Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo

Pagina (34/405)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      RIVELAZIONE - RIVELLINO
      447
      presso fu e' stesso membro del governo, a capo del quale fu messo uel 1817. Nell'infrattanto collaborò in varii periodici scientifici, e chiuse la vita, es sendo membro del consiglio di pubblica istruzione.
      Sue principali opere souo: uua teoria sul Calore animale, scritta in latino e pubblicata a Edimborgo verso il 1798; Observations sur les eauses présu-mées de la chaleur propre des animaux (nella Bibl. univ. di Ginevra, t. xv); Sur Vusage de l'acide ni-treux cornine corps désinfectani (nella Bibl. Brit., t. iv); Traitement de la vaccine (ivi, t. xu) ; Note sur un procédé pour constater la présence de l'ar-sénic mèlé dans d'autres substances (ivi, t. xu); Observations sur la conversion de l'amidon en sucre (ivi, t. xi.ixt; Mémoires sur le système de Dalton sur la composition chimique (ivi, t. xlvi); Essai sur la théorie des proportions chimiques et sur Vinfluence chimique de l'électricité. Compose altresì uu Mémoire sur la composition des fluides animaux, di cui pubblicò la traduzione nella Biblioth. Britannique (tom. liv). Collaborò pure alYAnalyse comparative du sang en état de santé et en état de maludie (ivi, t. lui).
      Adereudo alle léggi generali della chimica, non trascurò l'occasione d'occuparsi delle applicazioni di tale scienza. Aveva esaminato tutto cbe concerne il trattamento dei metalli preziosi, ed aveva recato ai fabbricanti di giojelli procedimenti vantaggiosi. Ei pubblicò i suoi lavori sulla chimica applicata, tenendo conto di un Mémoire di Darcet sull'affinamento (Bibl. univ., t. xlii). Fra le sue ricerche sull'analisi chimica si deve citare ancora : Note sur l'effet du tremblement de terre du 19 février 1822 et sur les eaux thermales d'Aix en Savoie (ivi, t. xx). Tra i lavori relativi alla fisica trovasi un Mémoire sur les sons produits dans les tubes par la fiamme du gae hydrogène (Journal de physique, t. iv, e Bibl. univ., t. ix). Ma di tutte le parti della fìsica, quella che eccitò più vivamente il suo interesse fu l'elettricità voltaica. Fino dal tempo delle scoperte di Davy sulla decomposizione colla pila delle terre e degli alcali, egli aveva letto in una seduta accademica a Ginevra.un discorso sul-ì'Exposition historique des progrès qu'avait faits depuis son origine. Vélectricité voltafque. Poco dopo indirizzò alla Bibliothèque universelle (t. xi.vi) uua Lettre sur un nouveau galvanomètre, procedimeuto che egli immaginò per misurare l'energia galvanica di una pila per la quautità d'acqua decomposta in un tempo dato, e per render conto di alcuni fenomeni curiosi cbe aveva osservati uel passaggio delle correnti elettriche attraverso a diversi liquidi. Testimonio nel 1818, a Londra, dei mara-vigliosi effetti della pila che Davy aveva fatto costruire, non tardò a stabilire a Ginevra, sullo stesso modello, una pila di cinquecento coppie, colla quale potè ripetere le esperienze già vedute e aggiungerne delle altre nuove. Questa pila fu la prima di tale importanza che sia stata costrutta sul continente. La Rive era intento a studiare i mezzi di misurare con esattezza gli effetti della pila voltaica, e di ricercare le circostanze che influiscono sulla loro intensità, quando la scoperta d'Oersted diede nel 1820 una nuova direzione alle sue ricerche. Egli fu dei primi a constatare l'azione cagionata
