Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
RIGHI o RlGl
Berna, non che dieci grandi e sette piccoli laghi. Da quell'altura lo spettacolo del sole nascente o del sole cadente è uno dei più sublimi che possansi immaginare. L'aere puro e vivificante che vi si re spira, in un col latte squisito che vi si beve, vi rende la sanità a molti malati.
La via ferrata sul Righi è una delle più ardite imprese dei nostri tempi, che torna a grande onore dei signori Naef, ingegnere Zzchocke e Riggembacb. Quest'ultimo aveva ottenuto da dieci anni un brevetto pel sistema di esercizio adottato su questa linea, e dovette lottare contro enormi difficoltà per far trionfare le proprie idee. Ad Olten venne dapprima fondata una grandiosa stazione di prova, sulla quale si sperimentarono i diversi sistemi proposti per le ferrovie di montagna, come il Fell, il Wetli, ecc., e dalle esperienze fatte risultò preferibile quello di Riggembach a dentiera. La linea comincia su una piattaforma girevole orizzontale di 12 metri di diametro, posta sulla sponda del lago, e sale con pendenza del 6 Vs °/o sino al villaggio di Vitznau, ove assume quella del 25 °/0, che conserva, con molte curve di 180 metri di raggio e con qualche livelletta intermedia del 22, sino alla estremità. A circa 304 metri d'altezza si trova una galleria lunga metri 67,50 senza rivestimento, e dopo di essa un burrone di 30 metri di profondità, che vien passato con un viadotto a 3 travate di metri 24,50 d'ampiezza, posto in pendenza del 25 e in curva di 180 metri. Le pile sono costruite da castelli metallici di 10,80 e 8,10 d'altezza fissati su zoccoli di granito. La distanza fra le travi è di 2,10, e quella fra i parapetti di 4,22. Le rotaje e la dentiera sono disposte sul viadotto su lunga-rine. A metà circa della lunghezza della linea, siila stazione di Freibergen, si trova uno scambio destinato a far passare su un binario laterale un treno discendente, per lasciare il posto ad un treno ascendente. All'estremità inferiore della linea, vicino alla piattaforma, v'ha una rimessa macchine a tre binarii, e alle estremità e nel punto di mezzo della linea si trovano tre stazioni di alimentazione, provviste mediante la pressione naturale. Furono inoltre necessarie molte trincee in roccia, numerosi ed elevati muri di sostegno e una quantità di passaggi a livello e cavalcavia per pedoni e veicoli. È molto interessante il modo con cui vennero eseguiti su questa linea i movimenti di terra. Naturalmente i trasporti non poterono avvenire mediante carri. Essi vennero fatti soltanto in discesa o lateralmente mediante piccole slitte di Vi ftd V& di metro cubo di capacità. Il terreno era mantenuto un po' fangoso versandovi dell'acqua; un uomo reggeva la slitta davanti mediante due stanghe ad essa fissate e un altro di dietro spingeva e frenava. All'ascesa le slitte vuote erano guidate da due uomini, l'inferiore dei quali portava le aste sulle spalle e l'altro guidava il movimento colle mani. I blocchi di granito pei muri di sostegno, ponti e acquedotti si trovarono per fortuna lateralmente alla via, sotto forma di massi erratici, abbandonati dagli antichi ghiacciai; si lasciavano semplicemente cadere al sito d'impiego o si gridavano per vie laterali. Gli operai erano per la maggior parte italiani. Con una pendenza cosi sentita e con un terreno in moltiponti inacces8ibilé, il tracciato fu straordinaria* mente difficile a Studiarsi ed eseguirsi, ma venne ciò nonostante scelto molto felicemente, con lavori relativamente limitati e lasciando quasi dovunque libera la vista del làgo e dei monti circostanti. Da principio la linea 4 diretta al S. O. verso le rocce di Vitznau ; dal tudnel poi si volge al N. O. verso i bagni, e su questa via i passeggeri seduti all'in-dietro vedono il magnifico panorama delle Alpi e del lago e volgono lo sguardo nelle valli di Lucerna, Alpn&ch, Buochs e Wàggis.
L'armamento della ferrovia è costituito da leggere rotaje V ignoles di 80 millim. d'altezza, £5 di larghezza al piede, 31 al fungo e 9 all'asta; pesano chilogr. 16,5 al metro corrente e sono munite di stecche ai giunti. La larghezza è l'ordinaria di metri 1,435, ad ogni 3 metri si trovano quattro traverse di quercia lunghe m. 2,40. Queste traverse sono collegate fra lot-o all'estremo del binario da lungarine di legno fissate su di esse a vite onde costituiscano un solido telajo. Ad ogni 3 metri le traverse sono o incassate nella roccia o in quadri di granito ovvero fissate mediante cemento, onde impedire uno scorrimento longitudinale del binario. Sull'asse delia via è disposta una dentiera di sbarre ad ] collegate fra loro da aste prismatiche a sezione evolvente, che servono come denti. Si è avuto riguardo alla dilatazione dei singoli pezzi lunghi 3 m., e nelle curve si piegò la dentiera ad arco di 180 m. di raggio. Le traverse di giunto hanno la sezione trapezia, e su di esse è fissata la dentiera mediante ferri d'angolo. Un'asta dentata lunga 3 metri pesa circa 200 chilogrammi ed è fissata con 16 chiavarde a vite sulle traverse e con stecche alle aste successive. Il ballast è formato di grossa ghiaja e pietra spaccata ed ha circa 30 centimetri di spessezza. La posa dell'armamento fu molto rapida. I materiali d'armamento, i punti in ferro, ecc. dovettero essere portati su battelli a Vitznau, e di là con locomotive e carri merci al sito d'impiego. Un treno viaggiatori è sempre costituito d'una locomotiva a due assi e d'un veicolo pure a due assi e a due piani capace di 80 viaggiatori. Il veicolo viene spinto all'insù dalla locomotiva e sostenuto da essa all'ingiù; potrebbe però anche discendere da solo, perchè dei freni potenti possono arrestarlo quasi istantaneamente. La velocità ordinaria è però molto lieve, non supera quella d'un buon camminatore; in un'ora e un quarto si compie il viaggio dei 5500 metri.
La locomotiva ha 120 cavalli di forza, il vapore viene prodotto da una caldaja tubulare verticale nelle massime pendenze ed inclinata nelle deboli. Sul d&vanti delle macchine v'ha uno spazio a cancellata per bagagli, e dietro il serbatojo d'acqua e di combustibile. Il peso della locomotiva è di circa 10 tonnellate. L'asse motore porta una ruota dentata in acciajo fuso, mossa coll'intermezzo di una trasmissione nel rapporto da 1:3 dagli stantuffi a vapore e che ingrana nella dentiera posta sull'asse. Le ruote hanno i cerchioni conici con ribordi e sono fissate sugli assi mediante mozzi molto lunghi. Lo sviamento del convoglio è impedito da robusti ferri d'angolo annessi al veicolo e che abbracciano le guancie della dentiera. La discesa avviene me-
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