Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
RICCIARELLI DANIEL^Pepoli, il Nota, il Cìa^liiitìi, il Niecolini, il Giordani , il Leopardi, il Capponi, i quali ultimi si riunivano in quell'autunno ogni sera in casa di Alessandro Manzoni allora in Firenze , e i principali collaboratori della vecchia Antologia. La vista di Roma, che lo empi d'ammirazione, eccitò lo sdegno del Ricciardi contro il governo de' preti, e d'allora in poi egli non frequentò più le chiese. Verso la fine del 1828 tornava con la famiglia a Napoli. Le esecuzioni politiche del 1828 accrebbero nel Ricciardi lo sdegno contro i Borboni; l'annunzio della rivoluzione francese del 1830, poi i casi di Romagna riuscirono a farne un ribelle; e ribelle fu poi sempre fino al 1860. Fondò il giornale 11 Progresso tanto benemerito della letteratura civile napoletana e nato quasi a continuare l'opera delYAntologia; per esso patì prima la carcere, poi l'esilio. Nelle Memorie autografe di un ribelle^ il Ricciardi descrive la propria vita di quegli anni, e ad essa noi rimandiamo il lettore, cui basterà qui di conoscere l'elenco di tutti i suoi numerosi scritti a stampa, ne' quali la patria è il continuo pensiero predominante, come pure l'abborrimento del governo della Chiesa, contro la quale nel 1869, come autipapa, bandì un Anticoncilio. Il Ricciardi va poi molto lodato come scrittore purgatissimo, e, a volte, anche studioso di eleganza. Ecco ora la nota de'suoi scritti : Cannone alla libertà (Parigi 1833); Discorsi intorno al teatro (Napoli 1833, questi discorsi furono stampati la prima volta nei fascicoli x e xi del Progresso delle scienze, delle lettere e delle arti, fondato in Napoli dal Ricciardi nel 1832); Pochi versi (Parigi 1837); Nuovi versi (Tours 1838); Gloria e sventura, canti repubblicani (Parigi 1839); Profezia in forma di storia, col titolo di Storia d'Italia, dal 1850 al 1900 (Parigi 1842); Discorso agi Italiani sui modi più acconci a far loro ottenere Vindipendenza e l'unità nazionale (Parigi 1843); Epicedio in onore dei fratelli Bandiera e consorti (Parigi 1844); Poesie (Parigi 1844. Di queste poesie una seconda edizione , migliorata ed accresciuta, fu pubblicata in Parigi nel 1848. Tutte poi quasi le poesie dell'autore furono riprodotte in Napoli, nel voi. vili delle sue Opere scelte)-, Conforti all' I-talia, ovvero preparamenti all' insurrezione (Parigi 1846. Di questo libro si fecero due edizioni clandestine , di cui l'una in Parma, l'altra in Firenze) ; Lettera agli elettori di Capitanata (Bastia 1848); Discorso d'un repubblicano agli abitanti del Napoletano (Parigi 1848) ; Histoire de la révolution d'Italie en 1848 et 1849 (Paris 1850); Cenni storici intorno ai casi d'Italia del 1848 e 1849, e documenti da ricavarsene (Lugano I850); Pensieri di un esule, ossia Vade mecum politico ad uso della crescente generazione (Torino 1853); Drammi storici: La Lega lonbarda, Il Vespro, Masaniello
, La cacciata degli Austriaci da Genova nel 1746 (Parigi 1855); Memorie autografe di un ribelle (Parigi 1kó7, delle quali memorie, tradotte in inglese dalla signora Norton, fu fatta una nuova edizioue dal Battezzati, in Milano, nel 1873) ; Histoire d'Italie depuis le temps les plus réculés jusquà nos joitrs (Paris 1857. Quest'opera, tradotta in italiano dall'autore medesimo, forma il voi. in delle Opere scelte); Profili biografici (Nizza di mare 1859. Que-