      ¦ da una corrente elettrica sull'ago calamitato. Arago, < allora presente a Ginevra, ne fece menzione negli , Annales chimiques (t. xiv) e diede varie partico-, làrità sulle sperienze fatte da De la Rive, il quale seguiva passo passo i rapidi progressi che impri-! me vano a questo ramo della fisica Ampère, Arago., , Faraday, ecc. Vi apportò ei medesimo alcuni nuovi ! fatti: l'invenzione di parecchi apparati ingegnosi, , fra cui i foderatori elettrici, e lo studio ch'egli fece , dell'azione che questi esercitano sulle calamite e , il globo terrestre furono l'oggetto di una memoria , inserita nella Biblioth. universelle (t. xvi). Esami-! nando davvicino quest'azione, scoperse dei feno-, meni che era impossibile di conciliare colla teoria di Ampère, come allora era rappresentata, e di cui non trovava la spiegazione che nel fatto del , movimento rotatorio delle correnti attorno alle calamite, il quale fu scoperto dopo da Faraday. Accolse egli con tanto fervore questa scoperta, che , ue diede bentosto la spiegazione nella Biblioth. , univ. (t. xviii), corredandola delle sue proprie esperienze e delle sue riflessioni. Studiando le esperienze di Ampère e le teorie di questo fisico, La Rive era stato colpito dalla difficoltà di spiegare il fatto della direzione che prende una corrente elettrica per l'influenza del globo terrestre. Espose , i suoi dubbii, accompagnandoli di >a1cuni nuovi j fatti, in una Lettre à Arago, inserita negli An-, notes de chimie et de physique (t. xx). Nel 1820 inviò una memoria alla Società di scienze naturali di Ginevra, in cui descrisse gli apparecchi da lui 1 inventati per misurare l'intensità galvauica pe' suoi effetti calorifici e chimici, e diede i risultati di al-1 cune osservazioni fatte con questi strumenti. Nel ! 1829 partecipò ancora alla stessa Società delle ri-1 cerche sui vapori considerati come conduttori di ! fluido elettrico, e sull'elettricità atmosferica in generale.
      , RIVELAZIONE (teol.). — È in generale la manifestazione di uua verità ignorata prima (dal latino revelatio, atto di svelare) ; ed in senso più stretto, la cognizione che Dio fornisce all'uomo di certe verità con mezzo straordinario (V. Religione).
      RIVELLINO (archit. mil.). — È un'opera distaccata, composta, oltre la scarpa interna, di due facce, e qualche volta di due facce e di due fianchi, la quale si pone innanzi alla cortina. Sembra che questa voce possa essere derivata dal latino revel* fere, che significa distaccare ; il rivellino è la prima tra le opere distaccate, si per l'epoca della sua invenzione, che per l'importanza dell'uffizio ; cosi si può credere che sia stata chiamata pe^ antonomasia opera distaccata. Quest'opera dalla maggior parte dei nostri scrittori è chiamata anche mezza luna; ma il rivellino però si distingue dalla mezza luna per la situazione e per la forma della scarpa interna. Il rivellino è posto davanti alla cortina, e la mezza luna davanti all'angolo fiancheggiato del bastioue; quello ha la sua scarpa interna formata di due linee che fanno un angolo sagliente verso la cortina, o di una linea retta soltanto, e questa ha la scarpa interna formata con un arco fiancheggiato del bastione, ed ha perciò una figura di mezza luna, dalla quale prese il nome. Siccome questa per altro è nel restante perfettamente si-
     
      r


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Nuova Enciclopedia Italiana - Volume XIX (parte 2)
Dizionario generale di scienze lettere industrie ecc.
di Gerolamo Boccardo
Utet Torino
1885 pagine 1280

   

Pagina (34/405)






Calore Edimborgo Observations Bibl Ginevra Sur Vusage Bibl Traitement Note Observations Mémoires Dalton Essai Vinfluence Mémoire Biblioth YAnalyse Mémoire Darcet Bibl Note Aix Savoie Mémoire Journal Bibl Davy Ginevra Exposition Bibliothèque Lettre Londra Davy Ginevra Rive Oersted Ginevra Annales Rive Ampère Arago Faraday Biblioth Ampère Faraday Biblioth Ampère La Rive Lettre Arago Società Ginevra Società Dio Testimonio Arago