Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
RICHARDSON GIACOMOpulpito come sommamente morale. A Pamela tenne dietro in capo ad ott'anni Clarissa Harlowe (Londra 174», in 7 volumi), che è il capolavoro dello autore. È noto qual entusiasmo eccitasse questo romanzo o piuttosto quest'istoria della vita reale, come da ogni parte si scrivessero lettere all'autore per sollecitarne la lentezza, e per supplicarlo chi a non lasciar soccombere Clarissa, chi a far convertire Lovelace, e come Diderot e Voltaire lo ammirassero, e Rousseau togliesse ad imitarlo nella sua Nouvelle Héloixe II terzo ed ultimo romanzo di Richardson fu History of sir Charles Gran-dison (ivi 1753, 8 voi.), il quale è rimasto tipo di una perfezione inverosimile e fastidiosa, mentre il personaggio di Clementina non la cede alle più belle creazioni dell'autore, t Benché la forma epistolare sia sazievole. Richardson ne trae doppio interesse, quello del racconto e quello del narratore. Nè altri il pareggia nel patetico, nell'eloquenza delle passioni, nell'abilità di scandagliare il cuore umano e i labirinti suoi: massime i caratteri delle donne dipinge con varietà d'immagini e di osservazioni, con stile robusto e grazioso e adatto ai personaggi. Rigido moralista, non la più piccola macchia soffre sulla più piccola virtù, e dogmaticamente procedendo, offre fisionomie fredde, impassibili, tutto regolato, tutto bilanciato » (Cantù, Storia univ.). I romanzi di Richardson furono tradotti in tutte le lingue, e Jules Janin pubblicò nel 1846 un compendio di Clarisse Harlowe preceduto da un Essai sur la vie et les ouvrages de l'auteur.
Richardson lasciò anche altri scritti di minore irr»portanza, quali sarebbero: Familiar Leiters; The Negotiations of sir Thomas Roe M740) ; Col-lection of the moral sentences in Pamela, Clarissa and Grandison (Londra 1775): sei Letters onDuely pubblicate nel 1765 nel Literary Repository. Mi-stress Barbauld pubblicò nel 1804: The Correspon-dente of Samuel Richardson (Londra, in 6 volumi), a cui premise un'ottima biografia.
Vedi: Diderot, Eloge de S. Richardson (Lione 1762) — E. Mangin, Sketch of the life and writings ofS. Richardson (Londra 1811) — Walter Scott, Memoirs of eminent Novelist — Villemain, Tableau de la litiér. au XVlIle siècle (lezione xxvn).
RICHARDSON Giacomo (biogr.). — Celebre viag-ì giatore iuglese, nato nel 1806 nella contea di Lincoln, morto il 4 marzo 1851 ad Ungouratona nell'Africa centrale: studiò teologia, ed acceso di vivo zelo per la propagazione della religione protestante e l'abolizione della schiavitù, divisò penetrare in Africa attraverso il Marocco, ove fece un viaggio. Dopo una dimora di alcuni mesi, trattenuto da ostacoli numerosi, tornò con animo di rientrare in Africa per un'altra via più accessibile. Ei trasferissi nel gennajo del 1845 in Algeri e di là a Tripoli , di dove drizzò il passo verso il deserto, guadagnò Ghadames, ove fece osservazioni interessanti , e giunse sulla fine d'ottobre a Ghat viaggiando sempre Bur un camello con una debole scorta. Avrebbe voluto avanzarsi più al sud, ma non avendo i mezzi necessarii si stette pago a prendere informazioni, ed effettuò il suo ritorno pel Fezzan riponendo piede in Tripoli il 18 aprile.
Reduce in Inghilterra, Richardson strinse cono-
scenza con parecchi personaggi politici influenti, e riuscì a procacciarsi l'appoggio di lord Palmerston ; ma per dare maggior importanza ed utilità al viaggio che s^ava divisando, deliberò associarsi viaggiatori scientifici francesi e tedeschi. A tal uopo andò a Parigi nel settembre del 1849. ottenne un'udienza dal presidente della repubblica , ma non gli venne fatto trovar compagni di viaggio. I suoi tentativi ebbero miglior esito in Allemagna, e mercè l'appoggio di Bunsen. allora ambasciatore di Prussia a Londra si accordò coi due dotti tedeschi Barth ed Overweg, che accondiscesero a porsi in viaggio con esso lui alle spese e sotto la protezione del Governo inglese.
Era lor disegno recarsi al lago Tschad (V.) ed esplorare minutamente quell'ampio bacino interno, che nessun viaggiatore europeo avea visitato per-anche. Eglino si diedero la posta a Tripoli. Richardson partì da Londra nei primi giorni del dicembre 1849, e il marzo 1850 i tre viaggiatori presero le mosse da Tripoli alla volta di Ghat, ove giunsero il 24 luglio: eglino continuarono ad avanzarsi al sud non senza incontrare grandi difficoltà e pericoli, finché arrivarono a Tintalous nel regno d'Asben , il 4 settembre 1850. Richardson dimorò colà fino alla fine di novembre, e un mese dopo arrivò a Damerghou. Sfortunatamente i tre viaggiatori non andavano d'accordo. Barth, che doveva raccogliere solo l'onore della spedizione, ed Overweg che doveva perire poi come Richardson, possedevano amendue una istruzione scientifica superiore a quella del loro compagno e mal potevano sottomettersi alla sua autorità. Richardson, che aveva formato il disegno della spedizione e ne era il capo, voleva conservarne la direzione. I tre viaggiatori, dopo essersi fermati parecchi giorni a Damerghou, deliberarono seguire ciascuno un itinerario diverso e si diedero la posta al lago Tschad. Richardson si avviò diritto a quel mare interno per Zinder, mentre Barth deviossi a Kanou cou promessa di trovarsi a Kouka in capo a due mesi. Overweg partì per Tesaoua e Maradi. Di tal modo i tre esploratori divennero più indipendenti nei loro movimenti, riserbandosi ciascuno il merito delle proprie osservazioni. Ma gli strapazzi del viaggio avevano già scalzata la costituzione poco robusta di Richardson, il quale, separato dai proprii compagni, si trovava privo delle cure e dei soccorsi che gli potevano occorrere. Con grande stento si avanzò fino ad Ungouratona a quindici giorni circa di marcia dal lago Tschad. Egli era stremato di forze. La sua debolezza era cosi grande, che comprese essere in fin di vita, e spirò infatti il 4 marzo senza dolori. Il suo servo, ajutato da alcuni indigeni, lo seppellì in una fossa scavata presso il villaggio. Richardson avea scritto regolarmente il suo diario fino al 21 febbrajo, e le sue note e carte furono trasportate in Inghilterra.
La relazione del suo primo viaggio nel Sahara comparve a Londra nel 1848 sotto il titolo di Tra-vels in the great Desert of Sahara in the years of 1845 and 1846 (in 2 voi.) ornati di tavole.
Richardson erasi ammogliato con una donna che lo amava profondamente, che pose in ordine le sue carte, e coll'ajuto di Bayle Saint-John pubblicò lat^ooQle
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