Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
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Fig. 5693. — Rimici, ponte di marmo sulla Marrcchia.
pure la Piazza Cavour. La Porta Romana è nn arco trionfale eretto in onore di Augusto. 11 Palazzo del Comune, che sorge sulla piazza Cavour, possiede pregevoli dipinti, fra gli altri del Ghirlandajo e di Gian Bellini. Sorge in mezzo alla piuzza una statua in bronzo del papa Paolo V. Dietro il teatro Vittorio Emmanuele si vede ancora l'antico castello dei Malate3ta. La Biblioteca, nella via Gambalunga, fondata nel 1617, conta 23,000 volumi. Fuori delle mura vi sono alcune traccie di un antiteatro, ed altri avanzi dell'antichità. Il porto di Rimini alla imboccatura del Marecchia è così pieno di arena, che soltanto i piccoli legni vi possono entrare. ma i frammenti di marmo, dei moli, ecc. attestano che esso era un tempo di una grande importanza. Rimini possiede alcune manifatture di seta, cristalli e porcellana, ed il territorio dei contorni essendo molto fertile, la città fa un commercio considerevole di biade, e fornisce gran quantità di pesce alle città vicine.
Fu questa città, secondo gli antichi geografi, una delle più importanti e celebri dell'Umbria, sulla costa dell'Adriatico, rasente la foce del fiume Arimino (Ariminus, oggi Marecchia), da cui trasse il suo nome (Fest., 8. v.) e non più di 14 chilom. distante dal Rubicone, che formava la frontiera della Gallia Cisalpina. Strabone afferma che fu dessa in origine città umbrica; dev'essere passata poscia in potere dei Galli Senoni, nel tempo che erano costoro i padroni di tutto codesto tratto tra gli Appennini e il mare ; ma non se ne fa meuzione alcuna nella storia prima dell'anno 268 av. C., in cui i Romani, espulsi i Senoni da tutta codesta parte d'Italia, piantarono una colonia in Rimini. La posizione della medesima, all'estremo limite d'Italia verso la Gallia Cisalpina, e propriamente al puuto dove le ultime pendici degli Appennini discendono fino all'Adriatico senza interruzione fino alle Alpi, la resero un posto militare della massima importanza, e fu considerata a buon diritto qual chiave della Gallia Cisalpina da un lato, e della costa E. dell'Italia dall'altro (Strab., v, p. 217-26:
-Poi. in, 61; Liv., Epii., xv; Eutrop., n, 16; Veli. Pater., i, 14). Al tempo stesso il suo porto alla foce del fiume conservava le sue comunicazioni per mare col S. dell'Italia, e più tardi anche coi paesi del lato opposto dell'Adriatico. L'importanza di Rimini crebbe ancor più coll'apertura, nel 221 av. C., della via Flaminia, che conduceva diritto a Roma, e successivamente, nel 187 av. C., della via Emilia, che stabiliva una comunicazione diretta con Piacenza. Rimini quindi comparisce sovente nella storia romana, sostenendo uua parte ragguardevole; e fu occupata di già, nel 225 av. C., da un esercito ro mano durante la guerra gallica; fu nel 218 av. C. il luogo su cui diresse Sempronio le sue legioni per opporsi ad Annibile nella Gallia Cisalpina; e per tutta la seconda guerra punica fu uno dei punti a cui avevano annessa i Romani la più grande importanza strategica, e che di raro omisero di custodirla con valido presidio (Polyb., u, 23; ni, 61, 77; Liv., xxi, 51; xxiv, 44). Viene di bel nuovo ricordata come conservante simile posto durante la guerra gallica, nel 200 av. C., ed anche nelle guerre civili di Siila e Mario, nelle quali ebbe molto a soffrire, dacché, occupata da Carbone, fu per vendetta orribilmente saccheggiata da Siila. Allo scoppio delle ostilità tra Cesare e Pompeo, prima cura del primo si fu quella d'impadronirsi di Rimini, donde diresse le susseguenti sue operazioni tanto coatro l'Etruria quanto contro il Piceno. Si mantenne pure cospicua al tempo delle guerre di Antonio ed Ottavio, nella guerra civile tra Vitellio e Vespasiano, e cinque secoli più tardi nella grande lotta tra i Goti e Belisario (Procop., B. G.t n, 10, ìli in, 37; iv,28; TacHist., m, 41, 42; Appian., B. C., i, 67, 87, 91 ; n, 35; in, 46; v, 33; Caes., B. C.y i, 8, 11 ; Plut., Ccbs., 32; Cic., ad. Fam.} xvi, 12; Verr., i, 14; Liv. xxi, 51 ; xxiv, 44; xxxr, 10, 21; Poi., n, 23; in, 61, 77). Nè dal solo puuto di vista militare fu importante Rimini, apparendo essere stata fin da principio florida colonia ed una delle diciotto che, uel 209 av. C., non ostante le strettezze eccessive della seconda guerra punica, potè somministraret^ooQle
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