Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      RISAJE
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      al sesso ed all'età, ciò devesi praticare specialmente nelle risaje, perchè uno squilibrio delle forze organiche nell'aria palustre lascia un lato scoperto al nemico che è pronto ad attaccare. Quindi è che vuoisi gran cura all'igiene delle abitazioni, delle acque, delle vestimenta, del corpo, e al genere di alimentazione.
      Tutti gli autori di igiene pubblica hanno studiato le migliori condizioni di una casa colonica nelle rissje, e tutti si accordano nell'ammettere le seguenti condizioni.
      Occorre prima di tutto essa abbia almeno un 200 metri di snolo asciutto tutto intorno ed elevato sul livello delle ajuole dagli otto ai dieci. L'ammattonato o il selciato del pian terreno deve essere elevato alquanto dal suolo, un 25 centimetri ; e tutto intorno alla casa deve esternamente girare uno strato di ciottoli o di mattoni per l'estensione di due metri. Il pavimento poi del pian terreno deve avere di sotto un grosso strato di gbiaja silicea, e sopra l'ammattonato. Miglior consiglio è poi di collocare tra lo strato di ghiaja e l'ammattonato un corso di tubi da fognatura, taluni dei quali abbiano comunicazione col difuori e convergano verso il focolare per modo che l'aria rarefatta dal calore vi si muova ed ascenda su pel camino nel quale il tubo finale dovrebbe aprirsi. In tal modo può di assai diminuirsi l'umidità delle camere terrene, dove la famiglia abita per le ore maggiori della giornata, le quali, ove la foguatura fosse eseguita con intelligenza ed ove l'aereazione fosse sufficiente per bene adatte finestre dalle quali entrasse abbondante luce e sole, giungerebbero ad un grado di asciutto da potersi dire salubri. Nè ciò è cosa nuova, ma già adottata nei paesi dove la scienza è applicata con buon intendimento ai bisogni della vita.
      Sarebbe a desiderare che le case avessero un piano superiore al terreno per dormirvi, che le finestre fossero così disposte da non aprir quelle che più prossimamente prospettano la risaja, nello scopo di allontanare più che sia possibile dall'interno delle abitazioni i principii miasmatici che esalano dalla superficie delle risaje. Ma questo precetto vorrà essere modificato a seconda delle circostanze topografiche, in relazione alla posizione della casa e della risaja più vicina in rapporto coi venti dominanti. Oudecchè, se i venti di levante in quella regione mettessero la casa sotto l'influenza di una risaja più lontana, sarà miglior consiglio aprire le finestre verso la risaja più vicina che fosse a ponente, perchè anche di questa il vento dominante porterà via i miasmi allontanandoli dalla casa. Quindi è che il precetto contenuto in quasi tutti i uuovi regolamenti sulle risaje e formolato cou identiche espressioni è troppo esclusivo e vuol essere interpretato iu correlazione con tutti gli altri dettami della scienza.
      La capacità di ciascheduna camera e la capacità relativa della casa al numero della famiglia che deve contenere, entrano nei precetti generali d'igiene . che furono dati nell'articolo Abitazione.
      I letami, che i contadini sogliono radunare sotto alle finestre ed innanzi alla porta di casa, vogliono invece essere portati alla maggior possibiledistanza, di cui il minimo prescritto dai nuovi regolamenti è di dieci metri, e meglio sarebbe di quindici. Perchè, oltre all'accrescere la potenza dei principii miasmatici, cotali esalazioni viziando profondamente la composizione dell'aria ambiente alla casa, possono farsi causa di febbri tifoidee, o di altra rea natura, o dar luogo ad una malsania generale dei membri della famiglia, i quali perdono nel corso dell'anno molti giorni di lavoro, cou grande scapito loro e della coltivazione.
      Dopo la casa vengono per importanza le acquo potabili, e per conseguenza i pozzi. Se questi nou sono ben profondi e rivestiti di cotto secondo le regole dell'arte, daranno sempre acque cariche di materie organiche in decomposizione, e perciò insalubri. Le migliori acque sono quelle che scorrono o si trovano depositate negli strati ghiejosi del suolo, e le sovrane quelle altre che scendono tra le roccie granitiche o le calcaree assai dure e pochissimo o quasi punto porose. Di queste ultime non possono sperare abbeverarsi gli abitatori delle risaje, di luoghi cioè posti in piano o in ampia vallata, lungi dalle montagne e perciò dalle roccie sopra nominate. Le basse regioni atte alla formazione di una risaja souo poste generalmente sopra terreno costituito di elementi più o meno piccoli, trascinati dalle acque che discendono da monti ed abbandonati da loro tosto che giungono al piano. Quanto più ci allontaniamo dai monti, quanto più entriamo nella pianura od ampia vallata, come, ad esempio, quella del Po, tauto più scompajouo le ghiaje ed il suolo mostrasi costituito di terreno sciolto e di fanghiglie argillose, terra generalmente atta a farne mattoni. Ma sotto a questi strati più superficiali, anche nelle località distanti dulie montagne, ne esistono dei gh aj >si che rimangono sepolti più profondamente, uel cui seno hannosi afe» bondanti polle di acqua. Un foro molto profondo raggi ugnerà dette polle, ed il pozzo darà le acque limpide, abbondanti e salubri: nè per la natura poco o niente permeabile degli strati argillosi soprastanti imbevuti delle acque della risaja v'è a temere cbe le acque si guastino per infiltrazione, quando siasi avuto la precauzione di rivestire e fasciare internamente il pozzo, come è sopra detto. Acque cattive saranno sempre quelle dei pozzi bu-perficiali delle risaje, perchè esse provengono dalla loro infiltrazione, e perciò non possono essere scevre di sostanze organiche in decomposizioue. A ciò dovrebbero provvedere i Consigli comunali e le Commissioni municipali di sanità, persuadendo, ed ove occorresse obbligando i proprietarii ad ottemperare al prescritto della legge sulla salute pubblica, di cui 8on dessi esecutori: ne hanno non solamente il diritto, ma anche l'obbligo.
      Dopo la casa e le acque occorre rivolgere l'attenzione alle condizioni nelle quali i coloni pas-, sano la vita durante il verno. 1 contadini dei paesi freddi generalmente si radunano nelle stalle, dove BtannoBi gran parte della notte e non poca del giorno. L'aria malsana che si respira nelle stalle, quando sono in condizioni sfavorevoli, siccome notammo all'articolo Stalla (V.), generalmente mal costrutte e peggio ventilate, fatta più nocevole ancora dallo esalazioni dei troppi individui che vi siLaOOQle


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 1)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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