Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
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RIELEZIONE, RIELEGGIBILITÀ - RIENZI COLA.
posto nella città d'Algesiras, tornò ad essere il canto nazionsle degli Spagnuoli.
Vedi l'opera del canonico D. Michele Riego di Ini fratello: Memoirs of the life of Riego and his famììy. ecc. (Londra 1824ì.
RIELEZIONE. RIELEGGIBILITÀ (dir. canon, e cosi.). — È l'atto col quale un funzionario scadente dall'ufficio vi è richiamato dal suffragio dei proprii elettori. Così il consigliere comunale, il membro di una giunta o di un consiglio direttivo, può essere rieletto al cessare dalle sue funzioni.
Più specificamente per cui un deputato cessando immediatamente di essere tale per un impiego ricevuto o per un avanzamento ricevuto nella carriera amministrativa o militare, può ripresentarsi a' suoi elettori se l'impiego non è incompatibile con la funzione legislativa.
RIEMPITORI 0marin.). — Pezzi di legname destinati a riempiere dei vuoti fra le coste d'una nave. Riempitori di prua sono i pezzi che cogli apostoli formano il guscio della prora.
RIENCOURT (di) Simone (biogr.). — Storico francese, nato verso il 1605 a Parigi, morto nel 1693, era consigliere correttore nella Camera dei conti di Parigi, e volle, al dir di Moreri, accoppiare i titoli di storico e teologo a quello di magistrato, cui avrebbe fatto meglio per avventura a restringersi. Nipote di Carlo Sorel, sperò succedergli nel posto d'istoriografo; ma, nonostante le adulazioni grossolane che prodigò a Luigi XIV, la sua aspettativa fu delusa. Abbiamo di lui: Abrégé chronolo-gique de Vliistoire de Trance (Parigi 1675-1678, in 2 voi.), ristampato con giuute numerose (ivi 1695, in 6 voi.); Histoire de Louis XII1 (ivi 1695); Histoire de la monarchie frangaise sous le règne de Louis XIV (ivi 1688).
Suo figlio Carlo di Riencourt, morto nel 1727, era awocatoal Parlamento, e fu ammesso nell'Accademia delle Iscrizioni. Ha lasciato dissertazioni ed un Dictionnaire de la fable.
Vedi Moreri, Di et. hist.
RIENTRANTI ANGOLI (geom. e archit. mil.). — Angoli di poligoni , il cui vertice ò rivolto verso la parte interna della figura, e la cui apertura è rivolta in fuori. Di questi angoli si fa uso specialmente ne'poligoni fortificati (V. Dente, Fronte ba- i stionato, eco.). ,
RIENTRATA (marin.). — Scarpa o inclinazione del ! fianco della nave, dall'immersione in su.
RIENZI Cola (biogr.). - I papi, fattisi ligi al re di Francia, avevano abbandonato Roma per andare a stabilirsi in Avignone. Roma, che suole avversare i pontefici sinché li tiene , poi ribramarli appena li perde, sollecitava continuamente il loro ritorno; e a Clemente VI nel 1342 inviò Nicola figlio di Lorenzo, romano, il cui nome abbreviasi in Cola Rienzi ; il quale al papa parlò franchissimo, e ne fu fatto notaro della Camera Apostolica. Roma intanto restava abbandonata ai masnadieri e alle fazioni, capitanate dalle famiglie dei Colonna e degli Orsini, che mutati in fortezze i loro palazzi ed il Coliseo e gli altri avanzi della magnificenza romana, esercitavano baldauzosamente la guerra privata , sicché ogni cosa era rapina e preda. 1 Colonna uccisero uu fratello di Cola, e non poterono essernepuniti, ond'egli viepiù astiò questa aristocrazia, contro la quale pensava ripristinare i tribuni della plebe. A tal uopo valevasi della risorgente letteratura, e i fatti letti in Livio e Sallustio ripeteva. Invasato della grandezza di Roma, parlava a' suoi concittadini come fossero ancora quei che avevano ascoltato Gracco e Cicerone ; cercava monete antiche , antichi bronzi ; poneva sott' occhio al popolo immagini e simboli, per esprimere l'antica grandezza e la presente depressione della gran città, desiderando restituire a questa i prischi diritti; e prometteva rimediar a tutto, ed era creduto, come chiunque propone specifici. Radunato il popolo ( 1347), espose calorosamente queste sue idee in Campidoglio; e tra una pompa di bandiere, di pennoni, di emblemi, e quel tripudio chiassoso che in nessun luogo si fa còme a Roma, declamò da demagogo, e propose riformare il buono stato, imprecando ai baroni prepotenti, e assicurando che il papa gli saprebbe grado di sottrarre a costoro la sua Roma.
E proponeva di stabilire una milizia urbana di terra e di mare che mantenesse la pubblica sicurezza ; proteggere le vie e i ponti, abbattere le fortezze e gli steccati; dar pronta giustizia e severa , pubblici soccorsi alle vedove e agli orfani : ogni Comune spedisse due sindaci ad un parlamento generale, col quale e colla Confederazione italiana comincerebbe un'era nuova, ove l'Italia sarebbe a capo dell'Europa, e a capo d'Italia il Senato romano.
Il popolo esultante dà incarico a Cola d'attuare la costituzione col titolo di tribuno, offrendogli le braccia per riuscire: ed esso (maggio 1347) s'impadronisce delle porte, intima agli armati che escano, e i masnadieri che coglie in città fa appiccare.
Contro i Colonna (V.), famiglia poderosissima, muove il popolo a suon di campana a martello, sicché dovettero uscir in fuga, abbandonaudo i loro bravacci alla giustizia inesorabile. Dagli Orsini eobe favore, ma li tenne in freno. Allora alle ròcche dove s'erano ricoverati, mauda intimar ai Colonna, ai Savelli, agli Orsini che vengano e giurino non molestar le strade, non nuocere al popolo e al suo tribuno, non ricettare malfattori, e ad ogni richiesta presentarsi in Campidoglio: giuramento che dovettero pur fare giudici, notai, gentiluomini, artigiani. Così al tribuno furono sottomesse le fortezze ond'era seminato il Patrimonio: maudava araldi con una bacchetta, e migliaja d'uomini le si inginocchiavano baciandola, riconoscenti della restituita sicurezza. I Cristiani che d'ogui parte del mondo pellegrinavano alle soglie degli Apostoli stupivano di vedervi tornata la sicurezza, e rimpatriati magnificavano la robustezza del tribuno.
Alla Corte papale in Avignone egli spedì lettere promettendo fedeltà; altre ne spedì alle Corti di Francia, d'Italia, di Germania, con parole sonore. E d'ogni parte gli si applaudiva, e il Petrarca gli dirigeva versi e prose, che gli guadagnavano i letterati: molte città lo sostennero, molte gli si sottomisero; i re spedirongli ambasciatori, mentre altri il trattavano da pazzo. E per verità la grandezza inaspettata parve ne alterasse il senno; si circondò di fasto principesco, assunse le divise degli antichi imperatori, e una corona settemplice, simbolo delle
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