Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      RtNFONDIMENTO o RlPtJNZlONB
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      gruppo, d'un busto o d'altro, per dare il necessario finimento all'opera prima di esporla all'altrui vista. Se il getto fu eseguito a modello perduto, in nn pezzo solo, il rinettamento consiste nel tagliare i bastoncelli cbe servivano di sfiatatoi, nel tagliare i conduttori del metallo, nel togliere via le sbavature che provennero nella riunione dei tarselli, e nel levargli l'anima, e nelle cesellature. Se poi il getto è a staffa, in più pezzi disgiunto, per essere quindi riunito, allora a quasi tutte le operazioni precedenti vi si aggiunge quella ancora di commettere insieme i varii pezzi, oude esposto sembri gettato di un pezzo solo. Quest'operazione del commettere i varii pezzi è la più lunga e la più difficile, perchè secondo la quantità del metallo, e la forza e la qualità della terra ond'ò composta la forma, i pezzi più o meno si dilatano, e mai non avviene che riescano così precisi da non aver bisogno d'essere allargati o ristretti a martello affinchè combacino. E quindi ne avviene che i getti a staffa hanno assai minor pregio artistico di quelli a modello perduto, perchè necessariamente per quest'operazione si allontanano dal tipo che dovrebbero con tutta precisione riprodurre, e che riproducono i getti interi a modello perduto. Ma fuori di quest'ultima operazione, cui non sono sottoposti i getti a modello perduto, questi richiedono un assai più lungo riuettamento, a cagione dei molti sfiatatoi esterni, che souo necessarii a fine che tutta la forma s'imbeva, ma d'altra parte non avendo commessure da ricoprire, possono ricevere uua più lucente e bella patina, e durano immeusamente più dei primi, i quali a lungo andare finiscono per mostrare le giunte e gli attacchi, e presentare un appiglio alla propria distruzioue. Perchè il rinettamento riesca bello ed approprialo, è necessario che quegli che lo dirige sia buou artista, se non inventore (perchè ad eseguire le cose altrui non si richiede invenzione), almeno valente esecutore. Ed assai meglio sarà se quegli che ha ideato il modello, può eseguirne la forma, dirigere il getto, o rinettare egli stesso quelle parti che richiedono maggior perfezione. Così appunto faceva Benvenuto Cellini ; ed il suo Perseo che sta nella piazza granducale di Firenze, ebbe non solo da lui l'espressione e il finimento nel modello, ma ancora tutte le cure cbe si richiedono nella forma, nel getto e nel rinettamento. Gli instrumenti onde si valgono a rinettare, sono strozzi, ciappole, bulini, ceselli, puntelli , scarpelli, lime, scuffine e raspe ; e con questi tolgono dove bisogna, e dove pur bisogna spingono iudentro ajutaudosi di martelli e degli altri instrumenti da cesellatore. Finito il lavoro coi ferri, si dà il pulimento colla pomice ; indi l'opera si lava o con aceto o con acqua satura di sai marino o con altra preparazione, per darle la patina. Tanto più pregiato è il getto, quanto men bisogno ha di lavoro pel rinettamento, quanto meglio esprime le più fini e delicate parti del modello, e quanto il bronzo è più equabilmente sottile in ogni Bua parte.
      RINFONDIMENTO o B1PUNZI0NE (veter.). — Con questi nomi volgari e cou quello tecnico di podo-fU-gmatite è indicata in zoojatria una flemmasia acuta o cronica del piede, propria del cavallo e delbue. Disgraziatamente ella offre nella sua manifestazione sintomi analoghi a quelli di molte altre fiemmasie, e può essere facilmente confusa con altre infermità, colle quali ha molta semeiotica somiglianza, in guisa che non è raro che, confidati essendo gl'infermi ad inesperti curanti, trovi il tempo di percorrere tutti i suoi periodi, e venire ad un punto di non esser più suscettiva di nna cura efficace.
      EHologia. — Gli antichi ippiatri ed agronomi latini dando a questa malattia il nopne di hordeatio, hauuo evidentemente dimostrato di riconoscere la grande parte che ha uella sua produzione un alimento eccitante e ricco di principii azotati, quale è quello costituito dall'orzo ed aucbe dall'avena, dalle fave, dal fromento e dalla segala, amministrati iu troppo graude quantità. Ella è però frequentemente dovuta alla perniciosa influenza dei lavori cbe richieggono uua grande celerità ed un notevolissimo tdispendio di forze, specialmente se eseguiti nella calda stagione, dalla stabulazioue troppo luugameute protratta, dagli arresti subitanei della traspirazione della pelle, dalla stazione forzata, e resa talvolta necessaria per la cura di altre infermità, e dalle traumatiche o meccaniche sofferenze e lesioni. Ned è raro che succeda ad altre malattie, e fra queste tengono il primo posto le congestioni intestinali, uou che le affezioni carbonchiose, e quelle certe infermità male determinate, di cui si cerca di dimostrare il carattere e la natura facendole consistere in una alterazione del sangue.
      Semeiotica. — Tipo acuto. Date le condizioni per cui un eavallo debba essere colpito dal rinfondi-meato, la comparsa dei sintomi locali, che deg-giono offrire l'espressioue vera della infermità, è sempre preceduta da siutomi generali, indeterminati, i quali lasciauo l'osservatore in una completa indecisione. L'animale è triste ed abbattuto, tiene la testa bassa, si alloutana dalla greppia, è in preda a tremori e rigidezza di reni, a sudori parziali o generali, e mostra nell'appoggio delle membra uua singolare instabilità. Ha uua respirazione accelerata e gemebonda, il polso teso, pieno, duro ed accelerato, le mucose apparenti injettate, la congiuntiva leggermente tinta in giallo, la bocca arida, non ha appetito e non evacua che feccie dure e figurate, e pochissima urina. Non trascorre gran tempo però senza che si svolgano i fenomeni prò-prii della malattia, quali sono l'aumento di temperatura che si osserva ai piedi affetti, e l'intimo dolore che ei dimostra sentire a queste parti dietro la più leggera scossa o compressione, la difficoltà somma nel muoversi e nel camminare, e qualche volta anche l'edema caldo ed il flemmone acuto che apparisce sopra un tratto, talvolta molto considerevole, delle membra. Se è uno solo il piede ammalato, è questo portato in avanti e sottratto in massima parte all'appoggio; se sono ambo i piedi anteriori che ne sono colpiti, l'animale porta in avanti tanto il bipede anteriore quanto il posteriore, nello scopo di liberare dall'appoggio il primo, e far gravitare la massima parte del peBo del corpo sopra il secondo. Allorquando è il bipede posteriore che è preso dal rinfoudiinento, allora l'ani-
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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 1)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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