Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      RISPETTO - RISPONSABILITÀ.
      in Marano, terra del mandamento di Grottamare presso la spiaggia dell'Adriatico, e quello di Cupra Montana nei dintorni di Massaccio. comune del mandamento di Jesi. Esiste invece a Ripatransone il castello etrusco detto Monte di Cupra, e a questo castello succedè, lungo tempo dopo la sua distruzione, la città presente.
      Il territorio di Ripatransone giace parte in colle e parte in piano. I colli sono rivestiti di vigneti e di ulivi; la pianura è feracissima ed abbonda di cereali e di erbaggi squisiti. Anche la coltivazione dei gelsi è assai florida, essendo fra le industrie del paese quella dei filugelli e della filatura della seta.
      Le guerre in che i Ri pani furono del continuo involti e l'indole loro bellicosa li spinse naturalmente a! mestiere delle armi, in cui segnalaronsi non pochi. Ma non per ciò fu trascurato lo studio delle lettere e delle scienze, nelle quali primeggiarono fra gli altri come giureconsulti Luca Ferretti e Gaetano Tanursi, come medici e filosofi Andrea Politi, Bartolomeo De Sanctis, G. F. Spina, Giuseppe Recco, Lorenzo Condivi, Ascanio Condivi, autore della bella Vita di Michelangelo Buonarroti, F. M. Tanursi , Teodoro Quattrini ed il padre Anton Luigi Vicioue. La sede vescovile di Ripatransone fu istituita da san Pio V l'anno 1571, e fu primo vescovo Lucio Sasso napoletano, poi cardinale.
      Molte opere antiche e moderne abbiamo alle stampe intorno a questa città, fra le quali citeremo le seguenti: G. Garzonio, De rebus Bipanis libellus (Ancona 1576) — Francesco Maria Tanursi, Memorie storiche della città di Ripatransone (Fermo 1793) — Antonio Luigi Yicione, Dell'esistenza di Ripatransone prima del 1198 (ivi 1827) — Giuseppe Neroni, Cenno sull'origine di Ripatransone (Ripatransone 1837) — Paolo Maria Paciaudi, Delle an tichità di Ripatransone (Ferrara 1741 ; 2a edizione, Ripatr. 1845).
      RIPE (geogr.). — Due luoghi in Italia:
      1° Ripe, comnne nella provincia e nel circondario di Ancona, con 2197 abitanti.
      2° Ripe San Genesto, in provincia e circondario di Macerata, con 1229 abitanti.
      RIPEI MONTI (lat. Rhipcei montes, gr. tk 'Pi7ta?« 5pyj) (orogr.). — Nome dato fantasticamente dai Greci ad una catena di montagne, le cui vette si erge vano al N. dell'orbe conosciuto dagli antichi, ossia del vecchio mondo. Collegasi probabilmente col vocabolo prrat, plurale di (soffio, buffa), che significa comunemente nella Grecia il soffiare fresco e pungente del vento boreale, del veuto oltramontano, ossia della tramontana, proveniente dall'Arcipelago greco, e che credevasi sprigionarsi furioso dalle caverne di cotesto fantastiche montagne. Nacque quinci l'idea della felicità di coloro che vivevano al di là di simili monti, unico sito esente dalle nordiche bufere. L'affinità delle due voci venne avvalorata dall'uso della forma 'Pnrai', fatto fin dal vn secolo av. C., dal poeta lirico Alcmano, per in dicare appunto i monti ; e così cotesto poeta fu il primo a valersi di un nome comune per significare anche il proprio delle mitiche montagne (Alcman., Fragm., p. 80). I due scrittori e storici contemporanei Damaste di Sigeo ed Ellanico di Lesbo, fio-
      renti entrambi, al pari di Erodoto, nel quinto secolo av. C., concordano nel collocare al di là delle favoleggiate tribù del N. i monti Ripei, da cui soffia il vento aquilonare, e dall'altro lato di questi, sulla marina, i monti Iperborei. Le leggende connesse con questa immaginaria catena di montagne durarono lunga pezza nella greca letteratura, come può scorgersi dalle citazioni di Ecateo di Abdera ed Aristotele (Hecat., ap. JRlian. H. A., xi, 1; Arist., Metaph., i, 13; Sopb., JEd. Col., 1248; Schol. ad loc.; Strab. vir, p. 295, 299). Erodoto nulla sa di codeste Ripee montagne od Alpi dei Greci, sebbene la geografia positiva del Settentrione cominci propriamente con lui. Sarebbe vana fatica l'accertare ora l'identità della catena Ripea con altra oggidì esistente; dacché, mano mano che le cognizioni dei Greci progredivano, il mito geografico anch'esso procedeva sempre più al N., finché giunse al 40° di lat. al N. della palude Meotide e del Mar Caspio, tra i fiumi Don, Volga ed TJral o Jaik, dove l'Europa e l'Asia si confondevano l'una nell'altra in ampie pianure o steppe. Cotesto montagne dei venti avevano il loro posto nella leggenda del mito meteorologico degl'Iperborei, che ci vengono descritti come peregrinanti con Ercole fino al lontano Occidente. Cotesta descrizione meramente fantastica ebbe corpo e consistenza dalle geografiche scoperte, e sembra che Posidonio (ap. Athenvi, p. 223) abbia ravvisate in simile catena le Alpi. I poeti latini, attingendo alle greche fonti, facevano della catena Ripea l'estrema frontiera al N.; anzi Lucano assegnava ad essa perfino le scaturigini del Tanai (Lucan., m,273; Virg., Georg., i,240; Propert, i,6 3; Sii. Ital., ix, 459; Mela, i, 19, § 18;Plin., iv, 24;Amm. Marc., xxii, 8, § 38; Procop., B. G., iv, 6; Sid. Apoll., ii, 343; Jornand., Get., 16; Oros., i, 2). Negli autori più antichi la forma latina si é quella di Ripesi, ma con Plinio e tutti gli altri al medesimo posteriori diventò doppiamente aspirata, e si scrisse per conseguenza Rhiphcei. Nella geografia di Tolomeo e Marciano pare che la catena altro non sia che il suolo dolcemente elevantesi e dividente i fiumi che sboccano nel Baltico da quelli che si versano nell'Eusino (Ptol., ih, 5, § 15, 19; Marcian., Peripl.. § 39).
      RIPEN o RIBE (geogr.). — Il vescovato o diocesi più meridionale del Jutland in Danimarca, ha una popolazione di 161,000 abitanti sopra una superficie di 120 miriametri quadrati. Il terreno è generalmente maremmoso e perciò poco fertile. Il vescovado è diviso in tre baliaggi: Ribe, Veile e Rinkjoebing. Il baliaggio di Ribe aunovera 45,000 abitanti sopra una superficie di 38 miriametri quadrati. Il capoluogo conta appena 2500 abitanti. Nella cattedrale, la cui costruzione risale al secolo xu, trovansi le tombe del re Enrico Edmondo, assassinato nel 1137, e del re Cristoforo il Bavarese che vi fu incoronato nel 1252, e morì nella città nel 1259. È a Ribe, città allora ben più importante, che il re Cristoforo conchiuse nel 1330 la pace con Valdemaro III, e che il grande elettore di Brandeborgo firmò col re di Danimarca Federico III un trattato di alleanza offensiva e difensiva il 21 gennajo 1659. Poca è l'industria, sebbene vi si fabbrichino fini merletti, stoviglie e carta. LeLaOOQle


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 1)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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