Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
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RIPPLE MARK - RIPUARIIinfluente e ragguardevole. Nel 1725 conchiuse un trattato d'alleanza fra il re di Spagna e l'imperatore Carlo VI. Appresso fù creato duca e grande di Spagna, ambasciatore straordinario a Vienna, e al suo ritorno (nel dicembre 1725) assunse la direzione del Gabinetto coi portafogli degli affari esteri, delle finanze e della guerra. A breve andare però la vecchia nobiltà spagnuola, cbe non poteva perdonare a Ripperda la sua origine, cospirò contro di lui. Filippo per ristabilire pace nella sua Corte sacrificò il suo favorito nel 1726. Ma questi avendo commesso l'imprudenza di ritirarsi presso lord Stanhope, ambasciatore inglese, fu accusato di tradimento e chiuso nel castello di Segovia; due anni dopo, il 28 settembre 1728, ven-negli fatto evadersi, e riparò nel Portogallo e auiudi in Olanda, ove si converti di bel nuovo al protestantesimo. Di là trasferissi nel 1732 alla Corte di Muley Abdalla imperatore del Marocco. Secondo alcuui storici, abbracciò l'islamismo e sotto il nome à'Osman Pascià divenne generale delle truppe marocchine e assali gli Spagnuoli; ma sconfitto davanti Ceuta, fu relegato a Tetuan nel 1734. Ei tentò allora propagare un nuovo sistema religioso. Adulando ugualmente gli ebrei e i maomettani, che sono assai numerosi al Marocco, lodava Maometto più degli stessi musulmani. Lodava anche Mosè, Elia, David, e perfino Gesù Cristo, ma pretendeva che i cristiani, i maomettani e gli ebrei erano in un errore quasi uguale; i primi attribuendo troppo a Gesù Cristo, i secondi a Maometto, e gli ultimi nulla attribuendo nè all'uno nè all'altro. Secondo Ripperda, il Messia doveva ancor giungere. Egli faceva numerosi adepti, quando mori di malattia di languore. Secondo Chenier, al contrario, non è vero che Ripperda siasi fatto maomettano, nè che abbia mai comandato al Marocco. < Persone del paese che l'hanno conosciuto particolarmente, soggiunge Chenier, mi hanno assicurato ch'ei cessò di vivere a Tetuan senza aver mutato abito o religione ».
Vedi: P. M. B., Vie du due de Ripperda (Amst. 1739) — Memoirs of the duke of Ripperda (Londra 1739) _ Vida del duque de Ripperda.
RIPPLE MARK (geol. e miner.). — Così Lyell ha chiamato uua pietra alla superficie dell'arenaria, che sembra originata dall'agitazione dei materiali su 1 fondo dell'acqua.
RIPRENDERE (marin.). — Ritornare al punto di partenza, allorché calando ed alzando a leva a leva, si è giunti allo spazio che si può percorrere. Si riprende pure un paranco allorché i due bozzelli sono giunti a baciare, con lo scorciare quello mobile, sartiare la vetta ed incrociandolo nuovamente a tutta lunghezza. — Riprendere le sartie, le griselle , ecc., vuol dire raccorciarle quando son venute in bando per essersi allungate.
RIPRESA (mws.). — S'indica con doppia linea verticale accompagnata da punti, come :, o con Stagliato obliquamente, opppure g§g, o cosa simile,
che rimanda indietro ad un altro segno, acciò venga ripetuto un tal dato pezzo compreso fra i segni, e poi proseguito sino al fine totale della composizione.
RIPRODUTTORE (eoojatr.). — Animale destinato alla riproduzione. Le leggi dell'eredità e della cer-
nita (selection) debbono guidare nella scelta di un riproduttore. Bachewell fu il primo che applicasse su larga scala i buoni principii alla riproduzione delle razze ovine e poi alle razze bovine. Gli Arabi ed altri popoli allevatori di cavalli li applicarono empiricameute da lunga età alle razze equine. Se gì'incrociamenti non sono seguitati a lungo e con somma cura, il prodotto, dopo poche generazioni, riprende i caratteri della razza che si voleva modificare (V. Atavismo, Eredità, Rane e Specie).
RIPRODUZIONE (biol.). Azione con la quale gli essere organizzati, animali o vegetali, producono esseri simili a loro. Vario è il modo col quale la riproduzione si opera. — R. sessuale è quella che avviene per mezzo di germi (uova) fecondati, mercè il concorso di due elementi, l'uno femmineo (ovulo), l'altro maschio (spennato eoide). Gli organi sessuali sono talvolta riuniti in un essere solo; talora separati in individui differenti. Nel primo caso si ha ermafrodismo, monoecia, esseri monoici; nel secondo, unisessualismo. dioecia, esseri dioici. L'er-mafrodÌ8mo è iscompiulo o eterognmo, quando un essere solo non può fecondarsi da sè; cosile salpe sono maschi, poi femmine successivamente; nelle limaccio la fecondazione esige il concorso di due individui ; le limnee fanno officio di maschio con nn essere della loro specie, di femmina con un altro. L'ermafrodismo è compiuto o autogamo, quando un animale solo può bastare a se stesso: tali le stefa-nomie, le sinapti, le edwarsie, i pettini, ecc. La separazione dei sessi è intera in tutte le specie su->eriori. Allora la fecondazione è esterna o interna. 5 generalmente esterna nei pesci: le femmine fanno e uova, i maschi emettono i latti, e l'incontro dei due elementi si compie nell'acqua. Nei batraci è generalmente esterna, ora vi è un maggiore accostamento degli individui, e il maschio feconda le uova man mano che vengono fuori dalla femmina. La fecondazione si compie internamente e prima dell'emissione delle uova in alcuni pesci, nei rettili, negli uccelli e nei mammiferi. Questa fecondazione interna richiede Yaccoppiamento.
RIPUARII (lat. Ripuariio Ribuarii (stor. del M. E.). — Appellavansi con questa denomiuazione della bassa iatiuità le tribù stanziate alle sponde del Èeno, e propriamente ne' dintorni di questo fiume, e per conseguenza sulle sponde tanto del Beno, quanto della Schelda e della Mosa, corrispondendo a quei popoli che furono chiamati più tardi Lus-semborghesi, abitanti della Gheldria, del territorio di Juliers, ecc. Denominavansi nel primitivo nome Ruiers, Ruyers. Rives e Riviers, e furono costituiti amministrativamente in un ducato, che chiamavasi Ripuariense (Ripuariensis ducatus), e dividevasi in quattro comitati, giusta il riparto territoriale, registrato nei Capitolari di Carlo I il Calvo, della schiatta carlovingica, reguante dall'840 all'887. Formavano parte della confederazione dei Franchi, ed erano, dopo i Franchi Salii, la più potente tribù della nazione; ed allorquando questi s'inoltrarono nelle Gallio, i Ripuarii si sparsero nella parte occidentale , occupando il paese situato fra il Reno e la Mosa fino alle Ardenne. Nel tempo di Clo-doveo, il loro re Sigiberto risiedeva a Colonia. Clo-
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