sti profili, migliorati e accresciuti furouo ristampati in Napoli, nel 1860, col titolo di Lavori biografici) ; Epopea biennale 1848 e 1849, polimetro dedicato al generale Garibaldi (Nizza di mare 1859); Vita di Giuseppe Garibaldi (Firenze 1860); Martirologio italiano dal 1795 al 1848 (Firenze 1861); Masaniello, ossia Storia della sollevazione di Napoli del 1647, narrata al popolo (Napoli 1861); I papi e VItalia (Napoli 1862); Etica nuova, ovvero Arte d'esser felice (Napoli 1N63); Silvio, ovvero Memorie d'un galantuomo (Napoli 1864); Napoli Capitale, pensieri (ivi 1864); Torquemada, ovvero l'Inquisizione spagnuola, dramma (ivi 1865); Francesco Burlamacchi, dramma (ivi 1866); Maria Maddalena, dramma biblico di Cristiano Ostrowski, liberamente tradotto dal francese (Torino 1866»; Trattateli d'igiene (Firenze 1869); L'Anticoncilio di Napoli del 1869 (Napoli 1870); Schizzi fotografici dei deputati dei tre primi parlamenti italiani (ivi 1870); La Repubblica di San Marino e V Italia (ivi 1871); L'emancipazione della donna, ovvero le nuove Mopse, commedia (ivi J872); Storia documentata della sollevazione delle Calabrie del 1848 (ivi 1873); Memorie d'un vecchio (Milano 1874); Tribolazioni d'un autore drammatico (Napoli 1874); Da Quarto a Caprera. Storia dei Mille narrata al popolo (ivi 1875); Il divorzio (ivi 1876); Desidera a prò del paese, novissima verba (ivi 1K76); Guerra alla povertà (ivi 1877); Fantasio, ovvero Un merlotto fra due civette, commedia (Trieste 1877); Un po' d'ogni cosa, versi e prose (Napoli 1H77); Cenni intorno alla storia e alle istituzioni della Repubblica di San Marino (ivi 1877); Le bruttezze di Dante (ivi 1880, infelice libretto, scritto in opposizione alle Bellezze di Dante, del padre Cesari). Le principali fra le dette opere sono contenute negli otto volumi delle Opere scelte. Il Ricciardi pubblicava inoltre: Scritti e documenti di Francesco Ricciardi, conte di Camaldoli (Napoli 1873); le Poesie scelte, di sua sorella Irene (ivi 1876); e la Storia dei fratelli Bandiera e consorti, scritta in collaborazione con Francesco Lattari, e pubblicata in Firenze dal Le Mouuier. Innumerevoli poi sono gli scritti, così italiani, come francesi, pubblicati da lui nei giornali, fra il 1837 e il 18*0, e più di cinquanta i discorsi proferiti, sia in Parlamento , sia nelle assemblee popolari, di cui fu principalissimo introduttore in Italia. Si annunziano pure i seguenti suoi lavori inediti: Il fuoruscito, continuazione delle Memorie autografe d'un ribelle (nella quale opera si descrive il duplice esilio ven-tiquatrenne sostenuto dall'autore, fra il 1836 e il 1860); Il Tribuno, continuazione del Fuoruscito, ove viene esposta la vita parlamentare dell'autore, dal 1861 al 1869. Fasti d'<
strong>Italia, dall'anno
mille dell'èra volgare fino ai dì nostri, narrati al popolo.
RICCIARELLI Daniele (biogr.). — Più noto sotto il nome di Daniele di Volterra, illustre pittore e Ecultore, nato a Volterra circa il 1509, morto a Roma nel 1566, studiò da giovinetto il disegno sotto il Soddoma, ch'erasi recato a lavorare a Volterra, e passò quindi a Siena nella scuola di Baldassarre Peruzzi, secoudo afferma il Vasari e negano i suoi recenti commentatori. Checché ne sia, fece Daniele in Volterra una Giustiziaj non ricordata dal Va-
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