Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
RIPERCUSSIONE - RIPIENO
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esportazioni consistono in grano, segala, orzo, tabacco, olio di colza, grosso bestiame, carne di porco, barro, pelli, sego, pesci, ecc. Le città più commercianti del vescovado sono Koldiog e Horsens sul Cattegat II 23 aprile del 1849 le troppe schleswig-holsteinesi sotto il generale Bonin furono scacciate da Kolding dalle danesi sotto Bulow, e anche nella gaerra del 1863 fra la Danimarca e gli Austro Prussiani Kolding fu il teatro di un combattimento, sfavorevole questa volta ai Danesi.
RIPERCUSSIONE {patol.). — Azione dei ripercassivi, o scomparsa di un tumore o esantema, seguita dalla ricomparsa della stessa o di altra malattia.
RIPERCUSS1V0 (.terap.). — Adjettivo aggiunto al nome di quei rimedii che valgono a far scomparire alcnne alterazioni morbose della pelle, siccome esantemi, ecchimosi, ecc. Fra i ripercussivi si annoverano il ghiaccio e l'acqua fredda, l'acetato di piombo, gli acidi allungati, le soluzioni alcaline parimente allungate, la fasciatura, ecc. La ripercussione è utile nelle affezioni cutanee che riconoscono unicamente una causa locale ed esterna, siccome, per esempio, una contusione, una ferita e simili; cosi dobbiamo andar cauti nel tentarla nelle affezioni della pelle in generale, giacché per
10 più esse provengono da qualche condizione universale, e vi sarebbe pericolo che avvenisse la retrocessione della malattia esterna con grave danno dell'individuo.
RIPETITORE CIRCOLO. V. Circolo ripetitore.
RIPETIZIONE (tecn.). — Orologio a soneria che indica l'ora ed i quarti quando tirasi o spingesi un bottone a ciò destinato. Negli orologi da tavolino
11 movimento si comunica alla soneria tirando un cordone fino al punto in cui si incontra qualche ostacolo alla trazione. In questi orologi la ripetizione si ottiene mediante la spirale dentata di un solo giro, ed il cui movimento si fa in modo che passi un solo dente per ora. La ruota delle ore, quella cioè che negli orologi fa il suo giro in un'ora, porta sul suo asse un rocchetto di quattro denti pur fatto a spirale, il quale dicesi lumaca dei quarti. Girando questa, fa passare ad ogni suo giro compiuto un dente della spirale superiore, che porta il nome di lumaca delle ore, la quale è mu nita di dodici denti. A ciascun dente di questa corrisponde un'ora determinata. 11 cordone che si tira per dar moto alla soneria si avviluppa sopra un tamburo munito di una molla spirale, la cui forza elastica serve a mettere in movimento la sonerìa. 11 numero delle ore e dei quarti che suoneranno dipende dalla quantità di cui si tira il cordone. Le lumache dei quarti e delle ore sono disposte in modo che il tamburo su cui si avviluppa il cordone non possa girare di più che fino al punto che corrisponde all'ora ed al quarto ultimo passato; cosicché tirando il cordone fino al punto che è permesso dalla condizione di mobilità del tamburo, l'ora non verrebbe indicata esattamente. Af finché questa cosa non arrechi verun errore nel risultato della ripetizione, si aggiunge all'orologio un apparato ingeguosissimo, il quale impedisce il movimento della soneria quando il cordone non sia sviluppato fino al punto conveniente. Un tale apparato prende il nome di o tutto o nulla.
Negli orologi da tasca si ottiene cogli stessi congegni che negli orologi da tavolino; la sola differenza consiste nella grandezza, nella forma e nella disposizione delle parti. Invece del cordone, avvi negli orologi da tasca un piccolo bottone metallico, il quale, premuto col dito, produce lo stesso effetto che il cordone quando si tira. Le ripetizioni sono per lo più munite di una sordina, la quale si può a beneplacito porre in contatto colla campana, e fa si che le ore ed i quarti suonino più sommessamente né si sentano che ponendo l'orologio presso l'orecchio. Sono anche munite di uu cougegno col quale si può arrestare il movimento della soneria, la qual cosa può essere utile quando questa venisse mossa per aver premuto involontariamente il bottone. Negli orologi da tavolino i martelli che suonano le ore battono per lo più su campane metalliche in forma di calotta e poste sopra l'orologio. Questa disposizione ingrandirebbe di troppo il volume degli orologi da tasca, motivo per oui in questi si preferisce ora più generalmente di ffer battere il martello sopra una lami-netta d'acciajo curvata circolarmente sul contorno della cassa. Vi sono anche ripetizioni a tatto, le quali indicano l'ora toccando col dito certe parti prominenti entro la cassa dell'orinolo.
RIPI [geogr.). — Comune in provincia di Roma, circondario di Frosinone, con 4005 abitanti.
RIPIDOLITE (miner.). — Minerale affine alla mica, silicato di allumina e magnesia idrata, che trovasi sui protogini delle Alpi e dei Pirenei in sottili cristalli a rialti umbelliformi.
RIPIENO (archit.). — È quella parte del muro ohe sta fra i due rivestimenti del medesimo. Si fìmno i ripieni per economia, quando difettando le pietre da taglio, di cui consta la corteccia esteriore, 8'alza l'altra corteccia o in mattoni o in pietre, e quindi si riempie il vano con rottami di pietre gittate alla rinfusa con calce, e quindi battute; ovvero con mattoni e calce, od altre macerie di minor costo. Se i ripieni sono di spesa assai minore che non sarebbe ove tutto fòsse fatto a pietre squadrate collocate a livello per tutto il sodo del muro, hanno tuttavia l'inconveniente di contribuir poco alla solidità reale ; essendoché un muro così fatto non regge molto alle spinte, ed ove il rivestimento si guasti, dànno facilmente luogo alla distruzione. Tuttavia, onde il ripieno sia costrutto con mattoni a strati regolari e ben incastrati e commessi colle pietre esterne, può benissimo aver molta robustezza, non per altro tale quale sarebbe se tutto fòsse di pietra da taglio. Fanuosi dei ripieni pure nei muri di soli mattoni, facendo i rivestimenti a strati regolari, e gettandovi dentro rottami con malta di calce o di terra alla rinfusa. Questi, non che commendare, devonsi altamente biasimare ; e la rovina di molti edifizi dopo pochi lustri dalla loro costruzione, proviene in gran parte da questa difettosa maniera di murare. Diconsi pure ripieni quei pezzi di muraglia che stanno nei vani fra muro e muro, come fra due pilastri, due piedritti, ecc.
RIPIENO (m«s.). — Riunione di tutti i registri di un organo, che hanno un colore uniforme e particolare all'organo, e non imitano gli altri strumenti;
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