Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
RIGA — R1GAS o RHIGAS COSTANTINO
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si consacrò colle sue tre figliuole a quest'opera santa: fu approvata dal cardinal di Lorena, vescovo di Toni, nell'anno 1629, nel 1634 da papa Urbano Vili, e da Alessandro VII nel 1662, sotto la regola di sant'Agostino.
Le penitenti Bono ammesse a vestir l'abito e professare quando si scorgano in esse contrassegni non dubbii di conversione e vocazione, ma non possono occupare i primi posti della casa. Si ricevono a penitenza non solamente le femmine che entrano volontariamente nel monastero, ma anche quelle che vengonvi rinchiuse per autorità dei magistrati.
Vedi Helyot, Storia degli ordini religiosi (t. iv).
RIGA (in lettonio Eigho; in estonio Biolin) (geogr. e stor.) — Capoluogo e piazza forte del governo di Livonia (V.) in Russia, sede del governatore generale delle tre provinoie del Baltico (Livonia, Estonia e Curlandia), che è in pari tempo governatore militare di Riga, dopo Pietroborgo la più importante città commerciale della Russia sul Baltico, edificata sulla sponda destra della Duna, che vi si traversa, dopo il 1701, sopra un ponte di barche lungo circa 500 metri, è situata a parecchi chilometri dal golfo di Riga in una contrada sabbiosa in addietro. Giace a 56° 57' lat. N. e 21° 45' 55" long. E. Dista 600 chilometri da Pietroborgo al S. 0. Dopo essersi alleggerite le navi ponno risalire fino alla città; ma il vero porto trovasi all'imboccatura del fiume che difende la fortezza di Diloamùnde. La città, circondata di forti bastioni, e dalla parte di terra di fossi profondi pieni di acqua, comprende tre sobborghi, quello di Mittau, quello di Pietroborgo e quello di Mosca. La costruzione è generalmente moderna, ma le case sono in legno. Gli edifizi principali sono il palazzo di città, il castello costrutto nel 1515 e spesso riattato dipoi, in cui abita il governatore generale e trovansi le principali amministrazioni locali ; il palazzo della nobiltà livornese, la nuova casa degli orfani, la Borsa, il gran magazzino della Corona sulla piazza della Parata, che serve di deposito alle merci che non hanno ancora pagato i diritti doganali, e finalmente il grande ospedal militare. La popolazione sommava nel 1858 a 72,136 abitanti e nel 1881 a 168,844. Avvi un collegio, due scuole di circolo, numerose scuole elementari e molti stabilimenti particolari d'iBtruzione pubblica, dodici chiese in pietra, delle quali quattro russe, una cattolica, una riformata, una anglicana, e fra le chiese luterane la bella chiesa di S. Pietro, notevole per le alte sue torri , ed undici in legno (delle quali tre luterane), una cappella di Fratelli Moravi, ed una sinagoga. Avvi anche un seminario per l'educazione dei preti lettoni, estonii e russi, posto sotto la direzione d'un archimandrita ; varie società letterarie, scientifiche ed artistiche, un teatro e un gran numero d'istituti di beneficenza. Fra la città e il sobborgo di Pietroborgo trovasi il parco Woehrman; la città ò contornata di bei passeggi. Gli abitanti, tedeschi la più parte e protestanti, vanno distinti per la loro ricchezza e la elegante urbanità delle loro maniere. Sono industriosissimi e fanno un commercio ragguardevole, soprattutto in grani, che spediscono in tutte le parti del continente, del pari che in canapa, lino e legno.
Riga fu fondata nel 1201, al confluente del Ri-gebach e della Duna, dal vescovo di Livonia Alberto d'Apeldorn, antico canonico di Brema, dopo che i navigatori di Brema ebbero fatto conoscere quella contrada nel 1150. Nel 1522 Riga adottò le dottrine della riforma, e conservò la sua indipendenza fino al 1581, in cui passò con la Livonia sotto l'autorità della Polonia. Gustavo Adolfo se . ne impadronì nel 1621. Nel 1700 fu assediata sotto Augusto II dai Sassoni; e gli Svedesi sotto Carlo XII se ne impadronirono il 18 luglio del 1701.
I Russi se ne impadronirono l'il luglio 1710 e l'hanno poi conservata ; nel 1768 la maggior parte del sobborgo di Pietroborgo divenne preda delle fiamme. Nel 1812 arsero pure i Francesi la maggior parte dei suoi sobborghi. Nell'anno 1814 soffrì molto per lo improvviso scioglimento dei ghiacci della Dvina. Questa città gode mai sempre dei privilegi ragguardevoli statile da ultimo confermati da Caterina li.
RIGAGNOLO (agric.). — Si dà questo nome generalmente a certe fosse poco profonde, fatte o con la vanga o con la zappa o con l'aratro, per dare uno scolo alle acque piovane ; ma per estensione viene applicato nelle piantonaie a quelle piccole trincero, nelle quali si collocano i piantoni troppo deboli per essere disposti a scacchiera , e nei giardini allo scavo di quelle piccole righe ove si spargono i semi, il prodotto dei quali si vuole disposto a linee o file.
La fattura dei rigagnoli nel primo loro significato è d'un uso frequentissimo in agricoltura, specialmente nei paesi piani ed argillosi. Vi sono delle località ove senza di essi non si potrebbro spesso ottenere raccolte di cereali, perchò i campi vi vanno soggetti ad essere annegati dalle acque. L'indicare i casi in cui si rendono necessarii è cosa impossibile, giacché la natura e la disposizione del terreno devono sole sempre determinarli. Ci limiteremo dunque a raccomandare di non risparmiarli per futili ragioni di economia.
Nel secondo loro significato i coltivatori di pian-tonaje traggono gran partito dai rigagnoli. Hanno essi ordinariamente 15 centimetri di larghezza ed . altrettanti di profondità. Vi si collocano i piantoni i vicini, a 5 centimetri cioè di rispettiva distanza, perchè non vi devono restare che un anno (raramente due). All'articolo Piantonaja si trattano varie cose relative al presente.
Quando i rigagnoli sono destinati a ricevere le seminagioni, basterà il dar loro una profondità di 25 a 50 millimetri. Vengono spesso anche descritti col-l'estremità del manico d'un rastro, che si fa sdrucciolare lungo un cordone. Questo metodo di seminare ha dei vantaggi sensibili sopra l'altro detto a mano volante (V. Seminagione). Esso è adoperato dall'antichità più remota negli orti, e comincia ad esserlo nella grande coltivazione, principalmente in Inghilterra.
RIGANO (marin.). - Legatura o nodo che serve a fare il dormiente delle scosse di gabbia in capo ai pennoni maggiori, o della vetta di un paranco, di un cavo buono e simili.
RIGAS o RHIGAS Costantino (biogr.). — Uno dei più ardenti promotori della sollevazione dei Greci.
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