Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      RIPALDA o RIPALTA - RIPATRANSONE
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      che comunicava ad uu gran parco piantato di viali di quercia, distribuiti in forma di stella, i cui raggi avevano per punto di vista la prospettiva d'un villaggio o d'un borgo del paese di Vaud.
      In Ripaglia Amedeo Vili, avendo convocato il 7 novembre dell'anno 1434 gli Stati della sabauda ducea, abdicò la sovranità in favore del suo primogenito; ivi istituì l'ordine equestre di San Maurizio, dichiarandosene gran mastro. Agli esercizi di pietà il duca ed i sei cavalieri, che insieme con lui eransi quivi ritirati, univano le dolcezze di un vivere agiatissimo, nè cessavano di mostrarsi con quell'aspetto di grandezza e di dignità, a cui eransi avvezzati nella Corte che avevano abbandonata. Quantunque vestiti di un abito monastico, di un mantello e di un cappuccio alla foggia degli eremiti, e portanti inoltre sul mantello la croce di San Maurizio , abbondavano di agi e di voluttà ; di cbe i famosi versi del Voltaire
      0 bizarre Amedée! De quel caprice ambitieux Ton àme est elle possédée?
      Ah! pourquoi t'arracher à ta douce carrière?
      Comment as-tu quitté ces bords délicieux,
      Ta cellule, ton vin, ta maitresse et tes jeux,
      Pour alter disputer la barque de Saint Pierre?
      Colà andarono a prenderlo i Padri del Concilio di Basilea, per farlo papa sotto il nome di Felice V in luogo di Eugenio IV che avevano deposto. — Per le restanti notizie che riguardano il duca, vedi Amedeo Vili {biogr.).
      RIPALDA o RIPALTA (geogr.). — Comune nel circondario di Larino, provincia di Campobasso, con 2382 abitanti.
      RIPALIMOSANO (geogr.). — Comune nella provincia e nel circondario di Campobasso. Abitanti 3735.
      RIPALTA (geogr.). — Tre comuni nella provincia di Cremona, circondario di Crema, R. Guerrina ' assai piccolo, R. Arplna, con 1102abitanti, e R. Nuova, con 1727 abitanti.
      RIPAMONTE Giuseppe (biogr.). — Storico, nato nel 15^3 a Tiguoue (nel Milauese), morto nel 1641 a Milano, fu canonico della Scala ed ottenne dal marchese di Leganez il titolo di {storiografo del re di Spagna. Abbiamo di lui : Historia Ècclesice me-diolanensis (Miano 1617-1618, in 3 voi.), opera stimata a cagione delle indagini che l'autore tolse a fare per invito espresso del cardinale Borromeo, De Peste Mediolani (ivi 1640), di cui si giovò il Manzoni nella sua descrizione mirabile di quella peste nei Promessi Sposi; Historiarum patria in continuationem Tristani Chalchi lib. XXI11 (ivi 1641-1643, in 3 voi. in foi.), con un seguito in vin libri (ivi 1648). « Le storie latine de) Ripamonte, dice Tiraboscbi, furono applaudite finché lo stile gonfio e ampolloso ebbe plauso; ma al risorgere del buon gusto ne sminuì di molto il pregio, e ai lumi della critica iuoltre vi si scoprirono molti errori ».
      Vedi Argelati, Bibl. Script. Mediol. (voi. i, pt. ii, pag. 370).
      RIPARBELLA (geogr.). — Comune nella provincia e nel circondario di Pisa, con 4039 abitanti.
      RIPA TEATINA (geogr.). — Comune nella provincia e nel circondario di Chieti, con 2910 abitanti.
      RIPATRANSONE (geogr. e stor.). — Città vescovile della provincia d'Ascoli, circondario di Fermo, con 6138 abitanti, è alta 493 metri sopra il livello del mare, ed è fabbricata sulla sommità e china d'uu colle, detto di Ripatransone, in aria pura e saluberrima. Fu costituita da quattro antichissimi castelli, di cui dura tuttavia il ricordo nei nomi dei quattro rioni in cui è divisa: Monte Antico, Capo di Monte, Rofflano ed Agello. La sua posizione naturalmente assai forte pel rapido pendio del monte, più il divenne per le opere onde fu munita, e che la resero negli antichi tempi inespugnabile, sì che ebbe il titolo di Piceni propugnaculum. Il tempo distrusse in gran parte la doppia cinta di mura guernite di merli e torri, da cui era difesa fintai secolo zìi, e che più volte furono distrutte e riedificate. Veggousi però ancora i cunicoli militari che girano sotto alla città quasi tutta, divisi in molti rami cbe comunicano fra di loro. Le vie interne sono regolari , ma i fabbricati non offrono in generale belle forme. È però notevole per la sua grande antichità il palazzo governativo, detto anche Apostolico , perchè spesso i legati della Marca vi facevano dimora. Iu alcuni dei palazzi principali cou8ervansi buoni dipinti, molte iscrizioni importantissime ed altri oggetti archeologici dissotterrati nei dintorni della città. Non ha gran tempo fu costrutto un pubblico teatro. Fra le chiese, parecchie distinguonsi per bontà d'architettura o per altri pregi artistici. Merita special menzione la cattedrale, in cui sono degui d'ammirazione, fra le altre cose, alcuni intagli in legno stupendamente condotti da Desiderio Bonfini. E buoni dipinti con ricchezza d'ornati ammiransi nella chiesa dei Filippini ed iu quella di Sant'Agostino. Siu dal principio del secolo xvi vi esistevano cinque ospedali, che nel 1559 furono riuniti in un sol fabbricato a Capo di Monte, e trasferito modernamente uell'ex-conveuto di Sau Francesco. Vi sono anche due monti di pietà e due monti frumentarii. Ultimamente vi fu fondata, per cura del benemerito vescovo Gentili, un'accademia detta Cuprense, la quale ha per iscopo non solamente promuovere con esercizi periodici lo studio delle umane lettere, ma eziandio d'investigare ed illustrare le antichità patrie.
      Le antichità di Ripatransone sono per vero importanti, e meritevoli degli studii degli archeologi i monumenti e gli oggetti rinvenuti nel suo territorio. Oltre a numerose iscrizioni lapidarie, si trovarono negli scavi fatti oggetti d'antichità d'ogni genere, quali sarebbero tombe etrusche, ornamenti militari, tripodi, candelabri, armille, bronzi e ferri lavorati, monete, patere, figuline e vasi di forma e pittura etrusche. Nou di rado rinvengonsi uegli avelli certi anelli di bronzo di varia forma e grandezza con cinque o sei nodi; è incerto a qual uso servissero presso gli antichi e per quale ragione si ponessero nei sepolcri unitamente ai cadaveri.
      La copia d'oggetti etruschi rinvenuti a Ripatransone fece credere agli archeologi che fosse colà edificata la Cupra marittima o, secondo altri , la Cupra montana, celebri città antichissime, e molte opere si scrissero e molto si tenzonò a tal proposito. Ma oggidì queste opinioni sono credute erronee, riconoscendosi piuttosto il sito di Cupra Marittima
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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 1)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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