Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      RISPETTO - RISPONSABILITÀ.
      i quali sono il principale, Voltava, la duodecima, la decimaquinta, la decimanona, la vigesimase• conda, la vigesimasesta, la vigesimanona, la *rt-gesimaterza, eco. Dicesi ancora parte di ripieno quella che nei pezzi di musica a grande orchestra ?iene raddoppiata, come, per esempio, i violini, le ?iole, i bassi nelle sinfonie, nell'opera, ecc., a differenza della parte obbligata o concertata, eseguita da una persona sola.
      RIPITTERI i zool). - Ordine di insetti creato da Latreille alle spese dei ditteri, e che contiene in-settini dalle ali grandi membranacee, piegate longitudinalmente a mo' di ventaglio.
      RIPORTO (dir. comm.). — Due differenti significati, ha questa parola nel linguaggio della Borsa. Nel primo senso essa esprime la conversione di una operazione a termine in un'operazione in contanti. 1 fondi pubblici, le azioni, i titoli fiduciarii insomma, sogliono avere un prezzo più alto quando sono negoziati a termine, che quando sono comprati a contanti: quando il 5 per 100 è a 71 a contanti ed a 71,40 a fin di mese, dicesi in Borsa che il riporto della rendita a fin di mese è di 40 centesimi. In questo senso il riporto ha per termine opposto e reciproco il deporto. Quando i ribassisti giungono alla liquidazione senza essersi provveduti dei titoli che hanno da consegnare, sono obbligati a comprare a qualuuque prezzo; ed allora il contratto a contante è più caro che la rendita a termine. La rendita restando a 71,40, il deporto è di 30 centesimi.
      Più sovente accade di dover usare la parola ri porto in un secondo significato. Essa allora esprime un prestito contro deposito di titoli, e può defi nirsi uu contratto col quale un capitalista compra a coutauti ed a prezzo inferiore un valore per rivenderlo alla stessa persona e nel momento medesimo, a credito ed a prezzo più elevato. — Io ho bisogno, per esempio di 31,000 lire: per procurar mene vendo a contanti ad un banchiere venticinque azioni della Bauca nazionale al prezzo di 1240 lire, e le ricompro immediatamente dallo stesso banchiere al prezzo di 1250, ritirabili alla liquidazione seguente. Il banchiere mi ha effettivamente prestato 31,000 lire ad un interesse usurario. Come beue osserva Proudhon, il riporto non è che una riproduzione dell'antico contratto di mohatra, col quale i reverendi padri gesuiti Escobar e Lessio avevano fornito alle coscienze timorate degli usurai un comodo mezzo, una facile transazione mentale, per spolpare tranquillamente i loro debitori.
      11 mohatra (dicono quei dotti casisti) è quella convenzione con la quale si comperano stoffe caramente ed a credito per rivenderle nell'istante medesimo, alla stessa persona, in contanti ed a buou mercato. Fa il mohatra colui che avendo bisogno di 20 luigi, compra da un mercante per 30 luigi di stoffe pagabili in un anno e gliele rivende nello stesso momento per 20 luigi soltanto.
      lu quel tempo lo leggi punivauo severamente il prestito ad interesse ; si trovò il mezzo di eludere la legge e di permettere non solo il prestito ad onesti interessi, ma eziaudio la più sfrontata usura. Era un delitto domandare il 6 per 100 a titolo di prestito ad interesse; era lecito prendere il 100 per 100 a titolo di mohatra1
      Gl'inventori del riporto invertirono l'operazione, conservandole però il suo originario carattere. Nel mohatra, il proprietario dei valori non è che un prestatore mascherato; nel riporto egli è un mascherato debitore. In entrambi i casi non si tratta di far altro che palliare uu'usura. Ecco alcuni esempi che viemeglio chiariscono l'indole di questa operazione borsale.
      lo posseggo 60,000 franchi, dei quali avrò bisogno in un mese o due; non posso investirli, per si breve tempo, in un affare di commercio, e per non lasciarli sterili faccio l'operazione segueute: compro del 3 per 100 a 67 a contanti, e lo rivendo subito per la fine corrente a 67,30.1 miei fondi sarauno disponibili per l'epoca in cui ne avrò bisoguo, ed intanto mi avranno fruttato durante questo mese 35 oentesimi di beneficio per oiascun vaglia, ossia il 40 per 100 all'anno. Se poi voglio prolungare la mia operazione: Ho operato un primo riporto a fine luglio. Devo rimettere ad X i titoli che gli ho venduti; tuttavia non ho ancora bisogno di svincolare il mio capitale. Compro allora una somma di valori eguale a quella che devo consegnare; il mio ultimo venditore farà la consegna ad X, e riceverà da lui la somma che doveva incassare io. Ritengo quindi i miei titoli. Posso rivenderli per la fiue di agosto, e ricominciare di mese in mese, o di bimestre in bimestre la slessa operazione, lu questo caso la mia compera diveuta un'operazione d'impiego; le mie compere di fiue di mese sono altrettante operazioni di speculazione; esse si trovano cousumate nei termini legali.
      V'ha interesse ad usare questo sistema quando alla scadenza del termine i fondi sono in ribasso. Ilo comprato a contanti del 4 ^a 89, lo rivendo alla fiue del prossimo mese ad 89,75. All'epoca della consegna il 41/. è ad 88. Ho tornaconto a comprare della rendita; perchè utilizzo la differenza fra 88 e 89,75, ossia 1 franco e 75, nel mentre che consegnando i miei titoli comprati ad 89, il mio guadagno non resta che di 75 centesimi. Dovrò in tal modo aspettare l'aumento. Se sono costretto a realizzare, il ribasso nulla mi fa perdere, perchè ho venduto a 75 centesimi di profitto. Quando al contrario i fondi sono in aumento all'istante della consegna, è necessario consumare la prima operazione, salvo a ricominciarne una identica nel mese susseguente. Così, nell'esempio precedente, supponiamo che i fondi siano saliti a 90 franchi, io non andrò certamente a comprare a 90 per consegnare ad 89,75; sarà il mio compratore che profitterà dell'aumento di 25 centesimi; ma nulla perderò, perchè ricevo 89,75, mentre non ho pagato che 89. Reciprocamente, coloro che hanno comprato titoli, ricorrono al riporto per prolungare un'operazione, che si liquiderebbe altri-mente con perdita.
      Ecco un esempio dato dal Proudhon. Compro 25 azioni della Banca di Fraucia a 3685 franchi. Si dichiara il ribasso e sono obbligato di vendere a 3675; ho dunque una perdita di 250 franchi semi fermo, e se liquido cosi la mia operazione. Ma ho fede nel ritorno dell'aumento; nel tempo stesso che vendo a 3675, ricompro per la fine corrente a 3680, supponendo che il saggio del riporto sia 4iLaOOQle


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 1)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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