Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
RICBARDSON (SIR) GtO. - ÉiCtiELtEtt (ARMAflDO GIO. Dt PLESSIS CARD., DUCA DI) 281
relazione del sno viaggio, intitolata Narrative of a mission to centrai Africa performed in the years 1850-51 (Londra 1853). Appresso pubblicò anche la relazione inedita del viaggio del marito al Marocco (1860). Richardson compose anche qualche opuscolo sogli studii geografici in Inghilterra e sulla schiavitù.
RICHARDSON (8ir) Giovanni (bipgr.). — Naturalista famoso, nato nel 1787 a Dumfrìes (Scozia), morto nel 1865. Uscito dal collegio di sua patria, andò a studiar medicina nell'Università di Edimburgo e fu addottorato nel 1816, essendo già da forse dieci anni prima chirurgo ajutante nella marina reale, poscia, dopo l'assedio di Copenaga nel 1808, chirurgo deìYErcole per essersi valorosamente condotto nell'attacco di un brik francese; servì dipoi nel Canadà. Sì nel 1819 che nel 1825 accompagnò sir J. Franklin nei viaggi di scoperta al polo artico, ed ei medesimo scopri la seconda volta il passo fra le foci dei fiumi Mackenzie e Copermine. Nel 1838 fu nominato medico della flotta e due anni appresso ispettore degli ospedali. Ottenne poco dipoi diploma di nobiltà e fu annoverato fra' membri della Società Reale. Ispettore dell'ospedale di marina in Haslar presso Gosport nel 1840, e più tardi comandante di una delie tre spedizioni destinate alla ricerca dello sfortunato Franklin dal 1848 al 1849. Fu nominato cavaliere nel 1846, e nel 1855 si dimise dalle cariche da lui sostenute nella flotta. Scrisse più opere, fra cui mentoviamo le seguenti: Fauna borealis-americana (Londra 1829), accurata descrizione zoologica delle regioni estreme dell'America inglese ; Zoological appendix al secondo viaggio del capitano Parry; Zoologie ofcaptain Beechey's Voyage (1839); Aggiunte al racconto di viaggio di Giovanni Franklin alle sponde del mare polare dal 1819 al 1822 (Londra 1823); Racconto della seconda spedizione alle sponde del mare polare negli anni 1825-27 (ivi 1828); Spedizione in cerca dei navigatori al polo artico ecc. (ivi 1821, voi. 2 in-8°). Ordinò infine ed illustrò la Raccolta zoologica , fatta dai capitani Beechey, J. C. Ross ed altri nei loro diversi viaggi.
Vedi : Poggendorff, Biographisch-Literarisches Bandwórterbuch ecc. (Lipsia 1863) — Dictionnaire de la conversation et de la lecture (Parigi 1857).
RICHÉ Giovanni Battista (biogr.). — Presidente della repubblica d'Haiti, nato al Cap-Haitien o Capo d'Haiti verso il 1780, morto a Port-au-Prince il 28 febbrajo 1847, prese parte attiva alla guerra dell'indipendenza d'Haiti e pervenne sotto Christophe al grado di generale, segnalandosi fra gli uccisori più implacabili degli uomini di colore del nord d'Haiti. Dopo lo sterminio del partito di Rivière-Hérard, gli oligarchi eressero in sistema di governare a loro profitto la repubblica ponendo sempre a capo di essa vecchi generali negri ignoranti ed incapaci. Non avendo il presidente Pierrot corrisposto pienamente alle aspettazioni degli oligarchi, questi ultimi approfittarono della sua assenza dalla capitale per proclamare, il 1° marzo 1846, il vecchio Riché presidente della repubblica. Questi accettò l'alto posto, e l'infelice Pierrot, abbandonato codardamente da'suoi consiglieri di Stato che passarono dalla parte del vincitore, si sottomise il 24 marzo 1846. Riché ebbe un competitore in Acaau,
capo dei feroci Piquets, ma ne fu tosto sbarazzato pel suicidio di questo rivale e l'uccisione dei suoi principali aderenti. Però il mezzogiorno dell'isola si ribellò contro il nuovo presidente, il quale riuscì a pacificarlo dopo una lotta assai lunga. Erano scorsi appena undici mesi dalla sua elezione, quando Riché morì improvvisamente dòpo un'ispezione nello spartimento del nord. Quantunque fosse stata fatta l'autopsia del suo cadavere, corse voce che la sua morte non fosse stata naturale; l'esecutore degli eccidii di Christophe, il precursore di Soulouque, cominciava, dicesi, a stancarsi d'essere uno strumento nelle mani de'suoi ministri, ed aveva manifestato segni di ribellione che avevano fatto tremare quegli che gli stavano intorno. La costituzione haitiana del 1816 fu rimessa in vigore sotto la pre-denza di Riché. Erroneamente Schoelcher nel suo libro sopra Haiti fa di lui un mulatto; era un negro puro. Lo stesso autore gli appone di avere ucciso di propria mano la moglie e i figliuoli per obbedire ad un ordine esecrabile di Christophe: egli si difese energicamente da quest'accusa in una lettera pubblicata, e a tal proposito l'autore degli Etudes sur Vhistoire d'Haiti, che fu il presidente del Senato di Riché, riferisce nella sua opera avergli sentito dire nel 1828; c Nel nord ho eseguito gli ordine del re (Christophe) facendo uccidere uomini, donne e fanciulli di colore; ma sono stato accusato ingiustamente di aver fatto perire mia moglie e i miei figliuoli: ciò è falso ».
Vedi La Gérontocratie en Haiti (Parigi 1860).
RICHELIEU (Armando Giovanni DU PLESSIS cardinale, duca di) (biogr.). — Quando Enrico IV fu ucciso, succedeagli Luigi XIII fanciullo sotto la reggenza di Maria de'Medici, e fra gl'intrighi della Corte e della fazione del pubblico bene. Questi riuscirono ad assassinare Concino Concini maresciallo d'Ancre, confidente della regina (1617, 24 aprile).
Formossi allora un ministero, nel quale entrò Armando Giovanni du Plessis vescovo di Lugon, che poi col paterno nome di Richelieu doveva rendersi famoso nel sostenere il peso a cui il Concini soccombette. Era nato a Parigi il 5 settembre 1585, terzogenito di Francesco Du Plessis, signore di Richelieu in Turena. Educato in prima alle armi, fu da Enrico IV indotto alla carriera ecclesiastica, e a Roma ordinato vescovo di Lu$on (1607), poi dottorato a Parigi. Adempì attento ai doveri del vescovado, reprimendo abusi, convertendo eretici ; e dalla piccola sede passato alla Corte, vi predicò più volte, fu oratore del clero agli stati generali del 1614, e attirò principalmente l'attenzione di Maria de'Medici, alla quale aveva saputo blandire in pubblico, e che ne fece la fortuna, mentre Anna d'Austria, moglie del giovane re, lo nominava buo cappellano, e gli s'affidavano incarichi di confidenza.
Presto il favore della regina madre fece collocare nel consiglio il Richelieu sì poco ancora conosciuto, che le scritture del tempo ne lo rimproverano come « troppo ecclesiastico, troppo ignaro degli affari e dell'amministrazione». Presto si mostrò qual era: non volle essere stromento servile nè della regina, nè de' ministri, nè della Spagna: ma la ruina di Maria trasse dietro quella di Richelieu, che ritirossit^ooQle
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