Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
RISPARMIO
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bellamente intrecciati con puttini, con maschere e con quadretti raffiguranti vedute di paesi o di animali , furon tratti ad ornare i pilastri, gli scompartimenti delle volte e delle pareti, e le parti nude di ornati architettonici. Essi spesso sovrapposero gli ordini ; e nella decorazione fecero molto uso di rivestimenti in marmo e di medaglioni. Ritennero gli ordini dell'architettura romana, ma uon la forma e la disposizione che essa aveva. 11 San Pietro di Roma, se fosse stato costrutto tutto intero sul disegno dato da Bramante, sarebbe riuscito certamente men vasto , ma più proporzionato ed elegante , che non fu poscia che il modificò San-gallo, e dopo di lui Michelangelo nel 1546. Michelangelo si formò in architettura una maniera affatto nuova e diversa da' suoi antecessori. Ai piccoli ordini soprapposti cbe tenevano un sol piano, sostituì un ordine solo, colossale tanto da abbracciar, per quanta fosse, l'altezza intera dell' edilìzio. Bandì affatto quel leggiero e fantastico ornato di rabeschi; e non che avvicinarsi allo stile antico e romano, s'allontanò forse di più di Bramante. Qui si può dire che abbia avuto fine lo stile del risorgimento in Italia ; e da Bramante, come principe di quella scuola che la professò, vien pur da taluno chiamato anche bramantesco ; e per quella grazia e leggiadria che seco porta, da parecchi architetti dei nostri dì vien di nuovo rimesso in vita ed in credito; ed è probabile che abbia felice riuscita e lunga durata, stantechè è quello che forse meglio si accomoda ai nostri costumi ed ai nostri bisogni.
Dall' Italia passò alla Francia dopo le invasioni in Italia fatte da Carlo Vili, da Luigi XII e da Francesco I; e vi fu da principio professato da Giocondo , da Leonardo da Vinci, dal Rosso, da Primaticcio , da Andrea del Sarto, da Benvenuto Cellini, dal Serlio e dal Trebati. Ma quantunque grand'impre8Sione facesse sugli animi francesi questa per loro nuova maniera ; quantunque l'esempio del principe traesse i sudditi ad imitarla; quantunque nobile, bella ed elegante la riconoscessero, pure non è cbe a grande stento cbe si praticò dai nazionali. Gli occhi loro erano ancor troppo abbagliati dalla leggerezza e dall'aspetto brillante dei gotici ornati ; le menti erano al gotico avvezze ; mancavano od erano pochissimi gli esempi antichi, dietro cui conformare le modanature, rari pure gli esempi moderni. Onde gli architetti francesi cominciarono sugli edifizi di ossatura gotica introdurre alcuni membri del nuovo stile; e così a poco per volta, sempre alcuna cosa aggiungendo, pervennero ad edificar fabbriche cogli ordini romani secondochè praticavano gl'Italiani. Ma lo stile del risorgimento posto in opera dai francesi architetti non tiene di quello italico preciso carattere che lo stile bramantesco, quantunque pure sotto la voce renaissance lo comprendano; e chi vuole precisamente ragionare, deve distinguere nel fatto lo stile del risorgimento francese dall'italiano. Imperocché dall'esame delle fabbriche di Giovanni Bullant, di Filiberto Delorme e di Pietro Lescot, ch'essi tengono per i loro più distinti architetti in simil genere, si viene a conoscere una grande differenza dalle fabbriche degli architetti italiani da noi nominati, differenza Nuova Encicl. Ital. Voi. XIX.
che si scorge nella pianta, nell'elevazione, e soprattutto nell'ornato.
RISPARMIO (econ. soc.). — L'atto col quale la previdenza mette in serbo una porzione dei lucri attuali, con lo scopo di sovvenire a' bisogni futuri o di accumulare un capitale.
Frutto dell'antiveggenza, della forza d'animo, dell'impero sugli istinti e sulle passioni, il risparmio è una delle più nobili virtù, una delle basi precipue del perfezionamento individuale e del sociale progresso. L'uomo che non pratica questa virtù é sul pendìo che conduce alla miseria, all'accattoneria, all'abbiezione. 11 popolo presso il quale é nullo o poco il risparmio, è sulla via d' una irreparabile decadenza.
Eppure (chi il crederebbe?) lo spirito di paradosso e di sofisma si è scagliato contro questa virtù i osò vituperarne, come immorale, il principio, di-ceudo che il risparmio tende ad avvilire gli animi nell'avarizia; dichiarò ch'esso procede dai più cattivi istinti dell'animo, dall'egoismo, dalla grettezza, dalie più antisociali passioni. Ci dilungheremo noi a rispondere a siffatte obbiezioni? Chi non vede ch'esse muovono da una falsa nozione dell'argomento , e che i loro autori confondono una delle più nobili qualità che distinguono l'uomo dai bruti, con uno dei più bassi vizi che deturpino l'umana natura? No, il risparmio non è l'avarizia, come la libertà non è la licenza, come lo spirito d'ordine non è il dispotismo. Lungi dal procedere dall'egoismo, il risparmio ne è la più manifesta negazione , poiché consiste nel sacrificare la soddisfazione delle inconsiderate brame individuali, affine di assicurare il futuro benessere e la durevole felicità della famiglia e dei posteri. Lungi dal vedere nell'uomo che risparmia un essere insocievole, noi salutiamo in lui, col più profondo e buono fra gli economisti ed i filosofi, Ad. Smith, il benefattore della società, il creatore del capitale destinato a somministrare lavoro e paue ad un gran numero di produttori.
Tutte le classi sociali possono risparmiare e risparmiano infatti. 11 più povero dei contadini e degli operai, se ordinato e buon massajo, pone in disparte porzione del suo salario per la vecchiezza, per le malattie, per la famiglia. Ma, isolato, il risparmio individuale resterebbe impotente ed improduttivo. Come impiegare paratamente le tenui economie del povero? L'eccesso del suo salario sopra i suoi bisogni è così tenue, che egli non vi scorge che piccole frazioni, delle quali non è punto incoraggiato a prendere cura. D'onde la necessità di moltiplicare coll'associazione e con acconcie instituzioni i mezzi d'impiegare il risparmio, di stimolare tutte le popolazioni a ricorrere a questa benefica fonte di prosperità. A ciò provvedono mirabilmente quelle casse di risparmio cbe offrono alle più umili economie un impiego sicuro e comodo, cbe ampliano l'orizzonte delle classi lavoratrici, invitandole ed avvezzandole a riserbare sul prodotto delle loro fatiche tutto ciò che non é realmente necessario alla vita ; quelle casse di risparmio , che uno dei più eminenti scienziati moderni, Dupin , giustamente chiamava le scuole primarie dei capitali popolari (V. Cassa di Risparmio, Capitale e Credito).
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