Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

Pagina (348/415)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      RT0AT7LT ADOLFO GIORGIO - RIGAULT DE GENOUILLY CARLO 847
      c «imposta in età di diciannove anni, gli procace ò lWcizia del presidente de Thou, il qnale gli fece otienere, dopo la morte di Casaubono, il posto di custode della biblioteca del re. Rigault divenne successivamente consigliere al Parlamento di Metz, procuratore generale dellaCamera sovrana di Nancy, e finalmente intendente della provincia di Toul, ove morì. Oltre le traduzioni latine di Onosandro, d'Artemidoro e di alcuni antichi autori oneirocri-tici, pubblicò edizioui con note, osservazioni e correzioni di Fedro, Marziale, Giovenale, Tertulliano, Minuzio Felice, San Cipriano e Commodiano. Fra le altre sue opere citeremo: Accipitrarice rei scriptores nunc primum editi; accessit liber de cura canum (Parigi 1612); Rei agrarice scriptores (ivi 1613); Vita Vetri Puteani (ivi 1652). Nel suo Commentario su Tertulliano sostenne cbe Gesù Cristo era, contrariamente all'opinione comune, di aspetto volgare, il che occasionò la dissertazione De puU chritudine Chisti di Yavasseur.
      Vedi Perrault. Hommes ittustres.
      RIGAULT Adolfo Giorgio (biogr.). — Il troppo celebre procuratore della nefasta Comune di Parigi, nato di onesta famiglia in detta città nel 1846; ivi morto fucilato il 21 maggio 1871. Compiuto il corso ginnasiale, si abbandonò ad ogni scapestreria, per guisa cbe divenne in breve uno dei più irre- , quieti ed audaci agitatori del quartiere latino. Si i poBe a scrivere un giornale compilato da studenti \ della sua risma, di opinioni socialistiche e mate- « rialiste. Indisposto della persona, ostentava la sua deformità, che accordavasi a meraviglia colla sua petulanza. Eroe da trivio, fu al congresso degli j studenti in Losanna, e primeggiò nei tumulti del > quartiere latino, che cagionarono nel dicembre del ; 1865 tanti disturbi alla polizia di Napoleone III. Scoppiata la rivoluzione del 4 settembre 1870, tosto offerse i. suoi personali servigi alla prefettura di polizia, furono accettati; ed egli diedesi a intrigare e scompigliare, e fu dei principali autori della sollevazione del 31 ottobre, per cui si venne ad irreconciliabile scissura tra i repubblicani rossi e moderati. Egli si dimise dal suo uffizio, e fattosi subito collaboratore al giornale Patrie en danger, scagliò contro il Governo, appellandolo traditore, e contro i Prussiani le più violenti invettive. L'insurrezione del 18 marzo 1871 coronò alfine i suoi voti; venne proclamata in Parigi la repubblica sociale, ed egli, in qualità di delegato della medesima, arrogossi la prefettura di polizia, imprigionando il prefetto instituitovi dal Governo. Confermato procuratore e membro della Comune nelle elezioni del 26 marzo, si mise furioso ad incarcerare ragguardevoli personaggi , a sopprimere i giornali dell'opposizione ed attuare la legge dei sospetti e delle spie. Indossata una strana divisa, andavasi aggirando per le carceri ad insultare le vittime del suo furore, annunziando alle medesime il di della morte. Quanto più peggioravano le condizioni della difesa e della Comune, tanto più crescea in lui la sete di sangue elasmania della distruzione. Istituì, il 18 maggio, una Commissione per processare i carcerati, la quale si sbrigò alla spiccia, e gl'infelici furono trucidati nei cortili di S. Pelagia e Mazas. Non si può ad evidenza dimostrare ch'egli abbia avutol'iniziativa del decreto per la fucilazione degli ostaggi e per l'abbruciamento di Parigi; ma gli è certo essere ciò in piena armonia co' suoi principi) e coll'indole sua; ed è parimente certo cbe il Governo di Versailles s'impadronì di un suo ordine cosi sottoscritto: Uccidete Varcivescovo e gli ostaggi; incendiate le Tuileries ed il Palais Rogai. Deve egli da ultimo aver diretto in persona l'incendio della prefettura e del palazzo di giustizia.
