Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
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posterità dubita se fosse delirio o profonda ipocrisia o cupa invidia, Robespierre serviva all'umanità, spargendo male voci contro il Comitato; ma questo salda vasi in grazia dei trionfi degli eserciti, di cui se gli attribuiva il merito (Cantù). Robespierre non voleva la guerra e temeva che l'autorità militare potesse rovesciare la repubblica, come infatti avvenne. Era un presentimento del futuro? Danton non poteva regnare con Robespierre, ed egli stesso allontanandosi da Parigi, lasciò il campo libero al suo rivale. Quando Robespierre si vide abbastanza potente e popolare per istabilire i suoi principii, assalì nel seno della stessa Convenzione i suoi nemici, e mandò al patibolo Desmoulins, La-croix, Clootz, Chabot e lo stesso Danton, già onnipotente nella repubblica per la potenza di guidare la rivoluzione. Mentre Robespierre purgava in questo modo la Convenzione, e permetteva che i supplizi si moltiplicassero in tutta la Francia, andava ravvolgendo l'idea di ristorare l'ordine e dar fine al regno del Terrore proclamando idee morali ed una religione. Egli infatti presidente della Convenzione recitò un memorabile discorso per mostrare l'esistenza di Dio e l'immortalità dell'anima. Fece decretare pubbliche feste alla Natura, al Genere untano, alla Libertà, all' Eguaglianza, alla Repubblica, alla Gloria, all'amor paterno, alla Verità, ecc. La festa dell'Essere supremo fu la prima, ed ivi Robespierre, con un mazzo di fiori in mano, comparve ussiso sopra un palco inalzato sulla terrazza delle Tuileriescoi membri della Con-veuzioue in seggi più bassi, innanzi ad una moltitudine immensa di gente tutta commossa allo straordinario spettacolo. Intanto Tallien e Boudon con altri uomini assai corrotti vedendosi minacciati da Robespierre, tramavano in segreto la sua rovina. Egli veniva accusato di ambizione. S'introdusse la discordia nel Comitato di salute pubblica. Robespierre dopo quaranta giorni di meditazione rispose alle accuse, e difese le sue virtù e il suo patrio-tismo innauzi alla Convenzione. Dopo una furiosa procella fu vinto il partito di Tallien, che Robespierre fosse arrestato. Il carceriere non osò togliergli la libertà. Sostenuto dagli amici, si preparò alla resistenza, ma non consentì mai di sottoscrivere un proclama che avrebbe eccitato il popolo alla rivolta. Il famoso autore della Storia dei Girondini vuole che fosse ferito con una pistola da un gendarme mentre le truppe della Convenzione invadevano il palazzo municipale. Robespierre tinse del proprio sangue il proclama che poteva salvarlo. Altri raccontano ch'egli stesso si desse nella bocca una pistolettata. Fu condotto al patibolo cou undici dei suoi complici. Il carnefice gli strappò le bende che fasciavano le mascelle innauzi di mettere il suo capo sotto la mannaja. Egli gittò un acuto strido, ma morì iutrepidamente. Settanta membri della Comune e del tribunale rivoluzionario, messi come lui fuori della legge , furono giustiziati il giorno dopo. Robespierre morì nel fiore dell'età, a trenta -ciLque anui.
Cotest'uomo fatale fu giudicato variamente secondo i diversi partiti: da taluni è detto un mostro, da altri un martire della libertà. II fanatismo della popolarità gli fece commettere errori e delitti or-
I ribili, ma la sua natura non era crudele. Semplice di costumi, appassionato per il popolo, filosofo studioso di Rosseau, viveva in Parigi con una famiglia i di artigiani, in seuo a cui aveva scelto una giovinetta che doveva essere la compagna della sua vita. Anche senza lui il regno del Terrore avrebbe avuto luogo, poiché nel tempo che fu assente dal Comitato le condanne di morte si moltiplicarono all'eccesso.
Noi traduciamo qualche brano eloquente della ' Storia dei Girondini in cui Lamartiue fa la pittura di Robespierre. — c Tale fu la fine di Robespierre e del suo partito, sorpreso e immolato nell'atto che meditai di ricondurre il Terrore allaFig. 5703. — Robespierre Francesco Massimiliano.
legge, la rivoluzione all'ordine, la repubblica all'unità.......La sua morte fu la data e non la causadell'allentamento del Terrore ; i supplizi andavano a cessare per il suo trionfo , come cessarono per
il suo supplizio..... La giustizia diviua fece dellai sua memoria un enigma, e l'istoria freme di pronunciare la parola, temendo di far torto dicendo
delitto, e di fare orrore col nome di virtù..... Avvi
1 un disegno nella vita di Robespierre, e quel dise-, guo è grande: è il regno della ragione per la de-i mocrazia: avvi un movente divino: è la sete della verità e della giustizia; un'azione meritoria, il combattimento a morte coutro il vizio, la menzogna e il dispotismo; un sacrifizio costante, assoluto come , un'immolazione antica, il sacrifizio di se stesso, della sua giovinezza, del suo riposo, della sua felicità della sua ambizione, della sua vita, della sua memoria alla sua opera: infine un mezzo or legittimo ora esecrabile, ed è la popolarità. Egli carezza il pubblico dal suo lato ignobile, esagera il sospetto, suscila l'invidia, irrita la collera, avvelena la vendetta: apre le vene del corpo sociale per guarire il male, ma lascia scorrere la vita pura ed impura con indifferenza, nè si pone tra le vittime e il carnefice. Non vuole il male e l'accetta.......S'inebriat^ooQle
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