Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

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      RISOLUZIONE DELLE EQUAZIONIcombustione o che sfugge per la canna del camino ; , 4° opporsi alla sortita del fumo dalla bocca del ca-mino, qualunque sia la forza e la direzione del vento.
      Si soddisfa alla prima condizione dando poca prò- ; fondità al focolare; allargando le pareti laterali e j superiore al davanti dell'orifizio della canna, onde j inviare nell'ambiente in cui il camino è stabilito i ; raggi calorifici che vengono ad incontrarle; ed eseguendo dette pareti in materie bianche e capaci di un bel pulimento. Un camino costrutto in modo da soddisfare unicamente a questa prima condizione non è abbastanza perfetto dal lato dell'economia, giacché è dimostrato che esso utilizza solo i 0,06 o i 0,13 del calore prodotto, secondo che il combustibile è legna o carbon fòssile.
      Per ridurre di quanto è possibile il consumo dell'aria, è necessario ristringere la parte inferiore del camino in modo da limitare lo spazio per cui l'aria può sfuggire senza incontrare il combustibile. Questa disposizione, che ha il vantaggio di aumentare la velocità dell'aria affluente e di attivare la combustione, produce ancora meglio il voluto effetto ponendo una placca mobile all'entrata della canna, per permettere di regolare il tiraggio a volontà, di chiudere l'orifizio in caso d'incendio, e di opporsi al raffreddamento dopo l'estinzione del fuoco.
      Una disposizione assai conveniente per soddisfare alla terza condizione consiste nel far circolare attorno al focolare, in tubi di ghisa, dell'aria fredda presa al di fuori, e nel far in modo che essa sorta nella camera allorquando ha preso uu conveniente grado di riscaldamento. Quest'aria viene a rimpiazzare quella consumata pel fatto della combustione, e allontana cosi l'inconveniente dell'entrata di aria fredda, che diversamente avrebbe luogo per le fessure delle porte e delle finestre. Nel disporre i , tubi di ghisa per il riscaldamento dell'aria fredda bisogna attentamente badare a che essi non siano in posizione tale da trovarsi esposti ad un troppo forte calore, imperocché l'aria vi sortirebbe con un odore spiacevole, e che ordinariamente dà del male di capo.
      Le due ultime disposizioni, quella che consiste nel restringere la sezione della canna alla sua ori- , gine e quella che fa arrivare l'aria necessaria ad , alimentare la combustione, rendono in gran parte j soddisfatta la quarta condizione, cioè quella di im- : pedire la sortita del fumo. La prima, contribuendo a dare uua grande velocità alla corrente ascendente, caccia il fumo all'insù nel momento in cui tende a sortire dall'origine della cannarla seconda, attivando la combustione e somministrando tutta l'aria necessaria, previene le correnti discendenti.
      L'insufficienza d'altezza nelle canne da camino, l'insufficienza o l'eccesso di sezione, l'attrito, l'eccesso di apertura della canna alla sua parte superiore, l'azione del vento, i tiraggi vicini, le canne comuni a più camini, sono le cause principali, per cui il fumo sorte negli ambienti che voglionsi riscaldare. La forza che tende a far salire l'aria calda ed i prodotti gassosi della combustione in una canna da camino, ba per misura la differenza fra il peso di due colonne d'aria, aventi l'una e l'altra l'altezza del tubo, e le cui densità sono rispettiva-
      mente eguali alla densità dell'aria esteriore a quella dell'aria nell'interno della canna ; ne viene da questo che, a parità d'ogni altra circostanza, il moto ascendente deve essere di tanto più forte quanto più la canna da camino si eleva sul suo punto di partenza. — Una canna da camino con sezione ristretta può essere causa di fumo in quanto che non può essere sufficiente a dar passaggio a tutti i prodotti della combustione; e una canna con sezione larga può essere nociva, pel fitto della diminuzione di velocità nella corrente d'aria calda e per la possibilità dello stabilimento di due correnti, una ascendente e l'altra discendente, la quale ultima indubitatamente verrebbe a trascinare con sè alcune parti della prima. L'esperienza ha dimostrato che la sezione di O01,^ a 0m,25 di diametro è sufficiente per la maggior parte dei camini delle nostre abitazioni, e che è meglio peccare per eccesso anziché per difètto di sezione, imperocché col mezzo di registri si rimedia facilmente al primo inconveniente. — La colonna d'aria calda che sale per la canna nel mentre funzioua un camino prova un attrito da parte delle pareti della canna stessa, e quest'attrito è causa di diminuzione di velocità, e sovente anche della produzione di fumo. Facendo in modo che le pareti interne delle canne da camino siano ben unite e liscie, ed impiegando la sezione circolare si rende il minimo possibile l'effetto dell'attrito. I tubi di gesso, di ghisa e di terra sono soggetti a rotture nell'assestamento delle costruzioni in cui si trovano impiegati, e avviene talvolta che servono a condurre il fumo da un appartamento all'altro. I tubi che si lasciano nei muri facendo uso di mattoni appositamente fabbricati, e detti mattolii Gourlier, sono i migliori. — Se vuoisi che l'aria calda, la quale sta per sortire dall'estremità superiore della canna, sia capace di resistere all'azione, talvolta molto gagliarda, dei venti, si richiede che essa abbia una certa velocità, e quindi che la sezione superiore sia piuttotto ristretta: per le canne a sezione circolare si arriva facilmente all'intento coronandole alla sommità con un'appendice conica. — Quando il veuto soffia con violenza e secondo una direzione inclinata all'orizzonte, può peuetrare nell'interno della canna di un camino e cacciare il fumo all'ingiù. Si rimedia a quest'inconveniente ponendo alla sommità della canna o un cappuccio girante, disposto in modo che la sua apertura si volti sempre dal lato opposto a quello secondo cui soffia il vento, o un cappello che copra la canna senza chiuderla, o una lastra mobile in modo da chiudere la canna dalla parte per cui arriva il vento e da aprirla dall'altra. Questi mezzi non producono sempre un buon effetto allorquando l'estremità della canna è più bassa delle costruzioni circostanti. In tali evenienze bisogna prolungare la canna del camino coll'aggiunta di un tubo.
      Un camino sovente manda fumo, quando in un medesimo appartamento esiste un camino, che per avere un tiraggio più potente del primo, richiama l'aria che trovasi nell'ambiente in cui questo si trova. In tale circostanza il vuoto che si fa nell'ambiente, in cui trovasi il camino che ha debole tiraggio, richiama l'aria che trovasi nella canna del camino me-


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Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 1)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

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