Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
RICOLMI - RICOMPENSE PUBBLICHE
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mezzo di esse il poligono che ne risulta, che, confrontato colla figura che presenta il tipo, permetterà di vedere se esse costituiscono il vero confine, se va modificato, e quali sono gli spostamenti da effettuarsi nel caso che qualche modificazione sia necessaria.
Nel caso in cui non si abbia il tipo del terreno, ma solamente il valore della sua area dalle consegne costituenti un catasto non corredato di mappa o da scritti autentici, l'operazione di riconoscere i confini riesce generalmente assai difficile, e sembra potersi giungere a qualche risultato col seguente processo: si fissino provvisoriamente e nel modo più verosimile i limiti del terreno, prendendo per norma le linee apparenti al tempo dell'operazione; si calcoli l'area del terreno così limitato; e si verifichi se essa risulta eguale (ammessa, ben inteso, una tolleranza, che in simili operazioni si suole anche portare ad Vs Per 10°) a quella della consegna. In tal caso si può ritenere come compiuta l'operazione della ricognizione dei confini del terreno proposto, e diversamente converrà variare quei limiti e lati del perimetro per cui la fissazione provvisoria rimaneva maggiormente incerta, trovare nuovamente l'area che ne risulta, e verificare, sempre ammessa l'indicata tolleranza, se eguaglia quella della consegna. Non verificandosi quest'eguaglianza, converrà spostare altri confini e continuare così per spostamenti, per misura di aree e per confronti con quella della consegna, finché si raggiunge lo scopo voluto, o finché i lunghi tentativi fatti in tutti i modi possibili persuadono dell'impossibilità della risoluzione del problema per mancanza di esattezza nella superficie data dalla consegna.
Riconosciute le posizioni dei limiti veri di un terreno, o almeno riconosciuta la possibilità di poterli mettere a posto in modo da soddisfare a tutte le esigenze, convien dar mano all'operazione di fissarli in modo definitivo, la quale operazione viene costituita da una serie di processi che variano a seconda delle circostanze, e dei quali parleremo all'articolo Stabilimento dei confini.
RICOLMI (idraul.). — Dicousi quei terreni che i mari ed i fiumi lasciano sulle rive ritirandosi dalle medesime. In molti casi gl'idraulici hanno saputo tirar partito de' ricolmi per risanare i terreui paludosi e ridonare larghi tratti di paese all'agricoltura. La proprietà de' ricolmi lasciati naturalmente dai mari e dai fiumi viene regolata in ciascun paese da leggi speciali.
RICOMPENSE PUBBLICHE (econ. polii). — Le accademie adempiono sovente le funzioni di uu giurì speciale, e distribuiscono i premii che il Governo o i particolari giudicano a proposito dispensare alle belle azioni o alle opere utili. Si suppone che le accademie le quali si consacrano al progresso delle scienze fisiche e matematiche, e quelle che hanno per oggetto il perfezionamento delle istituzioni sociali, contengano gli uomini più atti a giudicare i lavori cbe tendono allo stesso fine.
Gli uomini ordinariamente agiscono per ottenere una ricompensa qualunque. Il pubblico é in generale il migliore giudice di ciò che altri fa a suo vantaggio; e i profitti ordinarii del lavoro e del-
l'industria sono la più naturale e più utile ricompensa, perché favorisce la produzione e giova alia società. Vi sono altri servigi preziosi pel corpo sociale, servigi che niun individuo é per sé interessato a ricompensare, ma cbe al pubblico giova premiare, e che le ricompense nazionali possono fino a un certo punto moltiplicare con gran vantaggio della società. Non si parla di quelli resi dai funzionari pubblici nell'esercizio delle loro funzioni; essi sono una specie di cambio, eguale a tutti gli altri, in cui non v'ha altro a desiderare se non che sieno giusti ; ma un disinteressato impiego della propria fortuna, della sua vita può rendere allo Stato immensi servigi, pei quali non può essere stipulato alcun premio. Mille esempi di valor militare, di un coraggio civile assai più raro e più utile, mostrano quante siano le azioni che non possono essere bene ricompensate che con la gloria. Ma questo nelle circostanze straordinarie, quando quelle azioni colpiscono tutti gli sguardi; inoltre, la gloria stessa ha bisogno di essere provocata, arriva tardi, e molte azioni utili possouo essere eccitate negli uomini, i quali non spingono la loro ambizione fino a voler vivere nella memoria degli uomini. Bentham, analizzando i beni che possono servire di ricompensa, ne distingue di quattro spe* eie: 1° i valori pecuniarii o il danaro; 2° l'onore; 3° il potere; 4° le esenzioni. Conviene esaminare, sotto il riguardo economico, l'efficacia di ciascuno di questi mezzi di ricompensa, ciò che costano alla società che li dispeusa, e qual è la maniera di distribuirli che meglio risponda al loro scopo. Assegnando ricompense pecuniarie, si distribuiscono tutti i godimenti che gli uomini possono procurarsi col danaro, e così concedesi a ciascuno quella specie di godimenti che preferisce: all'uomo sensuale i piaceri dei sensi ; a quello che la vanità domina, si forniscono i mezzi di brillare; si procurano al» l'uomo avido di cognizioni i mezzi d'istruirsi; al* l'uomo benefico il modo di spandere i benefizi. Ecco la cagione della grande efficacia attribuita alle ricompense pecuniarie. Quando queste sieno dispensate a pessimo fine e da pessimi principi, non v'ha iniquità o delitto che nou si ottenga col loro mezzo; e questo prova quali frutti se ue potrebbero aspettare, se fossero sempre distribuite ad ottimo fine. Hanno aucora il vantaggio di potersi proporzionare esattamente al merito dell' azione che si vuole ricompeusare, non che agli sforzi fatti per eseguirla; ma non si proporzionano bene altrettanto ai bisogni di chi le merita. Una data somma sarà ricevuta con piacere da un artigiano, sarà spregiata da un ricco, e rifiutata da chi abbia uu nobile carattere. Il danaro nulla ha di per sé che faccia onta alla virtù, ma l'onta sta nel riceverlo per una cattiva azione; e in questo caso non è il danaro che disonora; bensì il motivo p«l quale si consegue. Giusto è che taluno si degradi ricevendo i benefìzi di un Goveruo corruttore. Ma quando le ricompense pecuniarie vanno appresso ed iu cerca delle buone azioni, sono abbastanza onorevoli.
Si crede cbe le ricompense puramente onorifiche non costino nulla alla società. È un errore: un titolo di nobiltà, una decorazione, non elevano unt^ooQle
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