Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
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coluntur (Parigi 1601) ; Le jardin du roi Henry IV \ (ivi 1608) ; Le jardin de Louis XIII (ivi 1623); Histoire des plantes aromatiques, ecc. (ivi 1619). ,
Suo figlio Vespasiano, nato il 22 luglio 1579 a Parigi, morto il 5 agosto 1662, lo ajutò nei suoi lavori, fece parecchi viaggi botauici iu Francia e all'estero, e naturalizzò in Francia alcune piante che nou erauvi coltivate. Gaspare Bauhiu dice aver 'ricevuto da lui quattro piante originarie del Ca- 1 nadà, rudbeckia laciniata, rhus tnphyllum, solida go mexicana e spiraa hypericifolia. Vespasiano succedè al padre nella carica e nel titolo di arbo-rista e semplicista del re, diede lezioni di botanica, e piautò, nel 1635, il primo acacia che siavi 8tato coltivato, e che non sono ancora molti anni aveva ancora un'altezza di 20 metri, ma si dovette potare per la vetustà dei rami e per farli ripullulare. Vespasiano Robin compose iu collaborazione col padre: Enchiridion isngogicum ad notitiam stirpium qua coluntur in horto J. et V. Robin. Questo catalogo coutiene più di 1800 piante. Vedi Haller, Bibl. botanica. jR0BINET Gian Battista Renato (biogr.). — Lette- 1 rato francese, nato il 23 giuguo 1735 a Rennes, morto il 24 marzo 1820, dopo aver fatto parte della j Compagnia di Gesù, tornò al secolo consecrandosi ; alle lettere, e pubblicò in Olauda sotto il titolo De la mature un libro bizzarro, attribuito pei suoi arditi paradossi su Dio, i suoi attributi, l'anima e le sue sensazioni, ora a Toussaiut, ora a Diderot ed ora ad Elvezio. L'idea domiuante si è che l'universo è animato, e che la facoltà di riproduzione ! è comune a tutti gli esseri, fin anco alle stelle, : quanto all'uomo, egli uol pone guari di sopra delle bestie, e il suo Dio non è cbe una specie di automa. L'abate Barruel e il padre Richard confutarono questo sistema, che riuscì di là del Reno. L'autore tornò di poi a più sane idee e pubblicò, quando non era stretto dal bisogno, alcune opere utili. Dopo aver lavorato qualche tempo a Bouillon, tornò verBO il 1778 a Parigi : la sua coudizione migliorò e divenne quasi in pari tempo censore reale e segretario particolare del maestro Amelot. Allo scoppio dslla rivoluzione si ritirò a Rennes, cessò di scrivere e nou cercò che farsi dimenticare. Due mesi prima di morire firmò una ritrattazione dei principii che aveva professati, e mori nel seno della Chiesa cattolica. Le sue o^ere principali sono: De la nature (Amsterdam 1761, in 4 voi.); Gram* . maire frangaise extraite des meilleurs grammai-riens (1762); Grammaire anglaise (Amsterdam 1764), che ebbe molte edizioni ; Considérations phy-losophiques sur la gradation naturelle des formes de Vètre (ivi 1768); è una raccolta d'estratti dei naturalisti e viaggiatori; l'opera propriamente detta non è fatta: «Cedo la peuua ad uno più abile di me, » dice l'autore; Recueil phylosophique (Bouillon 1769); Parallèle de la condition et des facultés de Vhomme avec la condition et les facultés des autres animaux (ivi 1769); Analyse raisonnée de Bayle (Amsterdam 1770); Lettres sur les débats de VAssemblée nationale relativement à la consti-iution (Rennes 1789, in 3 voi.); Les vertus, ré-flrxinns en vtrs (ivi 1814). Ei pubblicò inoltre le Lettres secrètes de Voltaire (Amsterdam 1765) ; il
Dictionnaire universel des sciences mot ri. a é*i -nomiqws, politiques et diplomatiques (ivi 1777 83, in 30 voi.), ecc. Fra le sue traduzioni dall'inglese citeremo gli Essai de morale di Hume, VHistoire universelle, ecc. Finalmente Robinet collaborò con Frauklin, Court de Gébelin e altri ad una specie di pubblicazione periodica, intitolata: Affaire de VAngleterre et de l'Amérique (Anversa 1776, in 15 voi.).
Vedi LAmi de la religion (xxiv, 367).
ROBINIA (Robinia) (boi., silvicult. e orticult.). — Genere di piante appartenente alla diadelfia de-candria del sistema di Linneo, alla famiglia delle leguminose, tribù delle lotee, così caratterizzato: calice campaniforme a cinque denti, di cui i due superiori più brevi ed appressati ; corolla papiglio-nacea, col vessillo ampio e colla carena ottusa; stami diadelfi, decidui ; ovario con sedici a venti ovelli; stilo barbato anteriormente; legume compresso, subsessile, a molti semi, a valve piane e sottili, colla sutura seminifera marginata. Questo genere è stato dedicato da Linneo a Vespasiano Robin, medico e botanico di Parigi, il quale nell'anno 1615 educò il primo la specie oggi generalmente conosciuta sotto il nome volgare di gaggìa, che aveva ricevuta dall'America settentriouale. A cotesta specie se ne aggiunsero di poi parecchie altre provenute dall'Asia settentrionale e dagli Stati Uniti, se non che De Candolle formò cou esse alcuni altri generi, cosicché al genere robinia rimangono soltanto tre o quattro specie ben determinate e che sono alberi tutti nativi dell'America setteutrionale, ordinariamente muniti di spine stipolari, a foglie pennate condispari, colle foglioline picciuolate, stipellate alla base, fiori bianchi o rosei, disposti a grappoli ascellari.
Robinia falsa-acacia (robiniapseudacacia L. ; pseu-dacacia odorata Moeuch.). — Grande e bell'albero dell'America settentrionale, ora generalmente col tivato in Europa sotto il nome volgare di acacia. Ha la forma molto elegante; i ramoscelli armati, soprattutto mentre son giovani, di forti spine; il fogliame trasparente e leggiero, composto di foglie alterne, picciuolate, impari-alate, con quindici o venticinque foglioline, glabre, pedicellate, quasi opposte, ovali, intere, d'un color verde gradevolissimo. I fiori sono d'una bianchezza nivea, d'un odore assai grato che si emana molto lontano ; sbocciano in primavera, e sono riuniti in bei racemi numerosi e pendenti; i legumi sono piani, compressi, gibbosi, contenenti alcuni semi alquanto depressi e reniformi.
Il nome di robinia, applicato a questo genere da Linneo, è quello di Vespasiano Robin, al quale devesi l'introduzione in Francia di quest'albero prezioso. Lo coltivò egli sotto il regno di Enrico IV verso l'anno 1600, per via di semi che avea ricevuti dall'America, i quali riuscirono così bene, che ora quest'albero è divenuto un acquisto assicurato, e può rivaleggiare con diversi alberi delle nostre foreste.
Ritornando alla robinia falsa-acacia (così chiamata per la rassomiglianza del suo fogliame con quello delle acacie), quest'albero che nasce negli Stati Uniti, dalla Carolina sino al Canadà, è stato
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