485 sbarcava alla testa di 2000 uomini a Milford-Haven -iil sud del paese di Galles. 11 suo piccolo esercito andò grado grado ingrossando, e Riccardo HI mosse contro di esso con 12,000. 11 22 agosto 1485 vennero a zuffa a Bosworth; ma prima che cominciasse , lord Stanley raggiunse alla testa di 7000 uomini Richmond, il che pareggiò le forze, ma scoraggiò profondamente l'esercito di Riccardo. 11 quale, nella situazione critica in cui trovavasi, si precipitò nel più fitto dei battaglioni nemici nella speranza d'incontrare il suo rivale e di por fine alla lotta in duello con esso lui ; ma non trovò che la morte. Questa battaglia pose fine alle guerre dette delle Due Rose, e la casa dei Plantageneti perdè allora il trono d'Inghilterra, sul quale salì Tudor Richmond sotto il nome d'Enrico VII. Shakspeare, nella sua stupenda tragedia Riccardo 111, lo rappresenta come un illustre delinquente, e gli storici favorevoli ai Tudor come un delinquente volgare, di che Orazio Walpole pubblicò i suoi Historic Doubts on the life and reign of king Richard III (Londra 1768).
Vedi : More, Tragical history of Richard III (Lon lra 1641 ) — Buck, History of the life and reign of Richard III (ivi 1646) — Rey, Essais historiques et critiques sur Richard III (Parigi 1818) - Beale, Richard 111 and his times (Londra 1844).
RICCARDO I, detto Senea Paura (biogr.). — Duca di Normandia, era in età di soli dieci anni, quando nel 943 succedette a suo padre Guglielmo Lunga Spada, assassinato da Aruoldo conte di Fiaudra. Caduto in potere di Luigi detto d'Oltremare, che voleva spogliarlo de'suoi Stati, il giovane principe dovette la sua libertà alla generosa devozione di Osmondo suo ajo, che gli procurò la fuga entro ad un mucchio di fieno, e lo condusse a Senlis, d'onde riparò ne' suoi Stati. Fu poscia soccorso da Agi-roldo re di Danimarca e da Ugo il Grande, che vinsero le truppe di Luigi, lo fecero prigioniero e lo astrinsero a giurare la pace. Ottone I re di Germania, e Tebaldo conte di Blois, che si armarono poscia contro Riccardo, non furono più fortunati. Liberatosi da tutti i suoi nemici, mercè il valore e la fedeltà verso i suoi alleati, fece fiorire le lettere, l'agricoltura ed il commercio ne'suoi Stati; contribuì non poco a far collocare sul trono Ugo Capeto, e morì a Fécamp nel 996.
RICCARDO II, detto il Buono (biogr.). — Duca di Normandia, figlio e successore del precedente-, regnò fiuo all'anno 1027, nel quale morì. I principi i del suo regno furono turbati per la sollevazione del popolo che si lagnava delle pretensioni dellat^ooQle
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