Nuova Enciclopedia Italiana - Volume di Gerolamo Boccardo
ROrHDALE - ROCHE-BERNARD (LA)
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militare fio dall'età di dodici anni, fa nel 1779 nominato colonnello del reggimento Reale Alvernia (fanteria), accompagnò suo padre in America, ed ebbe parte nei successi della spedizione. Divenne maresciallo di campo nel 1791, luogotenente generale l'anno seguente, e nel tempo stesso fu chiamato al comando delle isole dei Vento. Sbarcato a San Domingo, sottomise alcune bande di negri ribellati, e passò alla Martinica in principio del 1793. Ebbe a combattere l'antico governatore di Béhague, che alla testa dei coloni realisti si era unito cogli Inglesi per cacciare i repubblicani. Ro-chambeau costrinse gli Inglesi a rimbarcarsi, deluse i loro tentativi contro la Guadalupa e Santa Lucia, e stabilì nell'isola il governo repubblicano. Nel 1794 fu nuovamente assalito dagli Inglesi, e capitolò nel Forte-Reale dopo 49 giorni di assedio, non avendo con sè più di 3<>00 uomini circa, la più parte infermi o feriti. Ritornato in Francia, fu nel 1796 nominato governatore generale di San Do mingo; ma subito dopo il suo arrivo avendo a lottare contro gli ufficiali che comandavano sotto di lui, e contro l'amministrazione civile, fu deposto e rimandato in Francia. Dopo stabilito il governo consolare fu impiegato nell'esercito d'Italia l'anno 1800 e incaricato della difesa del ponte del Varo, con la divisione che gli fu commessa. L'anno seguente militò in riva alla Piave e nel Tirolo, passò quindi a San Domingo con la spedizione capitanata da Ledere, e dopo la morte di questo generale prese egli il comando in capo, a titolo d'anzianità; ma non avendo più sotto i suoi ordini che i meschini avanzi d'un esercito distrutto dal clima e dalla febbre gialla, da cui fu colto egli stesso, dovette chiudersi nella città del Capo. Quivi non ricevendo quasi verun soccorso, capitolò coi negri, ed il giorno 30 novembre dell'anno 1803 si rimise coi pochi avanzi della spedizioni alla mercè del commodoro inglese il quale incrociava dinanzi a quel porto. Le truppe francesi ed il loro capo furono dichiarati prigionieri di guerra, condotti alla Giamaica e quindi in Inghilterra, dove Ro-chambeau stette fino al 1811, anno in cui ricuperò la libertà e ritornò in Francia per uno scambio di prigioni. Nel 1813 ricevette il comando d'una divisione del 5° corpo dell'esercito di Germania, si distinse a Bautzen, come in altre fazioni di quell'anno, e fu ucciso nella battaglia di Lipsia il 18 di ottobre.
R0CHDALE (geogr.). — Città importante del Lan-castro in Inghilterra, notevole per la prima Società cooperativa, sortavi col nome di Pionieri di Rochdale.
RGCHE Achille (biogr.). -— Pubblicista francese, nato a Parigi il 15 marzo 1801, morto a Moulins il 14 gennajo 1834, era segretario di Beniamino Constant tino dall'anno ventesimo dell'età sua, e collaborò al Pilote, Album e al Globe. Un'opera da lui pubblicata, Mémoires de Levasseur ex-con-venzionale (1829), gli trasse addosso un processo in polizia correzionale, come distruttore della morale e delle leggi, ed apologista dell'anarchia e del terrore; Roche rispose egli stesso con un discorso eloquente, che fu stampato nel 1830. Ma il tribunale appurò che le note somministrate dal Levas-
seur non avevano potuto servire che a fare un volume, e che Roche, uniformandosi al desiderio del librajo Rapilly, aveva composto intieramente il secondo volume, che formava soprattutto l'oggetto dell'accusa. Ei fu condannato a quattro mesi di carcere e a 1000 lire d'ammenda. Dopo la rivelazione di luglio si affigliò alla società degli Amici del popolo e scrisse nel Nouveau Journal de Paris. Quando fa fondato il Mouvement, journal politique des besoins nouveaux, Roche, chiamato a collaboratore principale, propugnò schiettamente i principii repuhlicani; ma quando questo giornale fu riunito alla Tribune cessò di scrivervi. Nel 1833 andò a dirigere a Moulins Le Patriote de TAllier. Ei morì a trenta tre anni, e i suoi amici e persino parecchi dei suoi avversarli aprirono una sottoscrizione per dare una pensione alla sua vedova ed a' suoi figliuoli, ch'ei lasciava nell'indigenza. Oltre i suoi scrìtti politici, Roche compose le opere seguenti: Albert Rmaud hisfoire du XV111 siècle (Parigi 1825); Le fanatisme (ivi 1827); Une de-stinée (ivi 1833); Histoire de la révolution francai se (ivi 1825); Résumé de Vhistoire romaine (ivi 1*26>; Manuel du prolétaire (ivi 1833).
R0GHE-ATM0N (di la) Carlo Antonio (biogr.). — Card male e poi arcivescovo di Reims, nato il 17 febbraio 1692 a Mainsac, nella diocesi di Limoges, da un'antica famiglia, fu nominato vescovo (in par-tibus infidelium) al terminare dei suqì studii teologici, passò nello stesso anno alla sede arcivescovile di Tarbes, poscia all'arcivescovile di Tolosa nel 1740, ed a quella di Narbona nel 1752. Il re lo nominò gran limosiniere di Francia nel 1760 ed arcivescovo di Reims nel 1762. Dopo la disgrazia di De-Jarante, nel 1771 La Roche-Aymon divenne ministro degli affari ecclesiastici, ottenne nello stesso anno il cappello di cardinale, e dovette tutti questi favori alla sua indole condiscendente, al suo spirito di conciliazione. Fu egli che amministrò i sacramenti a Luigi XV nell'ultima sua malattia, che battezzò il duca di Berry, il quale fu poi Luigi XVI, che ne benedisse le nozze nel 1770, e che lo consacrò nel 1776. Mori il 27 ottobre 1777, H più anziano dei vescovi francesi e rivestito di tutte le dignità ed onori a cui un prelato potesse aspirare.
Vedi Perreau, Oraison funèbre du card, de la Rnche-Aymon, archev. de Reims (1777).
ROCHE-BERNARD (la) geogr. e stor.). — La piccola città marittima, nel dipartimento di Morbihan, a 442 chil. da Parigi, conta poco più di 1400 anime. Città commerciante e industriosa sul fiume Vilain, sul quale fu costrutto il magnifico ponte sospeso, che misura 198 metri di lunghezza sovra 33 di altezza nelle più alte maree, a 16 chil. dalla foce del medesimo. Il quale scorre in tal punto fra due ripide sponde e durante varii mesi.dell'anno è siffattamente turbolento da rendere la navigazione pericolosissima. Restando intercettate le coiftunica-zioni interne del paese e venendone gravi dissesti e inconvenienti, fu pensato, sin dal 1836, di ovviarvi col gettare un ponte sospeso fra le due ripe. Così fu fatto, e l'opera è d'un grande ardimento, se vogliasi riflettere che l'arte di tali costruzioni non era così perfetta e generalmente diffusa come al presente. Perciò questo lavoro costò grande tempo,
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