Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
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RI VARO LO - RIVE (DE LA) CARLO GASPAREdacché vi s'era ricoverata la maggior parte della migrazione. Rivarol era l'anima delle cene di gran vivacità e di lassa morale, tra cui consolavansi del sangue versato in patria col versare vino.
Rivarol, il re o il pavone di que' convegni, vi trovava adoratori, lo definivano il San Giorgio dell'epigramma; e si conservarono i rigorosi giudizi che pronunziava sugli autori contemporanei, nessuno risparmiando degli idoli del tempo. Un suo ammiratore, Chèuedollé, disse: * Beumarchais col Figaro diede il manifesto della rivoluzione: Mi-rabeau la fece: Rivarol la combattè, fe' di tutto per arrestarla, e mori all'opera ».
Noi non crediamo cbe una logica spiritosa, massime elegantemente elaborate, riprese felici possano davvero contro i patimenti o le passioni delle moltitudini, nè a calmare le convulsioni rivoluziobarie. Rivarol restò il dio delle conversazioni, ma non il contrappeso di Danton o di Robespierre, predicò la religione come fondamento dell'edilizio sociale, e si sgomentò dello scetticismo irruente, « del terribile lusso d'incredulità ». E di Un contemporaneo il cui ateismo era piuttosto un desiderio cbe uua convinzione, disse: « Egli non crede in Dio, ma teme Dio ». Ha una lettera sull'importanza delle idee religiose; una sulla morale, dirette a Neker. Diceva pure: « È un incalcolabile vantaggio il non aver fatto nulla; ma non bisogna abusarne ». Mori a Berliuo il 13 Aprile 1807.
Gli editori delle sue opere (in 5 voi. in-8°) pubblicarono nel 1808 L'esprit de Rivarol. Può vedersi Rivarol, sa vie et ses oeuvres, par M. De Lescure.
RIVAR0L0 (geogr.). — Tre luoghi importanti d'Italia: R. Canavese, provincia e circondario di Torino, con 6979 abitauti ; R. Fuori, circondario di Bozzolo, provincia di Mantova, con 3975 abitanti ; R. Ligure, provincia e circondario di Genova, con 8941 abitanti.
RIVARONE (geogr.). — Comune in provincia e circondario di Alessandria, con 1041 abitanti.
RIVAROSSA (geogr.). — Comune in provincia e circondario di Torino, con 1212 abitanti.
RIVAUTELLA Antonio (biogr.). — Archeologo, nato nel 1708 iu Piemonte, morto il 1° dicembre 1753 a Torino, dopo essere dimorato per qualche tempo nella Compagnia di Gesù, rientrò nel consorzio civile ed ebbe successivamente il posto di bibliotecario all'Università di Torino e quello di conservatore del museo. Unitamente ad uno de'suoi amici, Gian Paolo Ricolvi, che insegnava belle lettere, attese allo studio delle antichità e percorse i dintorni di Torino per raccogliervi le iscrizioni e i monumenti antichi. Amendue riconobbero nel villaggio di Monteu, situato presso Verrua, il sito d'una colonia romana detta Industria, e citata da Plinio il Maggiore. Questi dotti composero insieme le opere seguenti : Mormora Taurinensia disser-tationibus et notis illustrata (Torino 1743-47), lavoro assai stimato: Il sito délV antica città d'Industria (ivi 1747); Cartolario d'Oulx (ivi 1753). Una morte prematura rapi Ricolvi nel 1748, e Ri-vautella se ne addolorò si fattamente, che non tardò a tenergli dietro nel sepolcro. Rivautella compose anche con Pasini e Berta il c»talogo r»gio-nato intitolato: Codices manuscripti btbl. reg. Taurinensis AtJiencei (1749).
, RIVE (geogr.). — Comune nel circondario di Ver-, celli, provincia di Novara, con 1337 abitanti, i RIVE Gian Giuseppe ( biogr.). — Dotto bibliografo , francese, nato il 19 maggio 1730 ad Apt (Val-! chiusa), morto il 20 ottobre 1791 a Marsiglia, vesti ! l'abito ecclesiastico, insegnò filosofia in Avignone j ed ottenne poscia la pievania di Mollèges presso Arles, che lasciò nel 1767 per ire a Parigi, ove il i duca della Vallière gli affidò la direzione della sua ; ricca biblioteca. Rive l'accrebbe di molti libri preziosi, ed acquistò la riputazione d'uomo abilissimo in bibliografia e nell'istoria letteraria; ma pieno di amor proprio, inventò, per esprimere questo ge-, nere di abilità, il nome di bibliognoste, che si at-! tribul, ed attaccò briga con gli uomini di lettere che davano opera ai medesimi studii. Alla morte j del duca della Vallière la biblioteca toccò in retaggio alla duchessa di Chatillon. la quale incaricò due altri dotti a farne il catalogo; Rive ne prese vendetta con critiche mordaci contro questi dotti, i quali risposero con una moderazione ed una giustezza che ridusse al silenzio l'assalitore. Rive fu nominato dipoi bibliotecario ad Aix, quando scoppiò la rivoluzione, della quale divenne fautore fanatico, finché fu spento da un colpo apoplettico. Fra , le sue molte opere stampate citeremo: Recueil de costumes, avec des explications historiques (Parigi j 1779) ; Eclaircissements sur les cortes à jouer (ivi , 1780); la miglior opera di Rive, quantunque riven-I dichi in essa l'invenzione delle carte agli Spagnuoli, opinione confutata da Dupuy; Essai sur l'art de , vérifier Yàge des miniatures peintes dans les ma-, nuscripts (ivi 1782); Diverses notices Hilligra-! phiques et typographiques (ivi 1785); La chasse aux bibliographes et antiquaires mal advisés « Aix 1788-89j, ecc. La maggior p»rte delle carte autografe contenenti le prove dell'immensa erudizione di Rive furono acquistate verso il 1837 in un con la sua corrispondenza letteraria dalla Biblioteca imperiale di Parigi.
Vedi Achard. Notice, in capo al Catalogue des livres de Vabbé Rive (Marsiglia 1793). i RIVE D'ARCANO (geogr.). — Comune nel circondario di San Dauiele nel Friuli, provincia di Udine, con 2024 abitanti.
RIVE DE GIER (geogr.). — Città industriale di i Francia, dipartimento della Loira, nel mezzo di : ricco giacimento di carbone fossile, con 15,000 ab.
RIVE (de la) Carlo Gaspare (biogr.). — Chimico e , fisico svizzero, nato il 14 marzo 1770 a Ginevra, ove mori il 18 marzo 1834. Fece i suoi primi studii nel collegio di detta città. Destinato al fòro, fu costretto nel 1794, per cagione dei torbidi cbe deso-làvano il suo paese, di abbandonare gli studii di diritto e di andare, dopo una detenzione di qualche mese, a cercare un asilo in terra straniera. Prendendo d'allora un'altra carriera, si dedicò allo stu-: dio della medicina e delle Bcienze nella città di i Edimborgo. Si distinse tosto cosi da esser nomi-: nato presidente della Società reale di medicina di detta città. Tornato in patria nel 1799, ebbe diversi , incarichi onorevoli. Nel 1802 eutrò nell'Accademia j come professore onorario di chimica farmaceutica, ! e parecchie accademie gli dischiusero il seno. Nel I 1813 ebbe parte in varii negozi diplomatici ; e ap-
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