      RIGAULT Angelo Ippolito (biogr.). — Professore e scrittore francese, nato il 2 luglio 1821 a Saint-Germain-en-Laye, morto il 21 dicembre 1858 ad Evreux, studiò nel collegio di Versaglia, ed entrò nella carriera dell'insegnamento. Dopo avere insegnato rettorica a Caen, fu richiamato a Parigi, ov'ebbe una cattedra al collegio di Carlomagno, finché fu scelto precettore del conte Eu, primogenito del duca di Nemours. Dopo la rivoluzione di febbraio accompagnò il suo allievo a Claremont, ma ricondotto in Francia dal desiderio di rivedere la propria famiglia, fu nominato professore di rettorica a Versaglia. Nel 1852 scrisse i suol primi articoli nella Revue de Vlnstruction publique, di cui ebbe la direzione letteraria. Alcuni ottimi articoli gli schiusero le porte del Journal deS Débats (ottobre 1853), a un dipresso verso lo stesso tempo che otteneva la cattedra di rettorica al collegio di Lnigi il Grande. Il 29 novembre 1856 sostenne tesi di dottorato (la Critique littéraire de Lucien e YHistoire de la querelle des anciens et des mo-dernes) con tale uno splendore, che i suoi giudici gli dissero, ricevendolo: < Voi date una festa alla Università ». Nominato, alcuni giorni dopo, supplente al corso di eloquenza latina al Collegio di Francia, fece sui Padri delia Chiesa una serie di lezioni eccellenti, nelle quali sapeva prendere i toni più svariati pur conservando una nobile eleganza. Invitato dal ministro a cessare la compilazione ai Débats, preferi rinunciare all'insegnamento superiore, ed approfittò de'suoi ozi per dettare Revue de quineaine (dal 26 novembre 1857 al 28 di ottobre 1858), in cui sviluppava soprattutto riflessioni morali che lo scritto del giorno gli suggeriva, con la facondia lieta e frizzante di un bel parlatore in eletta brigata. Reduce da un viaggio in Isvizzera, trasferissi ad Evreu nella famiglia della moglie sua, ove nell'ottobre stesso sentì i primi attacchi del male che doveva rapirlo ai vivi. Un giorno, mentre stava scrivendo, la sua memoria si turbò; smarrì il filo delle idee, e una tristezza profonda s'impadronì di lui. Ogni lavoro mentale gli fu vietato; ma non ostante queste precauzioni il male si aggravò, e lo spense a trentasett'anni, vittima di un lavoro eccessivo e dell'attività divorante di spirito. La sua Histoire de la querelle des anciens et des modemes fu premiata dall'Accademia francese. Le sue migliori Revues de quineaine furono riunite sotto il titolo di Conversations littéraires et mo-rales (Parigi 1859). Egli pubblicò eziandio un'edizione d'Orazio, preceduta da uno studio compiuto su quel poeta (ivi 1856).
      Vedi: P. Mesnard, Notice sur A. H. Rigault ~ Journal des Débats (die. 185N).
      RIGAULT DE GENOUILLY Carlo (biogr.). — Ammiraglio francese nato il 12 aprile 1807 in Rocherfot
      t^ooQle


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 1)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

Pagina (348/415)






Wcizia Thou Casaubono Parlamento Metz Camera Nancy Toul Onosandro Artemidoro Fedro Marziale Giovenale Tertulliano Minuzio Felice San Cipriano Commodiano Accipitrarice Parigi Rei Vita Vetri Puteani Commentario Tertulliano Gesù Cristo Chisti Yavasseur Perrault RIGAULT Adolfo Giorgio Comune Parigi Losanna Napoleone III Patrie Governo Prussiani Parigi Governo Comune Comune Commissione S. Pelagia Mazas Parigi Governo Versailles Uccidete Varcivescovo Tuileries Palais Rogai RIGAULT Angelo Ippolito Saint-Germain-en-Laye Evreux Versaglia Caen Parigi Carlomagno Nemours Claremont Francia Versaglia Revue Vlnstruction Journal S Débats Lnigi Critique Lucien YHistoire Università Collegio Francia Padri Chiesa Débats Revue Isvizzera Evreu Histoire Accademia Revues Conversations Parigi Orazio Mesnard Notice Rigault Journal Débats RIGAULT DE GENOUILLY Carlo Rocherfot Qle Rigault Fra