Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      RICINICO ACIDO - RICINOTillemont (t. iv), e la Storia della decadenza di Gib-bon (cap. 36).
      RICINICO ACIDO (chim.). — Si ottiene distillando il liquido cbe rimane dopo estratto l'acido stearo-ricinico.
      RICIN0L0 (chim.).— Radicale ipotetico, cbe, unito a 3 equivalenti di ossigeno e di acqua, darebbe i vari acidi estratti dall'olio di ricino.
      RICININA (chim.). — Corpo che si estrae dal seme del ricino; cristallizza in prismi rettangoli o in tavolette.
      RICINO (Ricinus) (hot., chim., farm. e mat. med.). — Genere di piante appartenente alla monoecia mo-nadelfia del sistema sessuale, alla famiglia delle eu-forbiacee,tribù delle ricinee, distinto per i seguenti caratteri: fiori monoicbi; calice spartito in tre o cinque lacinie, a estivazione valvare; corolla nulla; fiori maschi a stami innumerevoli, poiladelfi, colleFig 5683 — Pianta del ricino.
      logge delle autere disgiunte; fiori femminei a ovario globuloso, con tre loggie uniovulate, stili brevi, laldati, sei stimmi oblunghi, coloriti, piumosi; cas Buia tricocca, odinariamente coperta di punte spi-nulose molli. Le specie di ricino sarebbero sei, lecondo Adriano Jussieu (il quale peraltro osserva che talune di esse sono pera vveutura mere varietà;, native la maggior parte della zona equatoriale, e rhe sono alberi od arbusti od erbe arborescenti a foglie alterne, stipolate, palmate, peltate, muuite di picciuolo ghiandoloso alla sommità; fiori disposti a pannocchie terminali, i femminei apicilari, i maschi basilari. La specie seguente è la più interessante.
      Ricino comune (ricinus communis L.). — Specie nativa dell'India e dell'Africa, dove presenta un albero alto sino a 12 metri, mentre iu Europa è un'erba annua alta sino a 4 metri. Il fusto è ritto, più o meno ramoso, cilindrico, fistoloso, glabro, glauco, talvolta leggermente porporino. Le foglie sono ampie, peltate, "palmate a sette o nove lobi ovatolanceolati, acuti, doppiamente dentati; le stipole solitarie, opposte alle foglie, abbracciafusto, ovali, membranose, caduche; i picciuoli cilindrici, fistolosi; le pannochie erette, quasi piramidali; i semi ombelicati alla sommità, marmoreggiati. Sono verosimilmente mere varietà del ricino comuneFig. 5684. — Ricinus commonis.
      A. Bottone di dd fiore maschio (grandezza naturale) — B. Fiore maschio aperto (grandezza naturale) — C. Uno degli androfori (ingrandito) isolato, per far vedere le ramificazioni dei filamenti — D. Un* antera ingrandita —
      E. Fiore femmineo (grandezza naturale) ; a) stimmi —
      F. Pericarpio (grandezza naturale) — 6. Sezione trasversale di nn pericarpio, per far vedere le tre logge, contenenti ciascuna un solo seme; a, a) pareti del pericarpio; 6) episperma; c)albume; d) embrione — H. Una delle cocche del pericarpio veduta anteriormente - I. Un seme (grandezza naturale); a) caruncola — J. Sezione verticale di un seme; a) episperma; 6) albume; e* embrione; d) caruncola. — K. Embrione isolato, i cai cotiledoni sono stati alquanto scostati.
      il ricinus lividus Jacq., africanus W., che ha il fusto non glauco, le foglie ordinariamente colorite; il ricinus inermis Jacq., che ha i frutti nou spi-nulosi; il R. speciosus Burnì., le cui foglie sono profondamente divise in lobi strettissimi.
      Questa pianta, detta volgarmente palma Christi, fagiolo romano, fagiolo d India, fico d'inferno, mirasele, zecche, caffè da olio, catapuzia maggiore, è oggidì coltivata in grande in alcuue parti d'Europa e particolarmente in Piemonte, iu grazia dei suoi semi, dai quali ottiensi un olio dotato di virtù purgativa, assai adoperato ai nostri giorni, massime dai villici. Cotesti semi sono di forma ovale, esternamente convessi, appianati dal lato interno, di grossezza quasi doppia di quella d'un seme di caffè, di superficie liscia, lucida, grigia, marezzata di colore più carico , muniti nella loro estremità più stretta di una caruncola bianchiccia, con un tegumento esterno crostaceo e fragile, di un secondo tegumento sottilissimo, di uu albume spesso e carnoso, nel cui centro è situato l'embrioue con sottilissimi cotiledoni.
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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 1)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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